Apro lentamente gli occhi al suono del cellulare che squilla. Allungo la mano verso il comodino, fino a prendere il telefono e rispondere.
Inizio chiamata...
Pronto? Chi è?
Ella, sono io, Domenico Rinaldi.
Domenico?! Come fai ad avere il mio numero?
Non ti preoccupare, ho parlato con gli altri, so tutto e voglio darti una mano.
Tu vuoi darmi una mano ad uccidere la tua ragazza?
Quella non è proprio la mia ragazza. Dico che la amo per compiacerla, ma lei è stata la mia rovina e ora ho la scusa per togliermela dalle palle.
Perfetto, sei nel piano e tu, caro Domenico, mi rendi le cose molto più facili.
Quindi a qualcosa ti servo.
Certo. Sarai il mio portavoce. Dimmi, come l'ha presa Melissa alla notizia che Samuel non ha alcuna voglia di lavorare?
Benissimo direi. Pensa, mi ha anche detto "Ora possiamo attaccarli. Ella non c'è, Samuel è indebolito e noi siamo i più forti". Non ha ben capito che voi non siete gli unici pilastri, ma che ci sono anche Cameron, Elia e Nathan a dare ordini.
Bene, bene, proprio come volevo. Qualsiasi cosa, chiama me o qualcuno del gruppo.
Va bene, ci sentiamo.
Sì, ciao.
Fine chiamata...
Mi alzo da letto e vado di sotto a fare colazione. Prendo della Nutella e il pancarré, spalmo la Nutella su una fetta di pancarré e dopo averne messo i quintali, chiudo il pancarré con un'altra fetta e poi mi dirigo nuovamente vicino al tavolo da pranzo. Nel mentre che mangio scrivo tutti i dati del mio piano, continuando a leggere le informazioni che mi ha mandato Nathan sul cellulare. Penso e scrivo, cancello e riscrivo. Tutto così fino a sera. <<Mamma mia, no...stasera non posso partire, domani si parte.>> Sospiro frustrata mentre rileggo quegli unici tre fogli impregnati di particolari. In questi fogli non c'è nulla di che, solo di come andranno le cose: Rapimento, scomparsa delle prove per la presunta polizia se qualcuno dei vicini nota qualcosa, tortura della ragazza da parte mia...ma quella psicologica. Poi se Domenico si vuole sfogare dopo che ha rovinato anche a lui la vita, può farlo tranquillamente. Dopo di che...le farò alcuni buchi. Per ora il piano è questo. In caso di fuga della ragazza, Nathan ci metterà un attimo a rintracciarla.
"Cavolo, sono l'una di notte." Sbadiglio, andando di sopra in camera. Dopo essermi messa il pigiama squilla il cellulare, lo prendo e rispondo, mentre vado a mettermi sotto le coperte.
Inizio chiamata...Un'altra notte senza te...
Già.
Hai pensato?
Eccome se ho pensato e credo che quando arriverò a casa ti arrabbierai un po'
Aspetta...in che senso? Mi vuoi per caso lasciare?
Perché lo pensi?
![](https://img.wattpad.com/cover/168193165-288-k171648.jpg)
STAI LEGGENDO
Sei semplicemente mia
RandomElla Sanchez, una ragazza Italo-americana che ha da poco finito l'università per diventare una ginecologa e che ora lavora in uno studio tutto suo. Di colpo si troverà in mezzo al pericolo totale. Dalla sua solita monotonia, si ritroverà in una casa...