e l e v e n

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Kian mi tiene la mano, aiutandomi a correre mentre gli esplosivi scoppiano intorno a noi, sollevando coltri di polvere e terra.

Cerco di guardarmi intorno, ma vedo solo nubi di fumo e sporco che impregna l'aria, rendendo anche difficile respirare.

Si sentono degli spari.

"Lucy, Kian."

Sarah mi abbraccia, spaventata, mentre, dietro di lei, Magnus e Sybil cercano di radunare i bambini e gli anziani.

"Lucy!" Peter mi stringe la mano, e io subito lo prendo in braccio, stringendolo a me e voltandomi verso Kian ed Hal, che stanno parlando fra loro.

"Io li porto al sicuro."

Kian annuisce, e, velocemente, i suoi occhi diventano color del fuoco "Io penso all'attacco."

Il moro lancia uno sguardo ad Hal, che subito ad annuisce: in pochi secondi, due lupi dal manto bruno, uno dagli occhi rossi e uno azzurri, stanno già correndo via, pronti all'attacco.

Mi volto verso Sarah, visibilmente spaventata ma con la mano salda nella mia "Andiamo."

Annuisce, e subito si volta verso Sybil, che capisce e inizia ad urlare a tutti i civili di mettersi a correre dietro di me, pronta a portarli al rifugio sotterraneo.

Peter piange contro la mia spalla, spaventato, mentre Sarah ha il fiato corto al mio fianco.

Continuiamo a correre, cercando di fingere di non avere paura e non pensare alle urla che sentiamo dietro di noi: semplicemente, corriamo.

Ma poi tutto esplode.

Sento il mio corpo saltare in aria e poi cadere con forza a terra, ancora con il corpo di Peter stretto al mio.

Attimi di buio, attimi di dolore che quasi mi sembrano eterni, quasi a rallentatore.

Apro gli occhi e guardo il cielo sopra di me, completamente coperto di polvere, e mi perdo in questa vastità, quasi cercando di annullare il dolore che sento in ogni angolo del mio corpo.

Mi sento cose se fossi in un altro mondo, ma poi mani iniziano a scuotermi, e subito sono costretta a tornare alla realtà.

"Lucy, Lucy!" E' Peter che mi scuote.

Mi sollevo, se pur dolorosamente, e subito noto che, come lui, anche io sono ricoperta di polvere.

Mi guardo intorno, e vedo che altre persone stanno aiutando i propri famigliari a rimettersi in piedi: sembrano non esserci morti.

"E' esplosa una bomba, ma era troppo lontana."

Noto Sarah, in lontananza, che aiuta Magnus a rimettersi in piedi.

"Una bomba?"

Subito un'idea mi saetta nella mente, e questo mi da la forza di rimettermi in piedi, afferrando la mano di Peter e andando verso Sarah e Magnus, che mi guardano doloranti.

"Magnus, devi portarli alla fontana di ghiaccio, sai dov'è?"

L'uomo, leggermente confuso, annuisce, anche se non sembra capire.

"Ma perché? Tu dove vai?" Chiede Sarah, preoccupata.

"Hanno scoperto i rifugi e li hanno circondati di bombe: l'unica possibilità per mettere al sicuro le persone è portarli in un altro posto che loro non conoscono."

Spingo Peter fra le braccia di Sarah, anche se sta ancora piangendo e stringe l'orlo della mia felpa.

In una mano, ancora la macchinina di metallo.

Warm heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora