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Se c'è qualcosa di cui non posso proprio negare l'evidenza, è che Drake Shaine è una persona che sa come convincere le persone.

L'ho sempre saputo, così come sono sempre stata convinta che su di me, le sue belle parole, non avrebbe mai avuto effetto.

E invece mi sbagliavo, ma forse è perché, questa volta, Drake sta facendo qualcosa che va al di fuori della pura sfera del suo ego.

Lui sta facendo qualcosa per me, e il tutto è così straordinario che, a mia volta, mi sembra di non avere più il minimo controllo dei miei comportamenti.

Perché prima mai, e dico mai, mi sarei trovata, se non fosse accaduto ciò che è successo, in accordo con un piano distruttivo di mio cugino, eppure eccomi qui: ad infrangere ogni possibile regola del buon senso.

L'unica cosa che, almeno in parte, mi rassicura è che lo sto facendo per mia madre.

"Sei sicuro che funzionerà?" Chiedo, ancora perplessa, mentre Drake si sistema con accuratezza il ciuffo biondo, per poi togliersi qualche pelo immaginario dal giubbotto.

"Certo che funzionerà, Dria." Ribatte lui, deciso "Nessuna ragazza può resistere a Drake Shaine."

Alzo un sopracciglio, per niente convinta, mentre stringo le braccia al petto "Io non ne sarei così sicura."

Drake sorride, compiacente, e poi si avvicina a me fino a quasi a sfiorare il mio viso con il suo, inumidendosi lentamente le labbra mentre mi guarda con intensità "Nessuna ragazza."

Scuoto il viso, per poi spingerlo via, rabbrividendo "Sei disgustoso."

Drake ride, mostrando le fossette ai lati del suo bel viso, e poi adocchia la sua povera vittima "Guarda e preparati a rimanere meravigliata."

Non aggiunge altro, avviandosi verso Samantha Williams, seduta ad uno dei tavoli da pranzo, che, non appena riconosce il bel biondo, sorride come una bambina davanti ad un gioco nuovo.

E' disgustoso.

Drake mette in atto tutta la sua finta conquista, accarezzando e sorridendo alla ragazza che, lentamente, si lascia andare.

Cinque minuti dopo, lui è già di ritorno con un bel sorriso sul volto.

"Ho l'indirizzo." Dice, non appena mi è vicino, vittorioso "Niente da dire?"

Corruccio la fronte, puntandogli un dito contro, quasi come se stessi pensando "Non succede mai che, guardanti allo specchio e pensando a quante povere ragazze hai ingannato, ti senti una cattiva persona?"

Lui fa una piccola smorfia con le labbra, quasi come se ci stesse realmente pensando, e poi scuote il viso, completamente rilassato "No, affatto."

Alzo gli occhi, arresa a tutte le sue stranezze "Dai, andiamo, prima che cambi idea."

***

Certe volte non riesci davvero a credere a quanto la vita possa prenderti in giro, a come il destino sia crudele con te, ma è così che vanno le cose: nessuno è mai felice e l'unica cosa che dura per sempre è il senso di incompletezza.

E ne sono certa, perché, una volta localizzata l'agenzia in cui dovrebbe trovarsi mia madre, ho scoperto che questa non era altro che a due isolati dall'organizzazione.

A separarci per tutto questo tempo, non erano che un paio di chilometri.

"Dovremo fingerci dei clienti." Dico, mentre osservo il grande edificio rettangolare, grande quanto una fabbrica e  da cui proviene una forte musica.

Warm heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora