t w e n t y - t w o

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"Questo sarebbe il posto sicuro?" Chiedo, perplessa mentre osservo la piccola casetta nella periferia di Anchorage.

Nessuna persona sana di mente verrebbe a vivere qui, non col rischio di valanghe ogni inverno.

"Nessuno penserebbe mai che siamo qui." Ribatte Tristan, scendendo dall'auto, venendo subito seguito da me.

Corro al suo fianco, stringendogli la mano mentre lui bussa deciso alla porta, scatenando subito dei rumori dall'interno.

Cerco di non commentare vista la decisione di Tristan ma, quando un vecchio anziano in pigiama apre la porta, vorrei davvero mettermi ad urlare.

"Oh," dice l'uomo dalla barba e i capelli bianchi, confuso "voi siete?"

"Tristan Shaine, figlio di Robert e nipote di Augustus." Si presenta il biondo, accennando ad un sorriso "Lei è il professor Magnus?"

Magnus, di ribatto, spalanca gli occhi verdi verso Tristan e subito lo abbraccia, sorridendo.

"Non ci posso credere." Commenta, sorpreso "Il nipote di Gus, quel vecchio mandrillo!"

"Mio nonno mi ha parlato molto di lei." Dice il biondo, visibilmente più tranquillo "Le voleva molto bene."

"Oh, io e il caro vecchio Gus: quante ne abbiamo passate." Dice, e i suoi occhi si fanno più sognanti "Me lo ricordi tanto."

Tristan sorride, e poi si avvicina a me, gentile "Lei è Lucy Lane."

"Lane? Come Jackson Lane, il cacciatore?" Chiede, sorpreso.

Come fa quest'uomo a sapere tante cose?

"E' mio padre." Dico, semplicemente, e subito lui fa una strana smorfia di sorpresa.

"E voi due siete compagni?"

Subito la mano di Tristan si stringe contro la mia, incerto.

"Stiamo insieme." Dico, quindi, e subito lui si volta verso di me, sorpreso.

"Davvero?"

Sorrido, divertita dal suo entusiasmo "Direi di sì."

Tristan, superato un primo momento di shock, si mette a sorridere, e i suoi occhi brillano.

"Okay, bene." Commenta Magnus, ancora perplesso mentre ci guarda "E suppongo che se voi siete qui è perché avete bisogno di un aiuto."

"Abbiamo bisogno di stare in un posto sicuro per un paio di giorni." Spiega il ragazzo, semplice "Speravo nel suo aiuto."

"Oh, caro ragazzo: entrate, c'è sempre un posto per il nipote di Gus in casa mia." Esclama, facendoci entrare nella sua casetta, dove subito perdo il fiato.

Ogni minuscolo spazio in questa casa è ricoperto da fogli, appunti e libri di ogni tipo che formano pile altissime.

"Wow." Commento, sinceramente stupita.

"Ci ho messo un po' di anni per raggiungere il mio scopo." Mi informa Magnus, al mio fianco "Ma ora sono il massimo esponente della cultura mannara nel continente: ovviamente grazie anche all'aiuto di Gus."

"Lei quindi non è un lupo?" Chiedo, curiosa.

"Oh, no: affatto." Dice, sorridente "Però, quando ero molto piccolo, Gus mi salvò e da quel momento passai tutta la vita a glorificare la sua razza così nobile."

"Mio nonno ci teneva molto ai suoi studi." Lo informa Tristan, sincero "Diceva che grazie a questi il mondo avrebbe smesso di attaccarci, iniziando ad apprezzarci."

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