t w e n t y

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"Cosa?" Chiedo, ancora sconvolta.

Guardo Tristan, ma lui sembra completamente fuori di sé, proprio come me, e la cosa non è affatto d'aiuto.

"Non posso andarmene."

Hal alza gli occhi, non sopportando più questa messa in scena, e così mi afferra il polso, tirandomi fuori "Dai, ragazzina: muoviti."

"No, no: lasciami!" Urlo, cercando di divincolarmi, ma Hal è troppo forte.

Tristan, al mio fianco, mi guarda con la consapevolezza di non potermi aiutare, perché tanto, se solo provasse a fare qualcosa, il branco gli andrebbe contro e non risolverebbe nulla.

È troppo tardi: abbiamo perso.

Hal mi porta alla tenda delle riunioni, e subito mi rendo conto che è molto più affollata del solito.

Nessun lupo è nella sua forma umana ad eccezione di Robert, Hal e Tristan, mentre gli umani sono armati fino ai denti.

Tutti pronti ad attaccare nel caso sia necessario.

"Lucy, tesoro."

Hal mi getta fra le braccia di Aaron, che subito mi stringe, preoccupato.

Lo osservo, noto i suoi occhi scuri, i capelli morbidi, il viso dolce: lui non è cambiato affatto, e quasi non riesco a crederci che tutto ciò che pensavo di sapere su di lui non erano altro che bugie.

"Lucinda."

Sposto lo sguardo, ed eccoli lì, mio padre e la sua giovane amante: perfetti nelle divise nere.

Mio padre sorride venendomi vicino, sorridendomi gentile per poi abbracciarmi "La mia bambina."

Scuoto il viso, ancora incredula, e subito mi allontano, sconvolta.

"Non sono la tua bambina." Dico, rude, e subito noto lo shock negli occhi di tutti.

Sicuramente non si aspettavano questa mia reazione.

"Lucy, ma che ti prende?" Chiede Aaron, sconvolto "Perché ti comporti così?"

"Perché ho scoperto che siete dei dannati cacciatori e che i licantropi esistono." Ribatto, acida "Non pensavi che avresti dovuto avvertirmi di questo particolare prima di sposarmi?"

Aaron è immobile, colpito dalla brutta figura che sta facendo davanti a tutti i suoi amici.

Non mi interessa: cerco subito Tristan con lo sguardo, vedendolo in un angolo, serio come non mai.

Sembra che stia pensando a qualcosa e vorrei davvero sapere cosa.

Dio, vorrei andare da lui.

"Jack, ci sono forse problemi in paradiso?" Chiede Robert, divertito.

"Va tutto bene." Dice mio padre, duro "Il patto è stato saldato, possiamo andarcene."

Aaron mi prende la mano mentre i cacciatori iniziano ad uscire dalla tenda, ma io subito mi divincolo, cercando di liberarmi.

"Lucy," mugugna, stringendomi forte "andiamo."

"Ehi, le stai facendo male."

Il polso di Aaron viene stretto nel palmo deciso di Tristan, posto fra noi
come uno scudo.

"E a te cosa interessa, lupo?" Ribatte Aaron, duro.

"Tristan," lo chiamo, cercando di calmarlo ed evitare uno scontro "sto bene, lascialo."

Tristan mi osserva, lo fa con durezza, e io cerco di fargli capire che per quanto mi faccia piacere ciò che cerca di fare non voglio che si metta in pericolo.

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