Via radio...

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Scesi dall'auto e corsi verso la folla di poliziotti,pompieri e persone,mi stavo per avvicinare a un mezzo dei pompieri quando venni bloccata da un poliziotto,"Ma dove crede di andare?!".
Cercai di liberarmi dalla sua presa,"Sono una forestale!".
"Questo lo vedo,ma non è il suo campo",mi dimenavo,"Lasciami!".
"Stai ferma ragazzina!".
"Hey!La lasci passare!".
Guardammo l'uomo che urlò,era Patrick,spinsi via il poliziotto e raggiunsi il mio amico,"Ma cos'è successo?!".
"Mirko e Fede sono bloccati dentro,ci sono state delle esplosioni",spalancai gli occhi,afferrai Patrick per la giacca,"Fate qualcosa! Dovete aiutarli!".
Abbassò lo sguardo,scossi la testa e gli tirai una sberla in pieno volto,"Reagite!".
Rimase pietrificato,"Brunet!".
Era Erzt,il loro comandante,"Dovete portare fuori Mirko e Fede!ORA!".
Sentii la voce spezzarsi in gola,"Stiamo cercando di capire come fare",strinsi i pugni,mi girai e afferrai la radio di Patrick,
"Fede!Mirko! Mi sentite?! Sono Ely!".
Nulla,silenzio, riprovai.
Guardai le fiamme avvolgere la fabbrica.
Il fumo nero che copriva il cielo azzurro.
"Se non fate voi qualcosa...lo farò io.Datemi una divisa!".
Mi guardai intorno,"Ma sei impazzita?!".
Patrick mi afferrò per le braccia,aveva ancora la guancia rossa,"Devo provarci","Sei veramente testarda! Se entri là rischi di non uscire","Nemmeno loro se è per questo!".
Dissi stringendo la radio fra le mani,
"Ely?Ely mi senti?".
La voce di Fede risuonò fra le radio,
"Si! Ti sento!".
"Io e Mirko stiamo bene".
"Le vostre bombole non dureranno ancora per molto".
"Lo sappiamo...Non ti preoccupare".
Sentii una fitta alla stomaco,quasi un pugno.
"Dovete uscire...Uscite".
"Ely,ascoltami...".
Scossi la testa,sentivo gli occhi pesanti.
"No Fede,non dire nulla,me lo dirai faccia a faccia".
"Ely io ti amo, ringrazio Dio per il fatto che non ci sia tu al mio posto".
"Cazzo Fede! Smettila!".
Iniziai a piangere.
"Mirko ti saluta".
Non riuscivo a smettere di piangere,non doveva andare così,Fede e Mirko sarebbero tornati a casa come ogni giorno.
"Non pensare a quello che sta accadendo,pensa ai bei momenti passati insieme...Tutti insieme...".
Mi morsi il labbro.
FEDE.
Io e Mirko ci guardammo negli occhi e faccemmo battere i nostri pugni uno contro l'altro.
Sapevamo benissimo cosa fare...
Attendere.
Ci conoscevamo da anni e bastava uno sguardo per capirci.

"Ely,stai calma... Ricordati che ti amo,che ti ho sempre amata anche nei momenti brutti".
Mirko ed io,eravamo seduti a terra con la schiena contro il muro,mentre il fumo stava aumentando e sentivamo le fiamme attorno a noi.
"Mirko...ti prego,fallo ragionare".
Passai la radio al mio amico.
"Ely,mi sei sempre piaciuta...Ma stavolta ha ragione Fede,salutami la Silvia...Avrei voluto trascorrere più tempo con lei...",sorrisi,Mirko si era preso una cotta,dopo diverso tempo.
"Siete due cretini!".
Sorrisi.
Non avevamo ancora moltissimo tempo,sentivo l'ossigeno della mia bombola diminuire.
"Hey piccola...Non smettere di sorridere,ricordatelo".
"FEDE DEVI ASSOLUTAMENTE USCIRE DA LÀ!
TRA NOVE MESI SARAI PADRE!".
Mi si bloccò il cuore dopo quella frase.
"HAI SENTITO?!NON PUOI LASCIARCI SOLI!".
Ely stava piangendo...era scoppiata in un mare di lacrime.
"Fede",guardai Mirko,il quale si alzò in piedi,"Dobbiamo uscire,adesso",mi alzai e lo guardai,"Non possiamo morire qua dentro!
Hai sentito Ely?!
Sarai padre!
Adesso hai un altro motivo per continuare a vivere!
Siamo nella merda fino al collo,ma possiamo farcela!".
Scossi la testa.
"Non ti lascio sola! Quel figlio non sarà senza papà!".
Misi via la radio e con Mirko iniziammo a spostare i detriti che ci avevano bloccato l'uscita.
Ero più determinato di prima.
Eravamo distrutti.
"Dai Mirko!Non molliamo!".
Mirko spostava i detriti da una parte e io dall'altra,vedemmo che la polvere dei detriti aveva rallentato le fiamme,potevamo passarci in mezzo senza procurarci delle ustioni, incrociando le dita...

Quella divisa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora