Capitolo 63

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Un altro giorno passa, così come al solito incomincio a cucinare la cena: polpette al sugo. Prendo una pentola, in cui cucino la salsa e nel mentre metto in ammollo il pane nel lavello riempito già prima. Mi siedo vicino alla tavola, a pensare a come dover dire a Samuel che sono incinta, ma poi ripenso a quando lui, Rosaly e Jason erano in camera nostra a bisbigliare di chissà cosa, ma ho sentito cose che mi hanno fatta pensare al peggio del peggio.

"Non è che mi vuole lasciare? Non è che si è stancato? Anche se è impossibile, perchè era il primo a voler mantenere promesse tra noi. Però i sentimenti cambiano. Io che ne so se ora non mi ama più? Però lui ogni giorno mi chiama e mi scrive, anche se io non gli rispondo. Si sta preoccupando o mi vuole lasciare per telefono? È anche per questo che non rispondo. Forse è meglio se non le preparo proprio le valigie, ma vado lì, gli dico che aspetto un bambino e che se lo vuole lo cresceremo insieme, ma se non lo vuole se ne può andare a quel paese e crescerò mio figlio da sola, senza il suo aiuto. Anzi no! Lui non mi vuole lasciare, sicuramente no. Lui mi ama. Sono cinque giorni che sono qui e ancora non ha fatto venire nessuno quindi..." Ad interrompere i miei pensieri è il campanello.

"Oh giusto, oggi deve arrivare Elis!" Corro alla porta e davanti a me si presenta Veronica con Cameron. <<Hey ciao fuggitiva!>> Mi saluta Cam con uno dei suoi abbracci affettuosi. <<Ciao ragazzi.>> Saluto entrambi. <<Ciao amica mia.>> Mi abbraccia anche Veronica, che tiene Elis in braccio. <<Hey Elis, forza svegliati, che è da quando siamo usciti dalla porta di casa che stai dormendo.>> Veronica la smuove un po', ma la mia piccola non vuole saperne niente. <<Questi giorni non sono stati dei migliori per lei, la mattina quando si svegliava voleva subito Samuel, perchè tu non c'eri, ecco perchè te l'abbiamo portata. Piangeva sempre e non stava tranquilla un attimo, non si stava con nessuno, apparte con Elia, Samuel e me e a volte con Cameron.>> Mi spiega un po' cos'è successo in questi giorni che non ci sono stata e nel mentre io e Cameron portiamo dentro le cose di Elis e poi ci sediamo. <<Elis.>> La chiamo e lei inizia a muoversi un po'. <<Amore, sono io, ti svegli?>> Sorrido, nel vederla muoversi tra le braccia della mia amica. Apre gli occhietti e appena mi vede fa un sorriso sornione, che più bello non ci può essere. <<Vuoi andare dalla mamma, Elis?>> Le chiede Cameron. Elis comincia ad agitarsi e poi a piangere, finché non arriva tra le mie braccia. <<Amore, ciao. Come stai?>> Le chiedo, mentre lei si stringe a me come mai fatto. Ritorna dopo pochi minuti a dormire. Rimane per tutto il tempo in braccio a me, finché non è arrivato il momento di fare le polpette, visto che il sugo è pronto. La metto nel suo passeggino con Cameron che la controlla e nel mentre guarda la TV. Io e Veronica, invece, andiamo a finire di cucinare. Quando le polpette sono pronte, prendo la pastina di Elis e l'omogeneizzato al manzo. Metto un pentolino per lei, così che le do da mangiare, la cambio e poi a nanna.

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Mangiamo prima tutti e poi dopo do da mangiare ad Elis. Nel frattempo Cameron e Veronica puliscono i piatti sporchi. Finito di dare da mangiare alla piccola, prendo le sue cose e la porto in camera. La spoglio e con l'aiuto di Veronica, che mi prepara le cose sul lavandino. Le lavo attentamente le parti intime, i piedi, le mani, la faccia e le orecchie. Le metto il pigiamino, che comprende una tutina di Spongebob leggera di cotone, visto il caldo.

