Continuo ad osservare il modo in cui i rami dell'albero vicino alla mia finestra sbattono contro il vetro della mia camera, mossi dal vento.
E' mattina presto, il sole sta appena iniziando a sorgere, ma si capisce che presto pioverà: sento l'umidità nelle ossa, che sembrano di ghiaccio tanto sono pesanti.
Ecco cosa vorrei essere: una ragazza di ghiaccio.
Dura, fredda, inscalfibile, capace di sciogliermi non appena le cose diventano troppo per me.
E invece sono semplicemente io, un essere tanto fragile quanto stupido.
La prima volta che ho tentato, ho investito tutto il mio impegno e le mie forze per scappare da questa casa, pensando di esserci riuscita e per poi scoprire di non essere mai uscita da questa prigione.
Aaron ha fatto finta di non sapere nulla, anche del fatto che mio padre aveva deciso da molto tempo che noi due ci saremo sposati.
In fondo, io non ho fatto altro che semplificare i loro piani scappando da lui e fingendo di innamorarmi perdutamente.
Ma ora basta: la porta di questa prigione è stata finalmente aperta e io sto solo aspettando il primo attimo di esitazione dei mie aguzzini per spiccare il volo per davvero.
Voglio tornare al branco, voglio tornare da Tristan, anche se non so quanto questo potrebbe essere pericoloso.
Sicuramente Robert non mi accetterà, sarebbe troppo pericoloso farlo, ma non mi interessa: al momento devo solo pensare a come andarmene.
Mi alzo dal letto che ha accolto le mie lacrime fin troppe volte, e mi avvicino alla finestra chiusa.
Conosco camera mia, ci ho passato la maggior parte della mia vita qui dentro, e lo capisco subito quando c'è qualcosa di diverso.
Mi inchino davanti al piccolo parapetto, osservando con cura il filo bianco che segue tutto il perimetro della finestra: un allarme.
C'è da dire che almeno hanno imparato dai loro errori: l'ultima volta sono uscita dalla finestra.
Mi rialzo, andando vicino alla porta, controllando che anche qui non ci siano strani giochetti, e la spalanco appena, notando subito che, stranamente, non ci sono guardie.
Troppo strano, troppo facile: Aaron mi conosce abbastanza da sapere che tenterò di scappare, quindi non penso sia stato così stupido da non mettere nessuno alla porta.
Forse sono nascosti proprio dietro l'angolo del corridoio, pronti a sorprendermi sul fatto.
Richiudo la porta, sospirando.
Ho bisogno di pensare, ho bisogno di riflettere.
Cosa farebbe Tristan al mio posto? Lui è un guerriero, saprebbe come comportarsi in momenti come questo.
Sbuffo, sollevando lo sguardo, pensierosa, e subito qualcosa scatta nella mia mente: l'allarme antincendio.
Subito riabbasso lo sguardo, iniziando a frugare fra i vari cassetti dell'armadio, sorridendo quando finalmente trovo ciò che stavo cercando.
Il vecchio accendino di mia madre che le rubai a sette anni sperando di farla smettere di fumare.
Ho imparato molto dopo che, per far passare una dipendenza, non basta privare quella persona di ciò che più desidera.
È tutta una questione di testa e di forza, niente di più.
Afferro diversi giornali e libri, strappandone le pagine e gettandole sulle coperte, e poi prendo tutti i flaconcini di profumo, versandoceli sopra.
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Warm heart
Werewolf"Warm heart" è una trilogia, ma troverete qui tutte le tre diverse parti: • into you (conclusa) • ashes and blood (conclusa) • still into you (conclusa) In aggiunta, sempre qui, potete trovare due spin off: • the red mood (conclusa) • in my blood (...