Birra.

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FEDE.
Sentii il cellulare suonare,dovetti scendere in cucina,dato che l'avevo lasciato sul tavolo,guardia il display,era Francesco
"Hey,dimmi tutto!".
"Sei vivo! Preparati fra mezz'ora veniamo a prenderti.Andiamo a Villach a bere!Festazza perché sei vivo".
"Beviamo solo perché sono vivo!?Che gran amico!Ne approfitt! Eh!?".
Dissi scherzando.
"Serata solo uomini eh,mi raccomando".
Mi disse con una vocina provocatoria,
"Ricevuto,mi cambio e vi aspetto,a dopo".
"A dopo!".
Misi giù e corsi in camera a mettermi una maglia,dei jeans e una felpa leggera,sentii la porta d'ingresso aprirsi,corsi giù di nuovo,"Ciao tesoro",dissi ad Ely che mi guardò confusa,"Hey...dove vai?".
Mi sedetti sulle scale per mettermi le scarpe,"Esco con gli amici,andiamo a bere",si tolse le scarpe e le mise vicino la porta d'ingresso,"Verso che ora torni? Così preparo la cena","Ehm non lo so,credo che le cose andranno per le lunghe",mi guardò,"Ah...okay",disse per poi andare in cucina,la seguì,"Hai preso le medicine?".
Mi chiese aprendo il frigo,"Oggi meglio di no,sai non voglio mischiare alcool e medicine",mi guardò malissimo,"Ti ricordi quello che ha detto il dottore?".
Sbuffai,"Si,mammina",sottolineai quest'ultima parola,"Non vengo a recuperarti,che sia chiaro",le diedi un bacio sulla guancia,"Tranquilla",la sentii mugugnare qualcosa ma non ci feci caso,"Mi divertirò anche per te",le dissi euforico,"Se proprio insisti",mi superò e andò al piano di sopra.
ELY.
Tornai a casa e vidi Fede tutto euforico e ben vestito,avevo intuito che doveva uscire con i suoi amici,non volevo costringerlo a restare a casa,ma il fatto che era uscito da poche ore dall'ospedale e che aveva rischiato la vita per lui non voleva dire nulla,era maggiorenne e vaccinato,poteva fare quello che voleva...
Sembrava che non fosse successo nulla,mi stavo arrabbiando seriamente,si stava comportando da immaturo.
Mi stavo togliendo i pantaloni quando sentii la voce di Mathias da fuori,"Amore io vado!".
Mi urlò Fede dal piano di sotto,non mi diede nemmeno il tempo di replicare che chiuse la porta,mi sedetti sul letto,"Giuro che non vado a recuperarlo se sta male.Non farò la crocerossina",dissi a denti stretti.

Passai il resto delle ore a guardare la televisione,quando presi in mano il cellulare vidi che ormai si erano fatte le 20,"Ma torna a cena si o no!?".
Li inviai un messaggio.
Dopo dieci minuti non rispose e la mia pancia si faceva sentire,decisi di chiamarlo,
"Hola!Guapa!"
La sua voce non prometteva nulla di buono,
"Torni per cena o no?".
"Oggi no....Domani si"
Roteai gli occhi
"Vedi di non fare cazzate".
"Ciertamente".
Riattaccai,lo sapevo,lo sapevo,era mezzo ubriaco, spensi la televisione e mi alzai,presi la giacca,le chiavi dell'auto e andai alla ricerca di quel cretino.
Per fortuna la morosa di Mirko mi aveva detto che il gruppo sarebbe andato a Villach.
Durante il tragitto,che durò esattamente un'ora,pensai a tutti i locali che frequentavamo,peccato che erano dieci!
E che in città c'era festa,"Ma proprio qua dovevano venire questi!?!".
Ormai erano le 22,ero stanca,anche perché non dormivo seriamente da quasi tre giorni,dovetti parcheggiare a mezz'ora dal centro dato che era tutto bloccato.
Era pieno di gente,turisti e locali,musica alta,boccali di birra e cibo ovunque,passare era un'impresa.
"Ma chi me l'ha fatto fare!?!".
Pensai fra me e me.

Andai in cinque dei dieci locali,ero distrutta,mi veniva quasi da piangere per il nervoso,per la stanchezza e per la troppa confusione,volevo solo crollare in un letto e dormire per ore e ore.
Ad un tratto vidi Francesco che ballava con un boccale di birra in mano,mi feci spazio fra gli austriaci ubriachi e afferrai Francesco per il colletto della maglia,"E-Ely!".
Mi diede un bacio sulla guancia,era ubriaco,"Dov'è Federico!? E dove sono gli altri!?".
Scoppiò a ridere,"Du bist schön!(Sei bellissima!)".
"Und du bist betrunken!(E tu ubriaco!).Andiamo dai!".
Lo trascinai via dalla folla e lo feci sedere contro il muro dove c'era meno confusione,"Allora?'.
Chiesi inginocchiata di fronte a lui,si stava addormentando,presi il suo viso fra le mani,"Fra!Sveglia",dissi con fare autoritario,"So-so Do-dove sono",sorrisi,"Dove?".
Rutò,il suo alito sapeva di birra e birra,"Tirati su, così mi ci porti",piano piano e con il mio aiuto (il problema era che io sono alta 1,70 mentre lui 1,90), riuscì ad alzarsi, misi il suo braccio intorno al mio collo e camminando più storti che dritti,riuscimmo nel giro di quarantacinque minuti a trovare il bar,dove dovevano trovarsi gli altri.
"Ehm Fra,come facciamo entri con me o mi aspetti fuori?".
Si spiaccicò sulle porte del bar,lo afferrai per il braccio ed entrammo,il locale era stracolmo come tutte le strade della città,sentii la voce di Patrick,"Eccoliii!".
Urlò Francesco e così andammo verso la voce,"Franz!Eccoti!".
Mirko corse ad abbracciare Francesco,"Amico bello!".
Disse quest'ultimo,"Mirko dov'è Fede!?".
Era ubriaco anche lui,"In bagno,ma tu non puoi andarci...sei femmina",spostai entrambi e mi avviai verso il bagno,sentii qualcuno rimettere,i versi venivano proprio dal bagno degli uomini.
Mi tappai gli occhi ed entrai,"Ulalà,una ragazza nel nostro bagno",ecco il primo cretino,"Sono fidanzata non rompere",dissi sempre con gli occhi coperti,"Dai vomita che ti fa bene",questo era Matteo,tolsi la mano dagli occhi e vidi Nicholas fare da palo davanti una porta,era pallido in viso non appena mi vide,ero infuriata,"È lui?".
Chiesi stringendo i pugni lungo i fianchi,"Ehm...", un'altra volta,stava rimettendo l'anima,spostai Nicholas con la forza dalla porta e l'aprì,"Oh no",vidi Fede inginocchiato a terra che rimetteva e Matteo che li teneva la fronte,"Che cos'è successo!?".
Chiesi,"Cia-Ciao,ehm si è sentito male",mi rispose Matteo preso dal panico,guardai prima lui e poi Fede che si girò,era pallido,non perché mi aveva visto ma perché stava veramente male,scossi la testa delusa,"A te ci penso io",lo tirai su,"Vuoi fare le cosacce?".
Mi domandò Fede con fare provocatorio,"Zitto e cammina",lo presi sottobraccio,ma prima di uscire dal bagno guardai Nicholas e Matteo,"Con voi faccio i conti un'altra volta",si li avevo minacciati,anche se ero più piccola sia di altezza che di età...

Quella divisa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora