Sono nel mondo dei sogni più profondi, ma un rumore assordante mi disturba. Apro gli occhi come due fari, infastidita dal suono del diavolo. Mi giro e noto che mi stanno chiamando. Controllo l'orario: le 07:00 del mattino. È un numero che non conosco. Accetto la chiamata e a rispondere è una persona molto allarmata.
Inizio chiamata...
Signora Sanchez, mi dispiace svegliarla a quest'ora, ma c'è un problema molto grave!
Mi scusi, ma chi è?
(Chiedo con la voce ancora impastata dal sonno)Sono il Signor Giovanni, il direttore dell'orfanotrofio. Sua sorella sta per essere portata via con la forza. È venuta una coppia e hanno chiesto di adottare una bambina e quando ho fatto vedere la camera dove teniamo i bambini, hanno subito addocchiato sua sorella. Faccia presto ad arrivare, perché stanno chiamando qualcuno e credo che sia qualcuno di davvero pericoloso e da quanto ne so fa parte della mafia. Corra!
Fine chiamata...
Stacco immediatamente la chiamata e poi mi giro verso Samuel.
"Lui può aiutarmi." Lo scuoto violentemente, così tanto che fa un salto dal letto. Io mi alzo ed incomincio a vestirmi di fretta, non vedendo nemmeno cosa prendo.<<Ella ma che ti prende?>> Mi chiede con gli occhi socchiusi. <<Fai presto! Alzati! Delle persone vogliono prendersi per forza mia sorella e hanno chiamato qualche mafioso. Samu...>> Mi fermo per un attimo e lo guardo con gli occhi che luccicano per le lacrime che minacciano di uscire. <<Solo tu puoi aiutarmi.>> Corre verso di me e mi abbraccia a lui. <<Ed io ti aiuterò. Andiamo.>> Ci prepariamo così velocemente che nemmeno Flash può paragonarsi a noi. Scendiamo velocemente le scale e quando Samuel sta per aprire la macchina gli rubo le chiavi. Mi metto al posto del guidatore super preoccupata. Con la coda dell'occhio lo vedo che ridacchia, ma in questo momento non ho proprio voglia di ridere, tutt'altro. Appoggia una mano sulla mia gamba, vedendo quanto sia nervosa, nel mentre io sono concentrata sulla strada e su mia sorella. <<Non ti preoccupare, devono solo permettersi di toccarla quei bastardi. Gli faccio il culo.>> Prende dalla tasca dietro ai pantaloni una pistola e la carica. Faccio un ghigno di assenso, venendo ricambiata da lui. Arriviamo all'orfanotrofio giusto in tempo, perché vedo un uomo alto e possente dirigersi verso l'entrata della grande struttura. Scendiamo velocemente e ci dirigiamo ai cancelli. Gli uomini che hanno il dovere di aprire riconoscono chi siamo e ci fanno entrare. Corriamo verso l'entrata e non appena entriamo troviamo Giovanni steso a terra conciato molto male e dietro di lui un uomo e una donna con un sorriso così maligno da far paura. Mi affretto a soccorrere Giovanni con l'aiuto di alcune donne. Samuel nel frattempo fissa con disprezzo l'altro mafioso. <<Ma chi si rivede? Anderson, ancora non ti hanno ucciso dopo che hai tradito la tua organizzazione?>> Guardo confusa Samuel e poi con rabbia l'uomo che a quanto pare si chiama Anderson. <<Cosa?! Samuel?!>> Il suo sguardo da pieno di sicurezza svanisce, mostrando uno sguardopieno di paura. <<Già, felice di vedermi?>> Apre le braccia in segno di divertimento nei suoi confronti. Intanto dietro di lui vedo la donna prendere in braccio la bambina, decisa ad andarsene via. Giovanni mi fa segno che quella è mia sorella ed io con uno scatto fulmineo affianco Samuel. Con il capo le indico la donna, che sente di essere messa in trappola. Samuel prende la pistola e la punta su di lei. <<Giù le mani da mia figlia.>> I suoi occhi sono chiusi in due fessure, incitando alla donna di darmi la bambina. Lei con timore si avvicina a me e mi porge la piccola. Appena la vedo il mio cuore incomincia a battere all'impazzata e i miei occhi brillano come le stelle brillano in celo. Ripenso alle parole di Samuel: "Giù le mani da mia figlia". Sorrido e il mio cuore batte ancora più forte. I tre se ne vanno impauriti, lasciando l'edificio in modo silenzioso.

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Sei semplicemente mia
RandomElla Sanchez, una ragazza Italo-americana che ha da poco finito l'università per diventare una ginecologa e che ora lavora in uno studio tutto suo. Di colpo si troverà in mezzo al pericolo totale. Dalla sua solita monotonia, si ritroverà in una casa...