Corsa p.1

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Il lupo fece da scudo al corpo.
"FEDE!".
Mirko mi diede una gomitata e corse verso Ely seguito dagli agenti di polizia.
"Dobbiamo allontare il lupo".
L'animale iniziò a ringhiare ai poliziotti che puntarono la pistola contro di lui.
"NO!".
Dissi io raggiungendoli.
Mi guardarono e io guardai il lupo.
Ely stava perdendo sangue.
"Cazzo fai qualcosa ragazzo o spariamo all'animale!".
Guardai il poliziotto.
"Non ucciderete il lupo".
Dissi in faccia al poliziotto.
Il lupo fece un passo indietro,era come se mi stesse dando il consenso di avvicinarmi ad Ely.
Iniziai a bloccare il sangue facendoci pressione sulla spalla,"Fra quanto arriva l'ambulanza?!".
Chiesi a Mirko,"Tre minuti".
Il sangue caldo dalla mia ragazza fra le mie mani...
"Porca puttana Ely,se non ti cacci nei guai non sei tu".
Dissi premendo la ferita.
"Ely! Ely! Mi senti?".
Mirko si occupava di controllare se fosse ancora cosciente.
"Battito?".
Il mio collega posò le dita sul collo e controllò l'orologio.
"In calo".
Strinsi i denti e l'ambulanza arrivò.

Durante la corsa in ospedale mi ricordai di una cosa,
"Se dovesse succedere qualcosa a uno dei due,voglio che le nostre vite vadano avanti,tu ti innamorerai di nuovo e io anche. Ma senza dimenticarsi l'uno dell'altra".
Fu questo che mi disse un pomeriggio mentre sistemavamo la baita.
In ospedale la portarono in sala operatoria in codice rosso.
Restai nel corridoio a guardare le porte chiudersi.
Le mie mani tinte di rosso.
Il sudore sul mio viso.
I miei capelli che cadevano sugli occhi.
Tirai un pugno al muro.
Per poi appoggiarvi la fronte.
"Non mi lasciare..Pensa a Malia,cazzo Ely...Pensa a Malia".

Quella divisa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora