f i f t e e n

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Kian è fermo al mio fianco, stretto nel suo giubbotto da aviatore, e tiene convulsamente una mano nella mia.

Lui non ha bisogno d'armi, al contrario di me, che sono stata ricoperta di coltelli e pistole per volere del lupo, troppo spaventato dall'idea di non vedermi abbastanza protetta.

Io non ho detto nulla e l'ho accontentato, ma, in realtà, più che della mia, di protezione, penso alla sua.

Non voglio che Aaron si porti via anche lui.

"Dieci secondi."  Lo sento sussurrare, e la sua mano stringe ancora di più la mia, quasi lasciando i segni delle sue unghie sulla mia pelle.

Mi mordo il labbro inferiore, nervosa, e, mentre il mio cuore continua a battere all'impazzata, le bombe iniziano ad esplodere.

Sedici bombe, tutte piazzate intorno alla villa, destinate a due principali finalità: mandare in tilt gli allarmi e attirare fuori i cacciatori.

Sorrido, quando noto che entrambe vanno a buon fine ma subito torno seria quando Kian si allontana da me, seguendo gli altri lupi all'attacco.

Subito inizia la lotta fra i lupi e i cacciatori che, dopo la sorpresa iniziale e un piccolo numero di perdite, hanno ripreso il controllo, iniziando a difendersi.

Fra loro, vedo Aaron, coperto dalla sua tuta nera da caccia, che sfera fendenti con il suo coltello, ferendo i lupi a lui vicini.

No, non posso accettarlo.

Esco dal mio nascondiglio, afferrando la pistola dalla fondina e arrivando fino a quello che doveva essere il mio futuro marito, spingendolo a terra, evitandogli di colpire a morte un lupo caduto a terra.

I suoi occhi scuri puntano su di me, e, non appena mi riconosce, sorride, compiaciuto.

"Lucinda, amore mio, ma che piacere."

"Il piacere è tutto tuo, Aaron." Sbraito, furiosa "Arrenditi, tanto perderai."

Lui si rialza, sputando a terra prima di afferrare con più forza il suo coltello, deciso "Ti darò la possibilità di arrenderti a me, Lucy, di ritrovare la ragione: abbandona i tuoi lupi, abbandona quei mostri, e torna da me."

"Tornare da te?" Sbraito, shoccata, continuando a tenere la pistola alta, pronta a colpire se dovesse fare un passo falso "Preferirei morire che tornare da te."

Aaron ridacchia, passandosi una mano sulla fronte, raccogliendo il sudore "Allora, ho paura che mi toccherà ucciderti."

Si avvicina velocemente a me, riuscendo a ferirmi ad una spalla, da cui inizia a sgorgare il sangue.

Non me ne curo troppo: spinta dalla rabbia, colpisco col calcio della pistola il volto di Aaron e, probabilmente, gli rompo il naso, almeno a giudicare dalle sue urla.

Mi guarda, e i suoi occhi sono di fiamme mentre mi punta un dito contro, sporco del mio sangue "Io ti ammazzo, ragazzina."

E io gli credo davvero ma, ad un passo dal peggio, il mio corpo viene spinto via, e, al mio posto, Aaron si ritrova davanti un lupo dagli occhi cremisi che ringhia con rabbia.

Kian.

"Uh, vedo che ti sei fatta un nuovo amico." Commenta, divertito "Non ti è bastato perdere il principino dei lupi? Spero che sia almeno bravo a letto."

Kian ringhia, e, ancor prima che riesca a fermarlo, salta addosso a Aaron, che alza il suo coltello, diretto al suo petto.

Lo morde alla spalla, ma lui viene ferito, anche se solo superficialmente, e questo mi basta per impazzire.

Warm heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora