Camera.

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Camminare con un ubriaco in mezzo alla folla di ubriachi non era il massimo, specialmente se la persona che trascinavo si metteva a cantare e a bere con tutti quelli che avevano in mano un bicchiere,ma per fortuna trovai un albergo,"Buonasera",dissi lasciando Fede sulla poltrona della hall,"Buonasera a lei",mi disse il direttore,"Avrei bisogno di una stanza, indifferente quale",mi appoggiai al bancone distrutta, l'uomo mi sorrise e controllò il registro delle camere,"Ha fatto da babysitter?".
Mi chiese guardando Fede,"Magari...L'ho salvato da se stesso",rise,"Ha l'aria stanca",annuii,"Senta,le do una camera carina carina,con l'idromassaggio e le faccio anche lo sconto",mi fece l'occhiolino e mi diede la carta della stanza,lo guardai,"Ne è sicuro?".
"Certamente,domani mattina le farò portare la colazione in camera e magari qualche pastiglia per il suo amico",presi la carta,"La ringrazio, veramente",presi Fede ed andammo alla ricerca della camera.
Una volta entrati lo misi a letto,"Vieni qua",mi afferrò per i fianchi,"Sei ubriaco e puzzi di vomiti",dissi scocciata,mi mise una mano sotto la felpa,"Smettila",dissi con voce ferma,mi fece la faccina triste così lo spinsi giù,"Si può sapere che ti è preso?".
Si girò dall'altro lato,"Il dottore ti ha detto di restare a riposo e di prendere le medicine.
Cos'è che non hai capito di tutto questo!?".
Mi stavo incazzando,aveva rischiato la vita e lui si comportava da bambino, menomale che quello più grande fra i due era lui.
"Ho sonno,se non ti dispiace",mi disse scocciato,rimasi spiazzata, spalancai le braccia,"Tu hai sonno!?E io che devo dire!?Ho giudato fin qua,ho camminato per tutta la città e ti ho portato fin qua,quella stanca morta dovrei essere io,non TU che ti stavi divertendo con gli altri!".
Presi il cuscino e me ne andai a dormire in bagno.
FEDE.
La testa...
Mi rimbombava tutto,peggio di quando mi svegliai in ospedale,mi fischiavano le orecchie e avevo un saporaccio in bocca.
Quando mi alzai suoi gomiti vidi che non ero nella mia stanza,"Do-dove sono?".
Mi guardai intorno,ero in un hotel,ma gli altri?
Ero a Villach?!
Bussarono alla porta,"Arrivo...",mi alzai piano dal letto e barcollando andai alla porta, davanti a me avevo un uomo sulla quarantina,guardai il vassoio che aveva in mano,"Buongiorno signore,le ho portato la colazione e alcune pastiglie per il mal di testa,spero abbiate dormito bene",lo guardai confuso,"Ehm si grazie",mi porse il vassoio,"La signorina ha dormito bene?Aveva l'aria stanca",alzai un sopracciglio,"In realtà,mi sono svegliato ed ero solo.Me la può descrivere?".
Chiesi imbarazzato, l'uomo sorrise,"Capelli castani,occhi marroni scuro quasi neri,alta sul mento e settanta,bella ragazza",cazzo!
Era Ely,"Perfetto grazie!".
Chiusi la porta e appoggiai il vassoio sul tavolino,andai verso la porta del bagno che magicamente si aprì da sola e i miei occhi andarono a sbattere su quelli della mia ragazza,"Tesoro, buongiorno",le dissi,mi guardò male e mi spostò,la vidi prendere una brioche dal vassoio,"Muoviti che voglio andare a casa,ti do dieci minuti", andò via sbattendo la porta, l'avevo combinata grossa,ma non ricordavo molto....
Presi il cellulare e inviai dei mezzi ai ragazzi,forse loro si ricordavo qualcosa.

"Ti ho chiesto scusa come minimo trenta volte",le dissi camminando per il centro della città alla ricerca dell'auto,faceva freddino,"Voglio SOLO tornare a casa e dormire",Ely aveva il passo veloce,"Ma dove hai dormito scusa?".
"In bagno Fede!".
Ma che cavolo era successo ieri sera!?!
Una volta raggiunta l'auto mi offrì di guidare,ma Ely mi ordinò di sedermi e di non disturbarla perché era stanca.
Durante il viaggio non accendemmo nemmeno la radio e gli altri si degnarono di spiegarmi cos'era successo la sera prima e mi inviarono anche alcune foto...
Avevo rimesso l'anima in bagno,non avevo preso le pastiglie che mi aveva dato il dottore e avevo passato la serata a bere,cantare e ballare...
Ecco perché era incazzata,ma avevo rischiato la vita,avevo il diritto di divertirmi e poi era serata di festa,che colpa avevo?

Arrivati a casa,scese dall'auto e corse dentro,"Possiamo parlare?".
Le chiesi afferrandola per il braccio sull'uscio della porta,non si girò nemmeno per guardarmi in faccia,"Non ho voglia di parlare","Ely ti preg-","No!".
Con uno strattone si liberò dalla presa,"Smettila di pregarmi!
Non ti voglio ascoltare!Non voglio sentire scuse!Hai fatto la tua cazzata!?Ora basta",strinsi i pugni,"Ma di che cazzata parli!?Mi sono solo divertito come facciamo sempre!".
I suoi occhi erano lucidi,"Ti rendi conto che giorni fa hai rischiato la vita!?
Ti rendi conto della paura che ho provato in quelle ore!?
Dovevi solo restare a riposo e prendere quelle dannate pastiglie per evitare di stancarti,ma tu invece ti sei ubriacato e sei stato male tutta la notte.Come credi che mi senta!?
Ho rischiato di perderti!Mettiti nei miei panni Fede!".
Scoppiò in lacrime,non l'avevo mai vista piangere e non mi aveva mai urlato così...
Per la prima volta vidi la sua fragilità...
Era scoppiata,come una bomba...

Quella divisa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora