Capitolo 39

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...ma questa volta sono io la prima a girarsi dall'altra parte, per non pensare alla serata trascorsa insieme, per non pensare a noi.

«Emily, mi stai ascoltando?» Shawn mi sventola una mano davanti gli occhi. Scuoto la testa ed improvvisamente la mia mente decide di ritornare al mondo reale.

«Scusa...» esclamo arrossendo e abbassando gli occhi per l'improvviso imbarazzo.

«Non ti preoccupare» mi fa un sorriso consolatorio e posa la sua mano sul mio ginocchio. Sorrido per questo gesto così inaspettato e dolce.

«Vuoi che andiamo da un'altra parte?» mi chiede gentilmente.

«No no, tranquillo» rispondo con tono sicuro guardandolo fisso negli occhi.

«Allora, ti stavo dicendo che da quando ti ho conosciuta è cambiato qualcosa, sei riuscita a tirar fuori il meglio di me e per questo ti ringrazio, ma ti dico grazie anche per tutte le altre novità che hai portato nella mia vita. Mi hai fatto battere il cuore ed è la prima volta che mi capita tutto ciò, poi tu con i tuoi modi di fare ...penso di essermi innamorato di te» pronuncia l'ultima frase velocemente, come se avesse paura della mia reazione. In tutto ciò rimango immobile e senza parole, non mi sarei mai immaginata di sentirmi dire queste parole, ma qua una domanda mi sorge spontanea, sono davvero innamorata di lui a tal punto di ricambiare i suoi sentimenti? Questo non lo so. So soltanto che non sento le cosiddette farfalle nello stomaco ed è come se mi avesse appena confessato che gli piace la pizza, non mi fa né caldo né freddo, ma penso anche che Shawn sia un bravo ragazzo e che vale la pena provare, magari più in là riuscirò veramente a ricambiare i suoi sentimenti.

«Lo sapevo... senti, facciamo così, cancella tutto quello che ti ho detto e torniamo ad essere amici come prima, dopotutto me lo dovevo aspettare...» sussurra le ultime parola con la testa chinata e le mani che per il nervosismo stringono la presa fino a far diventare le nocche bianche.

«È strano sentirmi dire determinate parole da un ragazzo, sei il primo ed è per questo che sono rimasta in silenzio. Sarò sincera, io non so i sentimenti che provo per te, ma vale la pena provare e scoprire ciò che realmente sento dentro, non si sa mai, da questo forse potrà nascere qualcosa che nessuno dei due per adesso si aspetta» finisco il discorso con un sincero sorriso e sono felice della decisione che sto per prendere.

I suoi occhi sono oltrepassati da una scintilla, facendoli diventare limpidi. Il suo sorriso si allarga, fino a far spuntare una fossetta quasi impercettibile, ma che gli dona un'aria più dolce e innocua nonostante la sua statura e le braccia muscolose e toniche.

«Quindi, Emily Smith, vuoi essere la mia ragazza?» mi prende una mano e la stringe nella sua. Lo guardo sorridendo e poi dalle mie labbra esce un sonoro «».

Si avvicina lentamente a me, incatenando i suoi occhi con i miei. Posa una mano sul mio viso con un tocco delicato, spostando il pollice da una parte all'altra della guancia. Fa scontrare i nostri nasi e in un attimo sento le sue labbra posarsi sulle mie schiuse, percependo uno strano calore. Chiudo gli occhi e a mia volta spingo le labbra sulle sue. Shawn mi circonda i fianchi con le sue braccia e mi attira a se. Poso una mano sul suo petto che sale e scende velocemente per via dei battiti accelerati del suo cuore.

Ci stacchiamo e mettiamo fine a quel contatto che si era creato tra di noi, per poi guardarci dritti negli occhi, come se con essi potessimo parlare, ma come una calamita qualcosa mi fa girare di scatto verso l'albero di prima, dove era posato Cameron, ma stranamente non c'è più. Non scorgo più la sua corporatura muscolosa e il viso contornato da perfetti lineamenti, si vedono soltanto le foglie mosse dal vento; alcune cadono a terra con lentezza e, non appena toccano il suolo, se ne stanno là, per terra, ferme, ed alcune si muovono per via delle persone che passano affianco ad esse...

Abbasso gli occhi. Mi sento delusa e strana e ho una stretta al petto, ma continuo a pensare che ho fatto la scelta giusta. Forse in questo modo riuscirò col tempo a dimenticare Cameron e i suoi occhi profondi che mi donano tanta sicurezza e a capire che ciò che provo nei suoi confronti è soltanto frutto di una passeggera cotta adolescenziale e che porta soltanto guai.

«Che ne dici di andare a dare la notizia ai ragazzi?» mi chiede con voce entusiasta.

Annuisco, cercando di sembrare anche io il più entusiasta possibile, ma purtroppo non sono mai stata una grande attrice e il ruolo della bugiarda non mi si addice per niente...

«Ciao ragazzi!» saluta Shawn non appena arriviamo ad un tavolo in cortile e solo ora mi rendo conto che mi sta tenendo la mano.

Tutti ricambiano il saluto, fino a quando Taylor esclama «per caso ci dovete confessare qualcosa?» ammicca con lo sguardo.

«In realtà sì» risponde il ragazzo che ho affianco e che improvvisamente mi circonda la vita con un braccio e mi guarda con uno sguardo dolce e con un sorriso dipinto sul volto.

Sierra e Lily si alzano in piedi di scatto e mi saltano addosso per abbracciarmi. Mi metto a ridere per questa loro reazione, mentre tutti gli altri si complimentano sia con me che con Shawn, facendo vari apprezzamenti, soprattutto Aaron che batte il cinque a quello che ora è il mio fidanzato. Gli unici a non parlare sono due: Cameron ed Allison, che è seduta sulle gambe di lui, ma improvvisamente inizia a battere le mani con movimenti veloci e ripetitivi ed esclama «sono felicissima per voi, fate una bellissima coppia. Certo, io e Cameron siamo più belli, ma quelli sono dettagli» muove la mano da una parte all'altra, rendendola ancora più noiosa e falsa. Le sfodero un sorriso più finto dei suoi capelli biondi.

Mentre iniziamo a chiacchierare, sento lo sguardo di Cameron addosso, che mi fissa, o meglio, che mi scruta, ma io non mi volto;

non mi volto per cadere di nuovo nel suo tranello;

non mi volto per perdermi di nuovo in quegli occhi castani;

non mi volto per ripensare ai momenti trascorsi insieme, soltanto io e lui...

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