L'odore del sangue secco è uno di quegli odori che non si dimentica facilmente, soprattutto quando si tratta del tuo.
Affondo il coltello nel tessuto della mia maglietta, strappandone un lembo prima di iniziare ad arrotolarlo velocemente e stringerlo all'altezza dell'avambraccio, cercando di fermare l'emorragia.
Mi passo l'orlo del giubbotto sulla ferita, cercando di ripulirla, ma è tutto inutile: non appena cerco di migliorare, la situazione non solo torna come prima, ma peggiora.
Sospiro, appoggiandomi pesantemente al tronco rugoso dell'albero vicino a cui mi sono fermata, alzando lo sguardo verso l'alto, osservando il piccolo spicchio di luna che illumina fiocamente il bosco in cui sto cercando di sopravvivere.
E' una bella nottata, una di quelle in cui ti sembra quasi di poter sentire il sapore dell'estate, per quanto sia ancora lontana, appena nata sulle fronde degli alberi, che timidamente si liberano dalla neve.
Ogni volta che torna l'estate, mi convinco che questo potrebbe essere il mio anno: quello in cui, finalmente, riesco ad andarmene da Anchorage, seguendo la via del sole verso un posto più caldo, pieno d'amore, ma poi torna l'inverno e io sono sempre qui, sotterrata dal ghiaccio.
Ashton non vorrebbe sentirmi dire queste cose.
Mi volto, sorpresa da uno scricchiolio leggero, e subito afferro la pistola che porto alla cinta, stringendola nella mia mano sinistra, restando pressata contro il tronco dell'albero, cercando di rimanere al sicuro quando so esattamente che potrei essere ad un passo dal precipizio.
Un altro fruscio, e poi ancora quell'odore, acro e disgustoso, che riconoscerei fra mille.
Sangue.
Un lupo mannaro ferito.
Finalmente riesco a vederlo, nella sua forma animale, mentre striscia a fatica verso la radura in cui sono nascosta, sperando di trovare riparo da, beh, me.
Qualcuno l'ha colpito al petto, e, a giudicare dalla precisione quasi chirurgica, non ho molti problemi a ricondurre la mano che teneva l'arma a quella di Ashton.
Mi sorprendo che non sia già morto: lui non sbaglia mai un colpo, e non lascia sopravvissuti.
Questo lupo deve essere importante, uno di quelli da sfruttare come prigionieri: non ci sono altre spiegazioni.
Sotto ai miei occhi, il giovane lupo bianco compie la sua trasformazione, tornando ad essere un normale ragazzino dai capelli biondi e il fisico asciutto.
Non sembra una grande minaccia, nemmeno per una come me, ma so bene che nei corpo a corpo non sono mai stata molto brava.
"Non ti muovere."
Mi avvicino a lui, che subito alza le mani quando mi vede, quasi come se si volesse arrendere davanti alla mia pistola, ma noto dalla sua espressione serena che non ha la minima paura di me.
Un lupo sbruffone, il peggio che avrei potuto incontrare.
"Posa a terra quella boccetta, subito." Gli ordino, cercando di essere dura, ma il lupo non si sbilancia nemmeno di un millimetro, rimanendo impassibile.
"Mi serve per guarire." Spiega, mostrandomi la piccola boccetta rosa pallido "Sei ferita, potrei dartene qualche goccia."
Mi sta davvero offrendo il suo aiuto?
"Posala a terra." Ripeto, secca, e questa volta lui si fa sfuggire un sorrisetto, quasi come se la cosa lo stesse divertendo.
"Okay, okay." Esclama, sarcastico, posando la boccetta nella tasca dei suoi jeans, alzando di nuovo le mani "Fatto, contenta?"
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Warm heart
Werewolf"Warm heart" è una trilogia, ma troverete qui tutte le tre diverse parti: • into you (conclusa) • ashes and blood (conclusa) • still into you (conclusa) In aggiunta, sempre qui, potete trovare due spin off: • the red mood (conclusa) • in my blood (...