t h r e e

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"Ci sono sette branchi nella zona di Anchorage e dintorni che potrebbero aiutarci contro i cacciatori."

Hal cerchia con un pennarello rosso tutte le posizioni dei vari branchi, facendomi rendere conto che, effettivamente, casa mia è completamente accerchiata da lupi.

Mi chiedo come mai non ci abbiano mai attaccato prima.

"Vista la posizione sarà facile attaccare." Noto, continuando a mordicchiarmi l'unghia del pollice, pensierosa "Ma vorrei sapere perché, vista la forza numerica, non abbiate già tentato prima d'ora."

"Semplice."

Una voce sullo sfondo, una che vorrei restasse solo nei miei incubi peggiori, riecheggia nella tenda, facendo alzare gli occhi ad Hal, già annoiato da questa nuova presenza.

Kian si avvicina a noi, scrutando con i suoi occhi nocciola la cartina, quasi come se la vedesse per la prima volta "Non conosciamo bene né quanti cacciatori sono presenti nella villa, né se ci sono possibili trappole e nemmeno la consistenza delle pareti."

"La consistenza delle pareti?"

Hal annuisce, sicuro "Certe erbe ci impediscono di trasformarci e, se avessero circondato il perimetro con queste, potrebbe essere fatale, sia per noi che il nostro piano."

Mi mordo l'interno guancia, continuando a pensare alle parole dei due lupi e le cose che ricordo di casa mia, cercando di trovare una possibile soluzione.

"A che pensi?"

Sollevo lo sguardo, e noto subito gli occhi di Kian puntati su di me con attenzione quasi maniacale.

So che lui non si fida di me, la debole umana, così come so che sta cercando di studiarmi e di testarmi al fine di trovare una mia debolezza a cui aggrapparsi e distruggermi.

Può sembrare crudele, ma è un gioco alla pari, perché io sto facendo lo stesso con lui.

"Penso che noi abbiamo la fortuna di avere una persona che di quella casa ne sa molto più di qualsiasi lupo in tutti questi branchi." Dico, semplicemente, facendo un sorrisetto furbo "Abbiamo Sarah."

Subito sento Kian sbuffare, mentre Hal sgrana gli occhi, quasi come avessi appena detto una scemenza.

"Che c'è?" Chiedo, perplessa "Non ho detto che dobbiamo spedirla in guerra, solo che potremo sfruttare ciò che sa."

"Non penso sia una buona idea metterla in mezzo."

Corrugo la fronte, osservando con attenzione Hal che, oh mio Dio, è arrossito? Mi sono forse persa qualcosa?

"Forse la ragazzina ha ragione." Dice il moro, e subito mi volto verso di lui, ancora più perplessa.

"Dici sul serio?"

Lui scuote le spalle, sistemandosi la giacca da aviatore "Chiamatemi quando è pronta a parlare."

Non dice altro, uscendo velocemente dalla tenda così come era entrato: pressoché un fantasma.

Davvero un bel aiuto.

Mi volto verso Hal, che, da parte sua, sembra quasi volersi mimetizzare con il tessuto della tenda.

Alzo un sopracciglio, perplessa: mi sembra quasi di essere persa in chissà quale sogno e, da questa strana prospettiva, osservo ciò che mi circonda.

E' come se mi sfuggisse sempre qualcosa.

Alzo un dito verso di lui, vedendolo subito sgranare gli occhi, non pronto a chissà quale frecciatina.

"Tu mi nascondi qualcosa." Dico, semplicemente, e poi abbasso la mano, donandogli un veloce sorriso divertito prima di uscire dalla tenda, lasciandolo solo.

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