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"Il piano è facile, e, se eseguito con accuratezza, potrebbe davvero fare la differenza."

Hal, con attenzione, inizia a fare dei cerchi e delle croci sulla cartina, così da illustrare a cosa ha pensato per il nostro attacco a sorpresa alla villa.

"Sarah aveva ragione: ho pensato che per riuscire a gestirli e a accerchiarli dovremo attirarli fuori dalla villa, verso il bosco, così che non abbiano la protezione delle mura nella villa. Avevo pensato a degli esplosivi, oppure ad una finta irruzione." Dice, sempre attento mentre passa il dito sulla mappa, indicando i luoghi in cui si dovrebbe piazzare la trappola "Una volta fuori sarà una questione di corpo a corpo, e a questo siamo già abituati, anche se dovremo pensare a portarci una scorta."

"Dovremo chiedere aiuto ad altri branchi?" Chiede Kian, a cui, da un orecchio, penzola una sigaretta spenta, ormai dimenticata da tempo vista la rinnovata attenzione al piano, da cui sembra molto preso.

"Ci sono otto branchi nelle vicinanze fedeli agli Shaine, potremo mandar loro dei messaggeri." Spiega Hal, incrociando le braccia al petto e portandosi due dita alla bocca, pensieroso "Ma gli Hole necessitano di un'attenzione maggiore."

"Perché?" Chiedo, confusa: non conosco bene come devono funzionare le relazioni fra banchi, o nemmeno la questione di fedeltà che Hal nomina tanto.

"James era un grande amico di Robert, ma fra loro c'è sempre stata una sorta di...rivalità, il fatto di limitargli un semplice messaggero potrebbe farlo sentire come se non gli dessimo la giusta importanza, e James adora sentirsi importante."

"Potrei andare io." Si propone Kian, riprendendo la sigaretta dall'orecchio e portandola alle labbra, accendendola.

Lo guardo male, ancora non abituata a questo fatto del fumo, e lui subito ricambia il mio sguardo, come se già avesse previsto la mia occhiataccia, e mi dona un'espressione sarcastica "Che c'è? Vuoi fare un tiro?"

Alzo gli occhi, scuotendo la testa prima di tornare a guardare Hal "Quanto è importante che questo James e il suo branco partecipino?"

Hal sospira, cercando di pensare ai pregi e i difetti della sua mancanza durante la nostra rivolta "Penso che sia pressoché essenziale."

"Bene," concludo, infine "verrò anche io da lui, allora."

"Cosa?" Kian socchiude le labbra, sgranando appena gli occhi castani, stupito "Posso farcela da solo."

"Puoi rovinare tutto da solo." Lo correggo, presuntuosa "E, comunque, penso che il fatto che entrambi i reggenti si siano presi la briga di andare da lui possa far così piacere all'ego di James che potrebbe accettare con più facilità."

"Questo è vero." Commenta Hal, dandomi ragione, e subito Kian alza gli occhi, espirando una nube di fumo grigia.

"Fai come ti pare." Si limita a dire, capendo di aver perso questa battaglia.

"Allora è deciso." Conclude Hal, facendo un sorrisetto "Vado ad avvertire i messaggeri."

Subito il moro corre verso la porta della tenda, bloccandosi, però, quando la mia voce lo ferma.

"Hal, potresti ricordare ai messaggeri che questa sera è invitata nella mia tenda con Peter?"

Di risposta, il ragazzo arrossisce, farfugliando qualche parola insensata prima di scappare via velocemente.

Sorrido, tornando a sistemare i pennarelli sparsi sulla cartina stropicciata.

"Perché insisti così tanto con loro?"

Infilo i pennarelli nella loro scatola, tornando poi a guardare Kian, che ancora mi osserva, se pur ora si trovi seduto sul tavolo su cui sto lavorando.

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