Notte.

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FEDE.
"Hey ragazzi domani sera,finito il turno andiamo a bere qualcosa?".
Ci propose Nicholas sedendosi sul divano in sala comune,"Non lo so,vedo se sono stanco o meno",rispose Patrick,"E tu Fede?".
Mi chiese Matteo,mi guardarono tutti,mi sentivo leggermente osservato,"Avevo promesso ad Ely di cenare insieme...",feci l'occhiolino

AUTOPOMPA E AUTOSCALA INCENDIO AL CONDOMINIO AL N14 DI VIA MONZA.

Corremmo tutti a metterci i pantaloni della divisa e salimmo sui rispettivi mezzi per poi metterci i giacconi,"Un po' di azione,ci voleva",disse Nicholas infilandosi il giaccone,e pensare che fra mezz'ora sarai tornato dalla mia ragazza...

Una volta arrivati sul posto vedemmo la polizia che teneva lontana la gente dal condominio in fiamme,il nostro comandante Zoln stava controllando la situazione,"Okay ragazzi,Fede,Nicholas,Matteo,Mattia e Patrick andate dentro.Voi altri preparate le manichette e Mauro prepara l'autoscala",indossammo le maschere,sentivo il cuore battermi a mille...
Come tutte le volte che dovevo entrare fra le fiamme...
Adrenalina e paura andavano a braccetto.
Entrammo.
Era un inferno,salimmo le scale,vedemmo diverse persone che cercavano di uscire ma la loro vista era debole per colpa del fumo,Mattia e Matteo portarono via alcune persone,mentre noi altri salimmo al secondo piano,"VIGILI DEL FUOCO!RISPONDETE!".
Ci incamminiamo nel corridoio urlando e bussandono contro le porte,il fumo era sempre più fitto e le fiamme stavamo aumentando,"Fede muoviti!".
Mi urlò Nicholas,ad un tratto sentii dei colpi provenire da una delle porte dietro di me,corsi verso di essa,"C'È QUALCUNO!?!".
Altri due colpi,"SPOSTATI DALLA PORTA,STO PER ENTRARE!".
Mi girai e con un calcio aprii la porta,il fumo uscì di colpo,mi feci strada, l'appartamento stava per essere invaso dalle fiamme,"C'È QUALCUNO!?".
Vidi delle gambe a terra,mi fiondai su di esse,una donna,era priva di sensi,controllai il battito cardio,era presente ma debole,la scossi un po',"Signora mi sente?".
I suoi occhi si aprirono un po' e iniziò a tossire,"La porto fuori",la presi in braccio,ma delle travi cadderò bloccando l'uscita,non potevo gettarmi dalla finestra...
Ero in trappola.
"Fede dove sei!?".
Sentii Nicholas chiamarmi tramite la radio,
"Sono in una stanza,sono intrappolato,le travi hanno ceduto e mi hanno bloccato la via di fuga.
Ho bisogno dell'autoscala.
La donna ha inalato del fumo!".
"Va bene".
Mi tolsi il casco per togliermi la maschera e darla alla donna,"Cerca di respirare", sentii un rumore strano,alzai la testa e vidi le travi che stavano per caderci addosso,mi gettai sulla donna e poi il buio...
ELY.
Ad un tratto sentii una fitta alla pancia talmente forte che mi svegliai all'improvviso,appoggiai la schiena contro lo schienale del letto,feci dei respiri profondi,guardai l'orologio,ormai era l'una...
Mi massaggiai la pancia e andai in cucina,Fede non c'era,non era nemmeno sul divano...
Bevvi un bicchiere d'acqua,ma avevo una strana sensazione e il dolore alla pancia non era ancora passato,"Forse è l'ansia",sbuffai e andai a sedermi sul divano,accessi la TV e iniziai a guardare un canale a caso, menomale che il giorno dopo non avrei dovuto andare a lavorare...

DRIN DRIN DRIIIN

Mi alzai barcollando alla ricerca del cellulare,lo afferri,"Si pronto?".
"Parlo con la signorina Brunet?".
Era una voce femminile,guardai,
"Si,mi scusi chi è? E che ore sono?".
"Sono le quattro del mattino,la chiamo dall'ospedale,il suo fidanzato si trova qua".
Il mio cuore perse un battito.
"Co-cos'è successo?Sta bene?È vivo!?".
Mi prese il panico,il cuore iniziò a battermi forte,sentii una fitta allo stomaco più forte di prima,
"La prego di venire il prima possibile".
"Va-va bene".
Mi misi dei pantaloncini,una felpa e le scarpe da ginnastica,afferrai le chiavi,il portafoglio e corsi in macchina.
Non riuscivo nemmeno a tenere strette le mani sul volante,stavo tremando come una foglia.
Parcheggiai male ma non era una cosa importante,corsi in pronto soccorso,"Sto cercando Federico Erth.Dove si trova!?".
L'infermiera controllò subito sul computer,"Il pompiere?".
"Sisi lui,la prego mi dica dov'è!Sono la sua fidanzata",mi fece cenno di seguirla,mi portò al primo piano,il corridoio bianco, silenzioso e l'odore dell'ospedale mi facevano star male,mi veniva da rimettere...
La donna si fermò davanti ad una porta,la numero 22.
"È qui",fissai la porta,"Tranquilla puoi entrare",mi aprì la porta,sentii i bip dell'elettrocardiogramma,vidi la sua divisa appoggiata sulla sedia...

Quella divisa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora