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L'acqua scorre lenta sotto ai miei piedi, che ancora oscillano nel buio mentre resto seduta sul bordo del ponte che da sull'unico fiume che attraversa Fairbanks.

Osservo i lacci chiari delle mie scarpe, persi nel buio, ed immagino come dovrebbe essere buttarmi giù e affondare in queste acque oscure.

Farebbe male, oppure non sentirei niente? Saranno un paio di metri di altezza, forse lo schianto non sarà troppo forte.

Forse non sentirei nulla, e questa cosa mi alletta davvero, perché ora sto sentendo decisamente troppo.

Penso a mia madre, alla felicità di vederla con me e con Tristan, che finalmente sembra aver riacquistato il sorriso, e poi vedo Drake, e tutto si spegne.

Come ho fatto ad essere così stupida? Era così palese che fossero padre e figlio: i capelli biondi, gli occhi cerulei, le leggere lentiggini sul viso.

Sarebbe bastato concentrarsi un poco per capire che un Tristan ringiovanito avrebbe avuto esattamente il volto di Drake.

Sono stata cieca, e mi sono fatta ingannare: io, che mi professo così furba.

Forse ho sempre sbagliato tutto, viste tutte le bugie a cui ho creduto come una bambina.

Non so nemmeno più cosa pensare, non so nemmeno più chi sono.

Drake dice che è da dieci anni che sa che sono la sua compagna, mentre io non ho fatto altro che odiarlo.

L'ho odiato tanto, davvero profondamente, ma ora? Quasi mi sento in colpa, perché mi sto comportando esattamente come la persona che ho sempre accettato di meno, viste le azioni che ha fatto.

Sono diventata la nuova Lucinda Lane, e questo non mi piace affatto.

Se solo riuscissi a ordinare i miei pensieri, se solo riuscissi a trovare un senso a tutto il caos, forse sarebbe tutto più semplice.

Magari riuscirei a dare un nome a ciò che sto provando, invece che continuare a vagare nel buio senza nemmeno uno spiraglio di luce.

Sono persa.

"Vuoi?"

Alzo lo sguardo, notando Chris, che si sta sedendo al mio fianco, mentre mi porge un bicchiere di plastica.

"E' the." Mi informa, notando la mia perplessità, facendo un sorriso.

"No, sto bene così." Rifiuto, tornando a guardare verso l'oscurità.

Chris continua ad osservarmi, mentre si gira fra le dita il bicchiere bianco, provando a capire i miei pensieri.

In fondo, l'ho praticamente tirato giù dal letto e costretto a seguirmi senza una minima spiegazione, quindi ha tutte le sue buone ragioni per essere perplesso.

Per fortuna, con qualche bacio e qualche piccola moina sono riuscita a convincerlo a seguirmi, perché altrimenti sarei sicuramente impazzita da sola.

Non potevo chiedere aiuto alla mia famiglia, non ora.

"Quindi," inizia, rompendo di nuovo il silenzio "perché te ne sei andata?"

"Ho litigato con Tristan e Drake." Dico, diretta, non avendo troppa voglia di inutili giri di parole e altri misteri.

Adesso voglio solo dire la verità, sperando di non far provare agli altri ciò che ho passato io, anche se è davvero difficile.

"E dov'è la novità?" Chiede lui, sarcastico.

"Che hanno fatto qualcosa di davvero grave, questa volta." Ribatto, secca, iniziando ad innervosirmi "Non riesco nemmeno a crederci."

Chris continua a ricambiare il mio sguardo, inumidendosi le labbra, attento "Ti hanno detto che sono padre e figlio?"

Warm heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora