"AIUTO!".
"QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA!".
"VIA DI CORSA".
Restai pietrificato.
Non riuscivo a muovermi.
"LIBERATE LA ZONA!".
Il battito del mio cuore sembrava impazzire.
Non riuscivo a sentire nulla intorno a me.
"Fede!FEDE!".
Ore prima...Malia ed io aspettammo Ely fuori dalla stazione forestale,la piccola giocava con i cavalli,"Possiamo andare",disse Ely accennando un sorriso.
Dopo giorni e ore finalmente potemmo tornare a casa tutti e tre.
Durante il tragitto vidi che non stava bene,le misi la mano sulla gamba,me la strinse ma il suo sguardo restò fisso sul panorama fuori dal finestrino, lasciammo Malia dai nonni, così Ely poteva riposarsi un po'.
"Che succede?".
Le chiesi entrando in bagno,era nella vasca a giocare con la schiuma,"Nulla",mi sedetti sul water e la guardai,"La prima volta che ti vidi pensai solo ad una cosa,che occhi profondi e brillanti", sorrise,"Ma oggi...Quella luce non c'è".
Appoggiò il mento sul bordo della vasca.
Si morse il labbro.
Le accarezzai il viso.
"Dovrò partire Fede. Mi trasferiranno. Ho fallito".
Iniziò a piangere.
I patti erano questi,lei trovava il lupo e restava,ma invece non ci riuscì e Aosta era la sua prossima meta.
"Supereremo anche questa",le dissi aprendole l'asciugamano,la strinsi a me...
ELY.
Fede si era preso la giornata libera per stare con me.
Malia restò con i nonni.
Ero distesa sul letto,un filo di luce entrava dalla finestra.
Non volevo parlare.
Volevo restare sola.
Avrei dovuto lasciare la città,mia figlia,i miei amici e Fede per almeno due anni.
Il mio trasferimento sarebbe stato fra tre giorni,il tempo di sistemare due valigie e fare i biglietti.
Avevo deciso di prendermi tutte le responsabilità, così Tobias non avrebbe subito danni.
"Dovresti mangiare",disse Fede aprendo la porta della camera,"Andrò a fare due passi in centro,ho bisogno di aria",risposi alzandomi dal letto.La gente per strada mi guardava e alcuni di loro mi salutavano.
Che situazione imbarazzante...
"MUOVETEVI!".
Sentii urlare dalla zona vicino alla pista da sci che dava al bosco,tutti i presenti si misero a guardare i cacciatori,erano in tre,e tutti tre avevano i fucili in mano,"SARÀ NOSTRO!".
FEDE.
Sentii la sirena della caserma e subito dopo il clacson fuori casa mia, uscì di corsa,"Erth monta!".
Mi urlò il comandante,Patrick mi aprì la porta e subito via di corsa,"Ma che succede?!".
Chiesi infilandomi la divisa,"Cacciatori in paese, armati",guardai sconcertato Nicholas,"Dobbiamo andare là per occuparci della folla",disse il comandante,"Oh no...Ely è in paese!".Arrivati sul posto trovammo la polizia che cercava di tenere a bada la folla,"Presto allontanate tutti!".
Ci urlò il commissario.
Cercando di mandare via la gente,sempre in totale sicurezza,"Vi prego signori allontanatevi".
"Signora la prego".
"Dovete andare via di qua".
"Di corsa. Non c'è nulla da ved-".
Uno sparo.
"GIÙ!".
Facemmo da scudo a quelle persone che erano rimaste là.
Un altro sparo.
"O MIO DIO!".
Urlò una donna indicando dietro di noi.
Ci girammo e le urla della gente aumentare.
I cacciatori vennero spinti a terra dai poliziotti.
Un lupo,quel lupo.
Accanto a lui...
Un corpo sanguinante.
Spalancai gli occhi.
Mi sentii debole...
Era Ely.
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Quella divisa...
RandomEssere la compagna di un pompiere può sembrare una cosa stupenda,il sogno di tante donne... Ma fidatevi che non è così. Quando lui va in turno o viene chiamato per un emergenza hai sempre il cuore a mille. Quando esce di casa e non torna a fine turn...