Peter stringe la mia mano mentre torniamo alla nostra tenda e, senza dire assolutamente nulla, ci infiliamo sotto le coperte, restando vicini.
Mi sento combattuta, perché, se da una parte so che non mi meriterei di stare qui, con lui, e guardarlo negli occhi, dall'altra sento di non poterne fare a meno.
Lui è Peter, il ragazzo che mi ha salvato dalla fine, e ora lo sto lasciando qui, solo.
E' ovvio che lui pensi che sia un'ingrata, un'egoista o chissà che altro, ma, d'altro canto, provo a giustificarmi pensando che lui troverà facilmente un'altra meglio di me, soprattutto se me ne vado.
E' questo ciò che merita, ciò che è meglio per lui.
"Non parli più." Dice, dopo chissà quanto tempo, continuando a fissarmi, steso sul suo cuscino, con i capelli biondi sparsi in ogni lato.
Sembra quasi un angelo, ora, col bel viso delicato appena incrinato da un piccolo broncio, e gli occhi più azzurri che mai, come due pozze di cielo.
Lui è tutto bello, anche nelle sue sfumature più nere, e detta in questo modo sembrerebbe fantastico, ma non è così.
Il suo mondo è troppo simile a quello da cui io sto scappando, da quello da cui io vorrei allontanarmi, cercando un rifugio sicuro, e sarebbe solo un'illusione quella di dire che questo non è rilevante.
Sono stanca di lottare, stanca di vedere persone che alla minima disputa rischiano di uccidersi e sono stanca del sangue, del suo odore, che sento costantemente, come se avessi una seconda pelle fatta solo di questo.
Odio questo mondo, e mi dispiace per Peter, perché si vede che è lui come me, che non appartiene a tutto questo, per quanto cerchi di adeguarsi, finendo per tirare fuori la sua parte peggiore, così da sopravvivere a tutto il marcio che lo circonda.
Le guerre ti cambiano, anche quando fai di tutto per impedirlo.
"Stavo solo pensando." Confesso, ricambiando il suo sguardo, semplice.
"Pensando?" Chiede, curioso "A cosa pensi?"
Scuoto le spalle, ancora persa nella mia mente "Non era mia intenzione ferirti, Peter, non lo è mai stata."
Lui stringe le labbra, prima di inumidirsele, cercando di mantenere la calma, di non lasciarsi sopraffare.
"Allora perché te ne vuoi andare?"
Domanda comprensibile, domanda che merita una risposta.
"Perché è come ha detto Tristan: io non voglio più vivere in questa situazione: voglio andarmene, voglio cercare di recuperare ciò che ero, e non posso farlo se resto con voi o se Ashton riesce a riacciuffarmi."
"Quindi pensi che andartene lontano da tutto questo potrà impedirti di ricordare ciò che hai passato, che potrà cancellare le ferite che hai sulla pelle?"
Abbasso lo sguardo, sentendo che Peter si sta iniziando ad innervosire, e ne ha tutto il diritto.
"Non so se servirà a qualcosa, ma devo almeno provarci." Dico, sincera, tornando a guardarlo, confondendomi nel azzurro scuro dei suoi occhi "E tu non c'entri niente con questa scelta, perché non è da te che voglio allontanarmi, ma dal contesto generale."
"Di cui io faccio parte." Puntualizza, preciso come suo solito nel sottolineare il suo pensiero.
Cerco di non perdere il controllo.
"Non fare finta di non aver capito, Peter."
Lui sospira, e lo sento stringere, sotto le coperte, i pugni.
STAI LEGGENDO
Warm heart
Werewolf"Warm heart" è una trilogia, ma troverete qui tutte le tre diverse parti: • into you (conclusa) • ashes and blood (conclusa) • still into you (conclusa) In aggiunta, sempre qui, potete trovare due spin off: • the red mood (conclusa) • in my blood (...