Maddie
Sono passati tre mesi da quando i corsi sono iniziati e gli argomenti che sto studiando si fanno davvero interessanti. Io, Juliet e Jason siamo sempre più uniti ed anche se devo ammettere che all'inizio ho fatto un po' di fatica a fidarmi di loro, probabilmente per colpa dei fantasmi del mio passato, ora non ho più alcun dubbio: sono i migliori amici che potessi desiderare.
Ho raccontato loro quello che è successo nella vecchia scuola e la loro reazione mi ha lasciata a bocca aperta. Mi hanno creduta, senza esitazione, hanno passato in rassegna tutti gli insulti presenti nel loro vocabolario contro quelli che un tempo definivo amici, e poi mi hanno abbracciata, come nessuno a parte i miei nonni aveva fatto prima. Uno di quegli abbracci sinceri che ti trasmettono forza e coraggio allo stesso tempo. Non mi sono sentita sbagliata o fuori luogo come avevo immaginato sarebbe successo e giurerei di aver visto una lacrima scivolare sul viso di Juliet, anche se si è affrettata subito ad asciugarla.
E' questo il genere di amicizia in cui speravo, un giorno, di poter fare affidamento, e adesso che li ho trovati non voglio lasciarli più andare.
So che si conoscono da quando erano bambini e sono sicura che la nostra amicizia non sia paragonabile a quella che c'è invece tra loro due, ma anche se la pensano in questo modo, non mi hanno ancora mai dato modo di sentirmi di troppo o, come si dice, la terza in comodo. Mi coinvolgono in tutto quello che fanno e sono sempre al corrente di quello che succede nelle loro vite, come loro lo sono della mia. Non è stato facile rivivere certe emozioni ma l'essermi finalmente aperta con qualcuno mi ha aiutata a tirare furori tutto il dolore che solo in quel momento mi sono accorta di avere represso. Ne avevo bisogno ed ora mi sento molto meglio: è stato in un certo senso liberatorio.
Per quanto riguarda i messaggi minatori, invece, continuo a riceverne di tanto in tanto ma non mi spaventano più. Mi sono resa conto che sono solo parole e dicono sempre le stesse cose.
Quando finisco di spazzolarmi i capelli per la terza volta consecutiva, raccolgo il mio zaino verde militare ed esco dall'appartamento, diretta verso scuola. Una volta arrivata trovo come sempre i miei amici ad aspettarmi e dopo qualche minuto di chiacchiere, entriamo.
"Ehi polpettina!" sento la solita voce gridare.
Lo guardo di traverso senza rispondergli nemmeno: ho deciso che lo ignorerò e basta anche se a lui non sembra importare. Infatti mi raggiunge in poche falcate posizionandomi un braccio intorno alle spalle.
"Allora, quando usciamo insieme?" mi domanda per la milionesima volta in tre mesi.
"Quale parte di io e te non usciremo mai insieme non ti è chiara?" ribadisco.
"Dai andiamo, è solo un'uscita! Non sai quello che ti perdi" continua alzando ed abbassando le sopracciglia.
"No" ribatto secca guadagnandomi una risatina da parte di Juliet alla nostre spalle.
"Perché no?" continua con il suo interrogatorio.
"Non sei il mio tipo" gli rispondo ostentando una sicurezza che non ho perché, a dirla tutta, lui è esattamente il mio tipo. E' il tipo di tutte. E lui lo sa bene.
"Impossibile, sono alto bello e irresistibile. Prima o poi cederai anche tu al mio fascino. E' solo questione di tempo polpettina." continua con quel soprannome che ogni volta mi fa contorcere lo stomaco.
"Io non credo, ma se raccontartelo ogni giorno ti fa sentire meglio allora fai pure" cerco di tagliare corto.
Dall'altro lato del marciapiede vedo Emily che ci sta incenerendo con lo sguardo ma lei è davvero l'ultimo dei problemi, quindi non me ne curo e riporto l'attenzione sul gigante al mio fianco.
"Abbiamo finito?" gli domando fintamente scocciata.
"Solo se dirai di si" perché deve continuare a fare il cascamorto in questo modo? Lo fa con tutte e so benissimo di non essere l'eccezione. Qualche giorno fa l'ho visto provarci con una ragazza, che ovviamente ha ricambiato le sue attenzioni senza pensarci neppure. E non è l'unica volta che l'ho visto in compagnia di qualcuna, senza contare che Emily gli sta sempre appiccicata come una piovra e di sicuro lui non la respinge.
Che cosa vuole da me? Non sarò una delle tante e comunque lui non mi interessa nemmeno. Dopo avere fatto un accurato processo mentale nel quale ripeto più volte a me stessa che Cole Evans è quello sbagliato e soprattutto per niente fedele ed affidabile, mi stacco da lui riprendendo contatto con le mie funzioni mentali, che, per qualche minuto, la vicinanza con il suo corpo e quell'odore di acqua di colonia mi avevano fatto dimenticare.
"Non ci pensare neanche Evans, è tutta fatica sprecata." affermo ancora.
Quando mi accorgo che non ha intenzione di mollare, mi avvicino a lui di qualche passo: Cole si appoggia con la schiena contro il muro dietro di lui ed io gli punto le mani su quegli addominali che si intravedono anche attraverso la t-shirt bianca che indossa. Mi avvicino al suo orecchio con fare deciso e mi sembra quasi di sentirlo trattenere il respiro.
"Vai da Emily, dammi retta. E' da un po' che ci osserva ed ho come la sensazione che lei non ti farà aspettare neanche un secondo di troppo"
"Esci con me" ripete ignorando le mie parole ed artigliandomi i fianchi con le sue mani grandi e tatuate.
"No" dico in un sussurro. E' bastato quel contatto a farmi vacillare, ma se crede che sia sufficiente a convincermi si sbaglia di grosso.
Mi sfiora la porzione di pelle sotto l'orecchio soffiando con delicatezza e le mie gambe iniziano a tremare, quelle infami.
"Non ti pregherò di nuovo Maddie, se mi dirai ancora di no passerò oltre" sentenzia infine posandomi un bacio sul punto nel quale aveva prima rivolto la sua attenzione.
Per un attimo rimango in silenzio riflettendo su quello che mi ha detto, voglio davvero che mi lasci perdere? Ho passato mesi a ripeterglielo senza sosta e onestamente pensavo che si sarebbe stancato prima. Poi però penso al suo modo di comportarsi: è vero, mi ronza intorno da un po' ma non mi risulta che si sia fatto problemi nel vedersi con altre ragazze, quindi quello che dice non ha senso. E inoltre io non voglio stare con nessuno, sono focalizzata sui miei obiettivi e so che lui mi spezzerebbe il cuore mandando all'aria ogni piano.
A lui non interesso sul serio e se c'è una cosa di cui sono sicura è che nella vita non mi accontenterò mai, soprattutto in amore.
Cole mi piace, non posso negare di essere attratta da lui perché sarei un'ipocrita a farlo. Però posso prevedere il risultato e riesco già a vedere il finale: io in lacrime e lui già pronto a divertirsi con la ragazza successiva. No grazie.
"Non sarò di certo io a fermarti" e dopo avere pronunciato queste ultime parole, lo supero raggiungendo i miei amici all'entrata.
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RACE ME
Storie d'amoreCOMPLETO Maddie Cooper: testarda, ottimista ed inguaribile sognatrice, sempre alla ricerca del lieto fine in ogni cosa. Cole Evans: uno dei ragazzi più popolari della scuola: stronzo, ovviamente. Pericoloso, inevitabilmente. Lei sogna da sempre il...