t w e n t y - f i v e

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"Siete sicuri di non aver bisogno di altro? Coperte, cuscini, caffè?"

Sorrido, gentile "No, grazie, Magnus."

L'anziano sorride, accarezzandomi appena i capelli prima di tornare alla porta, voltandosi verso di noi "Buonanotte, piccola."

"'Notte, Magnus."

Chiude la porta, e subito mi stendo sul letto, sospirando, sentendo ancora le ossa intorpidite per il freddo patito oggi durante il nostro giro al parco.

Tristan è ancora in bagno, anche se non sento più lo scroscio dell'acqua, e io mi limito a togliermi gli anfibi e il maglione, restando in canotta e jeans.

E' sera, ma non è ancora tardi, e non ho affatto voglia di restare a letto, anche se con la tormenta di neve che sta colpendo Anchorage non c'è molta scelta.

Ovviamente non ho intenzione di ascoltare per l'ennesima volta Magnus che racconta la sua infanzia coi lupi: per quanto possa essere interessante, ha un non so che di soporifero.

La porta del bagno si apre e subito Tristan, che ha addosso una semplice asciugamano legata in vita, ne esce, andando verso lo specchio con il pettine in mano.

Alzo un sopracciglio, osservandolo perplessa "Ehm, scusa?"

"Che c'è?" Chiede, ancora intento a pettinarsi il ciuffo biondo mentre si osserva con una strana aria altezzosa.

Non conoscevo questo suo lato egocentrico, ma, in fondo, lui può permetterselo.

"Fuori ci sono dieci gradi sotto zero e tu vai in giro così?"

Tristan fa una strana smorfia divertita e poi si volta verso di me, sarcastico "Sicura che l'unica cosa a cui pensi vedendomi così sia che possa prendermi un raffreddore?"

"Ovviamente." Ribatto, semplicemente.

"Okay." Dice lui, rialzandosi e andando verso l'armadio, infilandosi una delle sue magliette nere e i boxer "Sarà meglio che mi rivesto, allora."

"Fa pure." Commento, distogliendo lo sguardo, sempre con una punta di presunzione.

Sento Tristan ridere e poi le sue mani sul mio viso, mentre sale sul letto, obbligandomi a stendere al suo fianco.

Lo guardo, quasi mi perdo nel suo viso, e lui intanto accarezza le mie guance, con un leggero sorriso sulle labbra.

"Ti amo." Dice, e per un secondo la mente mi va in tilt, sia per la sorpresa che per la felicità.

Sorrido, stringendo il suo viso fra le mie mani, quasi come un tesoro prezioso "Ti amo."

Gli occhi di Tristan brillano tanto quanto il suo sorriso mentre mi bacia, con una tenerezza quasi disarmante.

Gli stringo i capelli, mentre lui fa lo stesso con i miei fianchi, iniziando a darmi tanti piccoli baci su tutto il mio viso, facendomi ridere.

"Smettila." Lo prendo in giro, tenendolo fermo per le spalle, fingendo di volerlo tenere lontano.

In realtà questa è l'ultima cosa che voglio al mondo.

Tristan si passa una mano fra i capelli e poi appoggia il viso sul mio petto, osservandomi con attenzione.

"Promettimi che resterai con me per sempre."

"Da noi si dice che il per sempre non esiste."

"Ma per noi è diverso." Ribatte subito, lasciandomi senza parole.

Gli accarezzo i capelli morbidi, ancora persa nel suo sguardo: così limpido, così bello.

Warm heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora