Mano, mano, la gente se ne va, ma rimangono ancora Melissa e Domenico, che non sembrano affatto stanchi. Io, a differenza loro, sono stanchissima e ho solo voglia di andare a letto. <<Samuel...>> Lo richiama Domenico. <<Vorrei parlarti di una cosa importante.>> Gli comunica e lui annuisce. <<Vieni, andiamo in sala da pranzo.>> Lo guida e lui annuisce. <<Posso venire anche io?>> Chiede Melissa e Domenico le fa cenno di assenso. Chiudo gli occhi in due fessure pensando che qui gatta ci cova. Attendo che finiscano ma ad un certo punto vedo uscire solo Domenico. <<Perché sei uscito solo tu?>> Gli chiedo come se nulla stesse succedendo nel mio stomaco: è tutto sottosopra e una sensazione brutta mi sta lacerando all'interno. <<Sto prendendo un bicchiere d'acqua a Melissa.>> Dice, per poi andare dritto in cucina. Subito entro nella sala da pranzo e Melissa, appena mi vede, prende per il colletto Samuel e lo bacia. Samuel immediatamente si scansa e spintona Melissa. In quel momento il mio mondo va a pezzi.
"So che sta fingendo, so che Samuel si e è subito staccato, ma fa male lo stesso vedere il TUO uomo che viene baciato da un'altra, specialmente se quella persona, in parte, ha rovinato la tua vita in passato." Samuel si gira lentamente verso la porta, dicendo qualche parolaccia, incomprensibile per me data la lontananza. <<Ella, non è come sembra!>> Dice subito, ma io lo so già. Mi attengo al mio piano, così mi avvicino a Melissa e le sferro un pugno in pieno viso. Vedo che barcolla e si tiene il naso sanguinante tra le mani. La prendo per i capelli e la getto a terra. Le prendo nuovamente i capelli le alzo la testa, tirando, non poco, la sua lurida chioma nera. <<Hai osato toccare ciò che è mio!>> Le urlo in pieno viso, sferrandole un secondo pugno. <<Ti avevo avvisata, lurida puttana!>> Le grido ancora, dandole un altro pugno. Lei piange, piange per il dolore e piange per la paura. <<Hai toccato il mio uomo, hai toccato il mio mondo, hai toccato la mia vita, hai toccato la mia gioia e questo... NON TE LO PERDONO!>> La prendo dal collo e la faccio alzare. La guardo bene negli occhi e in quel momento vedo solo paura. Che bella sensazione vedere qualcuno soffrire dopo che ha fatto soffrire te. Muove freneticamente le mani, cercando di allentare la mia presa al suo collo, ma io invece stringo ancora di più. <<Tu lo hai toccato e io giuro...che morirai. Lo prometto a me stessa e lo prometto a te.>> La scaravento di nuovo a terra, facendole sbattere la testa.
"Okay, il piano era solo darle un pugno, ma scusate...ha toccato il mio uomo e questo non lo doveva fare." Mi giro verso Samuel che mi guarda con gli occhi spalancati. Dietro di me trovo tutte le persone che sono rimaste a casa. Guardo mio fratello e lo vedo con un ghigno suo volto che non passa inosservato; Veronica ha le mani sulla bocca e uno sguardo sorpreso; Jason sembra indifferente, ma riesco a scorgere la soddisfazione nei suoi occhi; Rosaly mi mima di continuare, con un sorriso sulle labbra; Nathan è allibito, ma il sorriso nessuno glielo toglie; Cameron è nella stessa situazione di Elia. Riguardo l'uomo che amo, avvicinandomi a lui con sguardo arrabbiato. <<In quanto a te, dopo faremo i conti.>> Gli sussurro e lui aggrotta le sopracciglia, confuso. <<Cosa?! Ma è stata lei a prendermi e a baciarmi! Non sono stato io a buttarmi a capofitto su di lei!>> Mi spiega alterato. Lo guardo indifferente, girando i tacchi e sorpassando tutti gli altri. Mi dirigo velocemente in camera con le lacrime agli occhi. Sento qualcuno correre dietro di me. <<Ella, amica mia, aspetta!>> Mi richiama Veronica, ma io corro in camera. Entra anche lei e si chiude la porta alle spalle. Mi volto verso la mia migliore amica e mi butto tra le sue braccia con le lacrime che scorrono silenziose e copiose lungo le mie guancia. <<Dovrò farlo soffrire, Veronica. Dovrò farlo soffrire per colpa sua! Per colpa di quella puttana di merda!>> Dico tra i singhiozzi. Veronica mi accarezza la schiena e mi culla tra le sue braccia. <<Prepara in fretta il tuo piano. I tuoi nonni volevano rimanere un giorno in più nella casa al mare, quando loro atterreanno tu partirai. Faremo tutto quello che c'è nel piano di fuga. Tu devi concentrarti su come eliminare gli altri, al resto penseremo noi. Guarderemo Elis e aiuteremo Samuel. Tu devi stare tranquilla.>> Mi sussurra, cercando di calmarmi. <<L'ha baciato, Veronica! L'ha baciato! Ha baciato tutto quello che ho e mi ha fatto capire che è così cattiva da poter portare con sé anche la persona che amo! Sembra una cazzata arrabbiarsi per un bacio di cui lui si è anche staccato subito, ma fa un male cane vedere la persona che ha distrutto la tua vita in passato baciare la persona che la sta aggiustando nel presente. Sembro forte, ma se si tratta di tutti voi sono la persona più debole di questo mondo...>> Singhiozzo ancora, cercando di sopprimere le lacrime. Bussano alla porta e Veronica domanda chi sia. La persona entra e davanti a noi si mostra Rosaly con sguardo triste. <<Sorella...mi dispiace tanto. Samuel ha cacciato tutti via e stava per sparare a Melissa ma fortunatamente Cameron e Jason lo hanno fermato. Domenico era così arrabbiato che tra un po' era lui che sparava a Melissa.>> Mi spiega cos'è successo dopo che me ne sono andata. Alzo lo sguardo e la mia faccia sporca di trucco sciolto si mostra agli occhi di Veronica e Rosaly. <<Oh, tesoro.>> Si avvicina a me e anche lei mi abbraccia.
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Sei semplicemente mia
RandomElla Sanchez, una ragazza Italo-americana che ha da poco finito l'università per diventare una ginecologa e che ora lavora in uno studio tutto suo. Di colpo si troverà in mezzo al pericolo totale. Dalla sua solita monotonia, si ritroverà in una casa...