MADDIE
Non è stato terribile come mi aspettavo, Cole è stato davvero dolce e le sue parole mi danno la spinta per continuare.
"C'è dell'altro e se dopo avertelo raccontato non vorrai più vedermi, lo capirò."
Cole mi guarda con preoccupazione ma se lo lascio parlare ora, non troverò mai più il coraggio di finire il mio racconto.
"Due anni fa un mio amico del liceo ha dato una festa: una cosa privata con poche persone. Era a casa sua e c'erano all'incirca una decina di ragazzi. Non so dire di preciso perché ho accettato l'invito, erano tutte persone con cui avevo trascorso gli anni del liceo e mi sembrava una buona idea andarci: volevo rivederli prima di partire per il college." Faccio una pausa. "Ad un certo punto Peter, il proprietario della casa, mi ha trascinato in un'altra stanza: voleva parlarmi. Lo facevamo spesso a scuola, era quello di cui mi fidavo di più tra gli invitati della festa ed anche se non sapevo cosa voleva, l'ho seguito senza esitare. Quando siamo rimasti soli ha confessato di amarmi ma io mi ero lasciata da poco con Aaron e..."
"Aspetta, chi cazzo è Aaron?" mi interrompe Cole.
"Il mio ex fidanzato" rispondo.
"Il tipo che è venuto qui a scuola un po' di tempo fa?" mi domanda collegandolo a lui per qualche motivo.
"Si" acconsento.
"E perché cazzo è venuto a trovarti? Vi siete rimessi insieme?" continua indispettito ed io sorrido.
"No, ma se mi fai finire ci arrivo" gli spiego.
Cole sbuffa, non contento della mia risposta, ma curioso di sapere il resto fa silenzio e mi permette finalmente continuare.
"Non volevo impegnarmi con un altro ragazzo, anche se non ero più innamorata di Aaron gli volevo bene, non avevo intenzione di farlo soffrire e comunque Peter non mi interessava. Dopo aver tentato vari modi di convincermi, non ha preso bene il mio rifiuto: si è arrabbiato, molto"
"Cosa ti ha fatto?" mi domanda con il fiato sospeso, forse a causa del mio silenzio improvviso.
"Ha tirato fuori un coltellino, all'inizio non l'avevo nemmeno notato, era piccolissimo. Mi ha colpito su un fianco" dico coprendomi lo stesso punto con la mano, come a volermi difendere da quel colpo che era già stato sferrato.
"Brutto figlio di..."
"Sono scappata dentro" proseguo senza farlo finire, "ma lui mi ha inseguito e quando siamo entrati nella sala dove c'erano gli altri ragazzi, mi ha fermato di nuovo. Non ci ho più visto, ho iniziato a gridargli contro dicendogli che doveva lasciarmi stare e che non volevo più vederlo. Lui mi ha spinto ed io sono caduta sbattendo l'altro fianco contro qualcosa di duro, un oggetto da ornamento che probabilmente non doveva trovarsi sul pavimento, non lo so, e da lì la seconda cicatrice." Rivivere questo momento fa male, esattamente come mi aspettavo, ma più vado avanti con la storia, più mi sento leggera. Per qualche motivo del quale non sono a conoscenza, mi fido di Cole, quindi continuo.
"Peter si è abbassato verso di me, probabilmente per dirmi qualcosa, non necessariamente qualcosa di gentile dal momento che stavamo litigando, invece è scivolato e quando ho sentito qualcosa infilzarsi nella gamba sinistra, ho gridato per il dolore. Non credo avesse intenzione di colpirmi di nuovo, si è ripreso dalla caduta come poteva e mi è finito addosso con il coltellino ancora in mano. Gli altri non si sono nemmeno mossi, chissà cosa pensavano, ma sono certa che abbiano visto tutto." E questo è stato quello che mi ha ucciso, nessuno di loro si è alzato a controllare se stessi bene, non gliene importava nulla e la dimostrazione è arrivata subito dopo.
Cole inizia a muovere la gamba sinistra senza sosta, so che sta facendo una fatica tremenda a trattenersi ma ho bisogno di finire la mia storia.
"All'improvviso abbiamo sentito uno scoppio, un rumore dalla cucina e da lì è precipitato tutto quanto. La casa in pochi minuti era in fiamme e tutti sono scappati. Io non riuscivo a muovermi, avevo la gamba paralizzata, il coltellino ancora incastrato nella pelle e mi sono lasciata prendere dal panico. Credo di essere svenuta, non ricordo con precisione. Mi sono risvegliata fuori dalla casa con il signor Roger che tentava di rianimarmi. Il coltello era stato tolto e la ferita fasciata: ha usato la sua maglia per coprirla ma comunque il taglio non era profondo." Ammetto e mi sembra ancora di ricordare il dolore che ho provato nonostante quell'arnese fosse così piccolo.
