<<Di cosa si tratta?>> Mi chiede curioso. <<Fai il mio gioco e lo scoprirai.>> Sorrido a trentadue denti, porgendogli un biglietto davanti. <<Davvero? Una caccia al tesoro?>> Mi chiede divertito, con gli occhi che gli brillano dalla gioia. <<Sì, forza.>> Lo incito ad iniziare. <<Non ne ho mai fatta una, ma vabbè, proviamoci. Il primo indizio dice:
Se la sorpresa vuoi trovare nel nostro nido d'amore devi andare.
Mmh...il nostro bellissimo nido d'amore!>> Sorride, prendendomi per mano e portarmi fino in camera. Quando apre la porta trova sul comò a destra un bigliettino con affianco il calzino bianco di Elis. <<Un calzino? È questa la mia sorpresa?>> Mi domanda divertito ma anche confuso. <<Ma no! Fa parte degli indizi!>> Gli spiego. <<Il secondo indizio dice:
Un calzino bianco? Forse diventerà blu, forse rosa. Ma ho una domanda. Il mio sedere si è posato su quale banco?
Ma che significa?!>> Dice scioccato. <<Pensa a tutte le volte che io e te siamo stati insieme prima che io me ne andassi.>> Gli suggerisco. <<In cucina!>> Dice lui, correndo verso di essa. <<Aspettami!>> Gli dico, non riuscendo a stargli dietro. Quando entra in cucina trova sull'isola un bigliettino con un ciucciotto vicino. <<Un ciucciotto? Prima il calzino, ora il ciucciotto?>> Dice ridendo, ignaro che queste cose sono importanti. <<Il terzo indizio dice:
Forse me, forse te. A chi toccherà stare sveglio la notte? Un bacio gli darai, ma quanti bagni gli farai?
Ella non sto capendo cosa significano queste cose e sinceramente non so nemmeno dove sia l'ultimo indizio, se c'è poi.>> Si mette una mano fra i capelli, confuso nel dove deve andare. <<Dov'è che io e te andiamo a fare il bagno? Non per lavarci però.>> Puntualizzo. <<Aspetta...alla Spa!>> Realizza, correndo subito verso la nuova meta. <<Samu! Non ce la faccio a starti dietro!>> Gli grido, facendolo tornare indietro. Mi prende in braccio portandomi vicino alle scale. <<Ora ti metto qui e andrai da sola.>> Dice, mentre mi appoggia sulla sedia attaccata alle scale. <<Oddio, non mi ero accorta che c'erano!>> Dico perplessa. Inizio a salire con la sedia mobile, seguita da lui, anche se mi supera facilmente. Saliamo al piano della Spa. Entriamo dentro e sul lettino dei massaggi c'è la scatola bianca. Samuel si avvicina alla scatola a grandi falcate. Con le mani tremanti apre la scatola e quello che vede lo fa paralizzare. Prende il test di gravidanza tra le mani e lo guarda attentamente. Resta per almeno due o tre minuti a guardarlo, ad esaminarlo. <<Tu...>> Si gira verso di me proprio quando sto per perdere le speranze. Appena vedo il suo sguardo sono io che mi paralizzo. Le lacrime scendono silenziose sulle sue guancia, mentre rimane con quel test di gravidanza tra le mani, che stringe gelosamente. <<Tu sei...veramente incinta? Dimmi che non è uno scherzo, ti prego.>> Dice speranzoso. È così tanto dolce questa scena che scoppiò in lacrime anche io. <<No, non è uno scherzo, sono incinta di un mese.>> Dico tremante ma con un sorriso a trentadue denti. Immediatamente Samuel si fionda tra le mie braccia piangendo come un bambino. <<Non ci credo, non ci credo.>> Continua a ripetere mentre mi stringe con la paura che possa scappare via insieme al suo bambino. <<Sei felice?>> Gli chiedo sorridendo, con ancora le lacrime che scorrono e così anche lui. <<E me lo chiedi pure?! Sono l'uomo più felice di questo mondo. Ho una futura moglie perfetta, una figliastra che sembra l'abbia procreata io per quanto ci vogliamo bene e ora un bambino tutto nostro. Ho una vera famiglia ora. Una famiglia fantastica.>> Mi bacia a stampo, lasciandomi respirare poco dopo staccandosi del tutto. <<Aspetta, ma c'è un altro biglietto.>> Nota lui, asciugandosi le lacrime. <<Allora:

STAI LEGGENDO
Sei semplicemente mia
RandomElla Sanchez, una ragazza Italo-americana che ha da poco finito l'università per diventare una ginecologa e che ora lavora in uno studio tutto suo. Di colpo si troverà in mezzo al pericolo totale. Dalla sua solita monotonia, si ritroverà in una casa...