Il fuoco scoppietta allegramente al mio fianco, illuminando la tenda e creando strane ombre quando colpisce le mie mani.
Sono nel suo letto, sento il suo profumo, la sua presenza, e accarezzo la fede che porto al dito.
Questo anello è l'unica cosa materiale che mi rimane del nostro amore, l'unica cosa che attesta che, in un frangente di vita, noi ci siamo appartenuti.
Appartenuti: tempo passato.
E' passato, perché Tristan non c'è più: è morto, il suo cadavere giace sotto tre metri di terra.
E non tornerà, non lo farà mai, e io posso pregare, posso supplicare, piangere ed impazzire, ma questo non cambierà le cose.
Lui è morto: aveva una pallottola piantata nel petto, e il suo sangue era sulle mie mani.
Tristan è morto ed io sono viva: che strano scherzo del destino.
Chiudo gli occhi e respiro dalle labbra, cercando di calmarmi, cercando di andare oltre, oltre a questo silenzio, oltre al dolore, oltre all'assenza.
Oltre la morte.
Sento una mano sfiorarmi le guance, che ormai non vedono, insolitamente, da tempo le mie lacrime.
Risento il suo tocco, risento il profumo della sua pelle, quello che era suo e basta, quello me l'avrebbe fatto riconoscere fra tanti ad occhi chiusi.
Ripenso ai suoi capelli, al modo in cui scorrevano lisci fra le mie dita, alla loro lucentezza quando colpiti dalla luce.
Colore del grano, colore dell'estate, della vita che risplende.
Scorro sulle sue guance coperte da efelidi, un intero universo disegnato sulla sua pelle, e rivedo i suoi occhi, grandi come quelli di un bambino, contornati dalle lunga ciglia bionde.
Ripenso a tutte le volte che ha alzato gli occhi a causa mia, a quelle in cui i nostri sguardi si sono incontrati, a quelli in cui si sono divisi.
Il modo in cui la vita è svanita dentro di loro, una volta esalato l'ultimo respiro.
Sento il suo sorriso, la morbidezza delle sue labbra rosse; vedo la fossetta sulla sua guancia, una perfetta imperfezione.
I battiti del suo cuore sono nella mia mente, e li sento forti, all'unisono dei miei, quasi come un'unica sintonia.
Un soffio di vento colpisce il mio orecchio, ed è come risentire la sua voce, quando mi diceva a bassa voce che mi amava, quasi come se fosse un nostro segreto, una cosa per pochi, per noi.
Penso a tutto di lui, penso a chi era Tristan, a chi sarebbe potuto essere, a ciò che è ancora: un ricordo nella mia mente.
Lo rivedo davanti a me, impresso a fuoco nella mia mente, e ripercorro con lo sguardo tutto ciò che ho amato di lui, sentendo, per un'ultima volta, il mio cuore battere solo per lui.
Ed ora che è di nuovo qui, che lo sento così vicino, che ormai non è solo uno spettro nascosto nella mia mente, posso finalmente fare ciò che avrei dovuto fare da molto.
Dirgli addio.
Riapro gli occhi, e sono di nuovo sola in questa tenda, ma qualcosa è cambiato, perché le mie guance, ora, sono imperlate di lacrime, dolore liquido che scende lungo la mia pelle.
E' la prima volta che piango da quando è morto, è la prima volta che mi rendo davvero conto che non è stato solo un sogno.
Tristan è morto, ma io sono viva.
E, per quanto sembri crudele, posso accettarlo senza farmene una colpa.
Mi alzo dal letto, osservando ancora la fede d'argento stretta al mio dito, e poi, velocemente, la tolgo, lasciandola sul suo letto, quasi come un'ultima reliquia.
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Warm heart
Werewolf"Warm heart" è una trilogia, ma troverete qui tutte le tre diverse parti: • into you (conclusa) • ashes and blood (conclusa) • still into you (conclusa) In aggiunta, sempre qui, potete trovare due spin off: • the red mood (conclusa) • in my blood (...