"Mi ha chiesto se stavo bene e mi ha detto che gli altri erano in salvo. Ha voluto sapere cosa era successo: ricordo solo che quando gliel'ho raccontato è diventato una furia. Dopotutto, Peter era sua figlio." Faccio un'altra pausa, dando a Cole il tempo di somatizzare questa parte della storia.
"Si è arrabbiato con te?" la sua voce è tesa e il suo corpo sta tremando ma non posso fermarmi proprio ora.
"No, con Peter. Ha detto che sarebbe andato a parlargli e non appena lo avrebbe fatto, sarebbe tornato per riaccompagnarmi a casa" non riuscendo a trattenermi ulteriormente, scoppio in un pianto disperato. Non riesco a pronunciare quelle parole, non riesco a raccontargli quello che è successo dopo.
Cole mi culla tra le sue braccia ed aspetta con pazienza che i miei singhiozzi si calmino. Mi accarezza la schiena in un gesto premuroso ed io piango ancora più forte.
"Shh, Maddie, qualsiasi cosa sia successa, puoi dirmela. Puoi fidarti di me, sarò dalla tua parte.".... "Te lo prometto"
"Perché mi ami?"
"Perché ti amo" non ho bisogno di sentire altro, raddrizzo la schiena cercando di raccogliere tutto il coraggio che ho, e poi continuo.
"Roger non è più tornato, ero stanca di aspettare, volevo soltanto andarmene da lì. La casa continuava a bruciare e i pompieri non arrivavano, così me ne sono andata. Solo il giorno dopo sono venuta a conoscenza della notizia: Roger morì quella notte, lo trovarono il giorno dopo all'interno della casa." dopo averlo detto, il buco nel mio petto si allarga ed io inizio ad avere paura della sua reazione.
E' stata colpa mia, avrei dovuto chiedergli di accompagnarmi a casa subito e così avrei evitato tutto questo. Se lo avessi fatto, lui sarebbe ancora vivo ed io non sarei qui a rimpiangere le mie scelte.
"Maddie, te ne sei andata, non puoi sapere quello che è successo dopo. C'erano altre persone con loro che avrebbero potuto salvarlo. C'era suo figlio, sua moglie, gli altri ragazzi." Prova a consolarmi Cole.
"Se n'erano andati, li ho visti uscire dal cancello mentre parlavo con il signor Roger. Nessuno dei miei amici è rimasto" se così posso definirli.
"Non puoi saperlo. E comunque cosa ci facevano i genitori di quel Peter in casa? E i pompieri?"
"Sono rientrati prima da un viaggio e quando sono arrivati hanno trovato la casa in fiamme. Immagina lo spavento. Non voglio nemmeno immaginare come si sia sentita la moglie di Roger quella notte." dico pensando ad alta voce. "I pompieri beh, non lo so, me ne sono andata prima che arrivassero" ammetto.
"Devi denunciarli per quello che ti hanno fatto, potevi morire li dentro! Cosa ne sarebbe stato di te se il padre di quello squilibrato non si fosse trovato lì?" ho pensato a questa possibilità tante volte e la risposta è sempre la stessa: non ne sarei uscita viva.
"Non posso denunciarli Cole, Peter ha perso suo padre quella notte. Credo che abbia sofferto abbastanza" non so se lo penso davvero, ma so cosa significa perdere un padre ed è una cosa dalla quale non ti riprendi mai del tutto.
Racconto a Cole della pennetta che mi ha dato Aaron ed il modo in cui mi guarda mi fa tremare le mani: so cosa vorrebbe che facessi.
"Quel tipo mi sta un po' più simpatico. E credo sempre che tu debba denunciarli." Dice ancora.
Non lo so, non riesco a prendere una decisione, non è così facile. Nella testa mi rimbombano tante domande alle quali non riesco a dare delle risposte e continuo a chiedermi quale sia in realtà la cosa giusta da fare.
Rimaniamo a parlare ancora per un po', le sue parole sono riuscite ad alleviare un po' del mio dolore e sapere che lui è dalla mia parte mi ha tolto un macigno dallo stomaco che pesava fin troppo. Forse ha ragione lui: l'idea di essere amici non è poi così male.
Funzionerà? 🤔
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RACE ME
RomanceCOMPLETO Maddie Cooper: testarda, ottimista ed inguaribile sognatrice, sempre alla ricerca del lieto fine in ogni cosa. Cole Evans: uno dei ragazzi più popolari della scuola: stronzo, ovviamente. Pericoloso, inevitabilmente. Lei sogna da sempre il...