"Addie? Adriana, svegliati."
Spalanco gli occhi, rimettendomi velocemente seduta, quasi rischiando di cadere dal precipizio, se solo una mano, prontamente, non mi fermasse per i fianchi, tenendomi sul tetto.
Trattengo il fiato, lanciando uno sguardo verso il basso, osservando ciò a cui sono scampata, per poi guardare il mio salvatore, rimanendo appena perplessa.
"Chris?"
Il moro mi fa un piccolo sorriso, mentre mi attira a sé, lontano dal perimetro del palazzo, così da mettermi al sicuro.
"Sempre pronta a rischiare, eh?" Chiede, sarcastico, mentre mi lascia andare e si siede al mio fianco, più calmo.
"Non volevo buttarmi." Chiarisco, subito, a mia difesa: come può anche solo pensare che farei una cosa simile?
Lui continua a sorridere, mentre scorre con i suoi occhi scuri sul mio viso, attento e sereno.
"Stai bene?"
Una domanda tanto diretta non me lo aspettavo, soprattutto da lui: è strano solo il fatto che sia qui.
"Sono okay." Mi limito a dire, per quanto sappia che questa risposta sa di tutto e di niente "Avevo solo bisogno di respirare."
"Capisco." Annuisce, tranquillo, come se le mie presunte idee di suicidarmi non lo scalfissero.
Lo guardo, lo studio, ma mi sembra il solito ragazzo di sempre: uno che può andare anche in guerra e combattere, ma che poi ha paura di essere preso a pugni da Drake Shaine.
Uno come tanti, che non si distingue ma che non resta nemmeno insignificante allo sguardo altrui.
Mi colpisce il fatto che lui stia ancora cercando di essere gentile con me, anche dopo il modo in cui è stato trattato da me e Drake.
"Perché sei qui, Chris?" Chiedo, infine, dando sfogo ai miei pensieri, sempre convinta nel volere sempre sapere tutto.
Lui scuote le spalle, tranquillo, tenendo gli occhi nei miei, senza la minima paura "I miei genitori erano compagni: mia madre è stata presa dai cacciatori, che l'hanno uccisa, e mio padre, per il dolore, si è suicidato."
Sgrano gli occhi, sinceramente sconvolta da questa sua confessione così diretta, così cruda.
"Dici sul serio?" Chiedo, non riuscendo davvero a capacitarmi che sia davvero successa una cosa del genere.
Lui annuisce, e solo ora noto una vena di tristezza nel suo sguardo, che subito cerca di nascondere, guardando altrove.
"Erano bellissimi, si amavano da impazzire, e io sognavo di essere come loro, un giorno: speravo di trovare la mia compagna e di vivere felice con lei." Confessa, aspramente, come se stesse per mettersi a piangere "Quando, però, è stata presa mia madre e in pochi giorni mi sono ritrovato ad essere un orfano, ho deciso che avrei smesso di cercare."
Corrugo la fronte, sconcertata e dispiaciuta per la situazione, perché, ormai, posso dire di capire bene cosa voglia dire trovarsi improvvisamente senza una famiglia, e di sentirsi completamente abbandonati e soli.
Certo, mia madre è ancora viva e Tristan, tutto sommato, è stato un buon padre, ma non posso dire di aver vissuto in modo normale.
Mi dispiace che Chris abbia passato tutto questo, perché è una brava persona, si vede, e non merita un dolore simile.
"Perché hai smesso?" Chiedo, quindi, cercando di capire.
Chris deglutisce, mordendosi appena il labbro inferiore, nervoso, e poi si rivolta verso di me, facendo un sorriso così triste che mi verrebbe da mettermi a piangere.
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Warm heart
Werewolf"Warm heart" è una trilogia, ma troverete qui tutte le tre diverse parti: • into you (conclusa) • ashes and blood (conclusa) • still into you (conclusa) In aggiunta, sempre qui, potete trovare due spin off: • the red mood (conclusa) • in my blood (...