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Sospiro, e subito spalanco gli occhi, spaventata.

Ma che è successo? Perché sono in infermeria? L'ultima cosa che ricordo è che ero nel mio letto e che ero arrabbiata con Tristan.

Poi vuoto: non ricordo altro, e la testa mi sta pressoché scoppiando.

"Lucy? Lucy, ciao."

Sybil mi viene vicino, sorridente, e subito mi abbraccia, rendendomi ancora più confusa.

Come mai tutto questo affetto?  Mi sono forse persa qualcosa?

"Sybil, perché sono qui? Dov'è Peter? E Tristan?"

Ma, soprattutto, perché mi sento improvvisamente così preoccupata per lui?

"Stanno bene, Lucy, ma tu come stai? Senti freddo?"

Corruccio la fronte, confusa: perché dovrei sentire freddo? Sono pressoché a due centimetri dal fuoco e ho quattro coperte di lana a coprirmi.

"Sto bene, Sybil." Dico, quindi "Ho solo un terribile mal di testa."

"E' normale visto il trauma." Dice lei, come se nulla fosse, porgendomi un bicchiere "Bevi qui."

Osservo la sostanza gialla che ondeggia nel bicchiere, decisamente poco invitante "Un trauma?"

Sybil non sembra intenzionata a parlare, accennandomi a bere.

Sospiro, sinceramente disgustata, e poi mando giù tutto il contenuto del bicchiere, sentendo subito la gola andarmi in fiamme.

"E' orribile." Esclamo, e quasi vorrei sputare tanto è il disgusto che sto provando al momento.

"Almeno il mal di testa è passato." Dice, prendendo il bicchiere, e io subito mi accorgo che, effettivamente, ha ragione.

"Non ci sto capendo nulla." Ammetto, infine, sinceramente, e Sybil si limita a sorridermi.

"Torno subito."

Non dice altro, uscendo dalla tenda, lasciandomi sola e ancora più confusa.

Mi tolgo le coperte di dosso, sgranando subito gli occhi quando vedo due ferite rossastre: una circolare intorno alla caviglia e l'impronta di quattro dita sul polso sinistro.

La ferita sulla caviglia non mi dice nulla, ma quella sul braccio me la ricordo bene: è stato Tristan a farmela prima del nostro litigio.

Mi passo un dito sui leggeri segni rossi, sospirando prima di far ricadere le mie braccia, stanca: ma cosa mi sta succedendo?

"Lucy!"

Una piccola furia bionda mi salta addosso, e subito sorrido quando riconosco Peter, felice come una pasqua.

"Ehi, piccolo, come stai?" Chiedo, abbracciandolo forte, felice di sentirlo vicino.

"Tu come stai?" Ribatte lui, corrucciato "Mi sei mancata."

Mancata?

"Io...sto bene, penso." Dico, sollevando lo sguardo, cercando l'aiuto di Sybil, ritrovandomi però davanti a Tristan, che mi fissa in silenzio.

"Ciao." Dico, semplicemente, sorpresa dal vederlo qui: da quando si preoccupa per me?

"Ciao." Ribatte, con altrettanta semplicità, avvicinandosi al mio letto, osservandomi come se stesse cercando di capire se sto davvero bene "Ti sei svegliata."

"Non ricordo nemmeno per quanto ho dormito." Ammetto, mostrando tutta la mia confusione "O perché."

Peter mi guarda imbronciato, quasi come se fosse triste per me, e io davvero non capisco.

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