 Le metto il pigiamino, che comprende una tutina di Spongebob leggera di cotone, visto il caldo

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La piccola fa uno sbadiglio tenerissimo, facendo allargare il sorriso mio e di Veronica. <<Andiamo a nanna?>> Le chiedo e come risposta ho solo uno sbadiglio. Veronica esce dalla camera, lasciando me e Elis da sole. Cullo la bambina tra le braccia, che in poco tempo si addormenta stanca morta. <<Ci credo tesoro, non hai dormito per niente in questi giorni.>> Sussurro, accarezzandole il dolce volto. Appoggio la bambina sul mio letto, mettendola sotto al lenzuolo e protetta da due cuscini ai suoi lati per non farla cadere. Esco dalla camera e mi siedo sul divano con Veronica, mentre Cameron è in bagno a lavarsi. <<Già sta dormendo?>> Mi chiede la mia amica. <<Sì, era stanca morta.>> Faccio una risatina. <<Ehm, senti Ella...io...volevo parlarti di...una co-...>> La fermo dopo un po' sapendo già l'argomento dove andrà a sfociare. <<Cosa vuole Samuel?>> Le chiedo, ma lei non risponde, basita dal fatto che abbia capito all'istante, anche se non ci voleva troppo a capirlo. <<Parla Veronica.>> Le ordino e lei annuisce. <<Lui vuole che tu torni a casa perchè ha qualcosa di importante da dirti e sinceramente non so cosa perchè non me ne ha parlato, ma da come me lo ha detto deduco sia una cosa importante.>> Dice tranquillamente. Subito mi bloccò, ritornando ancora una volta sulla questione "Sarò Single". <<Ehm...come sta lui?>> Chiedo, deviando il discorso. <<Si sta riprendendo, ma ha detto che non si alzerà finché non tornerai a casa.>> Dice sorridendo. <<Ella...>> Mi richiama, ricevendo la mia attenzione. <<Non so cosa sia successo tra voi due ma...lui a te ci tiene.>> Mi prende le mani nelle sue, ma le ritiro, negando con la testa. <<No Veronica, tu non sai.>> Dico così amareggiata che quasi le lacrime mi salgono agli occhi al solo pensiero. <<Ella, cos'è successo? Ora mi sto preoccupando.>> Si ricompone, mettendosi seduta per bene e alzando il mio sguardo verso il suo. <<Samuel probabilmente, molto probabilmente, mi vuole lasciare.>> Sentenzio, ma lei vuole subito ribattere cosa che non le permetto. <<Ho sentito alcune sue parole che portavano a questo, mentre chiacchierava nella nostra camera con Jason e Rosaly. Io...io non so se lui si sia stancato di me o abbia perso la pazienza con me, ma sta il fatto che io mi posso già proclamare Single. Il problema qui...è che io lo amo troppo per lasciarlo andare.>> Le lacrime cominciano a bagnarmi gli occhi ma l'orgoglio prevale, facendo diventare gli occhi da cascate a deserti asciutti, senza neanche un'oasi. <<Ma cosa stai dicendo?! E come fai poi con...>> Si ferma, abbassando il tono della voce in un sussurro. <<Con il bambino?>> Sussurra più vicino a me. <<Non lo so, non so nemmeno se mi vuole lasciare o meno, pensa un po'. So solo che mi sento scombussolata e che ho bisogno di una pausa. Qui ho ancora da fare con la vicina.>> Mi guarda strano, confusa, non capendo di cosa stia parlando. <<Ho un conto in sospeso con lei, che povera, non vede i suoi figli e i suoi nipoti da anni. Pensa che alcuni non li ha manco conosciuti e la pensano morta. È straziante come cosa. Come può un figlio, dopo aver avuto tutto quell'amore da parte di sua madre, non venirla a trovare o solo chiedersi "Come sta mamma?". Io...veramente sono basita.>> Dico schifata e Veronica concorda con me. <<Io, nonostante quello che facevo da ragazza, non potrei stare un giorno senza aver chiamato mi madre e mio padre per sapere di loro e delle notizie in famiglia.>> Dice lei. Di punto in bianco si mette a fissare un punto fisso, ma non capisco cosa stia guardando. Seguo la traiettoria del suo sguardo, trovandola guardare intensamente Cameron, che non appena si gira, lei gli sorride calorosamente, facendogli segno di sedersi. <<Va bene, io vi lascio da soli, vado a letto.>> Mi alzo dal divano dando la buonanotte ad entrambi. Vado in camera, metto il pigiama e poi mi siedo sul letto. Sistemo per bene i cuscini, tenendo lo stesso un cuscino dal lato opposto ad Elis. Mi stendo, guardandola in tutta la sua bellezza. <<Quanto sei bella, amore mio.>> Sorrido, cadendo, cinque minuti dopo, nelle braccia di Morfeo.

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