MADDIE
Non so per quanto tempo siamo rimasti seduti a parlare, so soltanto che quando guardo l'orologio, mi rendo conto che è già arrivata l'ora di pranzo. Entro in sala mensa ed avvisto subito Jason e Juliet e non appena mi siedo, le loro espressioni curiose mi fanno sorridere.
"Abbiamo stabilito una tregua: proveremo ad essere amici" li aggiorno omettendo la parte nella quale gli racconto tutta la mia vita da quando avevo nove anni fino ad ora. Mi guardano entrambi perplessi: non sembrano molto convinti delle mie parole e proprio non ne capisco il motivo.
"Lo sai che non ci riuscirete mai, vero Mad?" replica Jason.
"Certo che ci riusciremo invece, dobbiamo solo impegnarci!" affermo con sicurezza.
"Vedrai che andrà bene Mad, siete adulti, ce la potete fare" continua Juliet, ma capisco dal suo tono che non lo pensa davvero: sta soltanto cercando di essere gentile.
Spostiamo la conversazione altrove ma non mi lascio di certo sfuggire l'occhiata che si scambiano: per qualche motivo non credono che io e Cole possiamo essere amici e beh... gli dimostrerò che si sbagliano.
Dopo le lezioni torno nel mio appartamento, non ho voglia mettermi di nuovo sopra i libri quindi decido di fare un po' di esercizio fisico: mi sono portata i pesetti e l'elastico che utilizzavo quando ero a Danvers, non sono una fanatica dello sport, però di tanto in tanto mi piace allenarmi e vorrei davvero mettere su un po' di massa muscolare. Vado in camera mia, tolgo la maglietta ed indosso un top nero della Nike; sfilo i jeans e cerco nell'armadio il paio di leggins abbinato al pezzo sopra che ho scelto ed infine torno in salotto. So che forse è un po' eccessivo per stare in casa ma è l'unico abbigliamento sportivo che possiedo a parte qualche altro paio di leggins e se proprio lo devo fare, tanto vale farlo nel modo giusto.
Inizio con un po' di riscaldamento e quando sono pronta, provo a fare qualche squat. Dopo venti minuti sono già tutta sudata e quando suonano alla porta, sono quasi tentata di non aprire.
"Chi è?" domando.
"Babbo Natale" risponde la voce di quel simpaticone di Cole.
"Cosa ci fai qui?" domando spalancando la porta: non ricordavo che fosse nei piani.
"Perché sei vestita così?" Cole passa in rassegna tutto il mio corpo partendo dal top neanche tanto scollato, scende con lo sguardo fino alla porzione di pancia scoperta per arrivare infine ai leggins attillati. Cosa c'è, non ha mai visto una ragazza in tenuta sportiva?
"Mi stavo allenando" mi giustifico lasciandolo sull'uscio e lui mi segue all'interno richiudendosi la porta alle spalle.
"Tu che ti alleni?" mi prende in giro lo stronzo.
"Perché cosa c'è di strano? E comunque non hai risposto alla mia domanda." Questo ragazzo è davvero bravo a sviare i discorsi.
"Pensavo ti sentissi sola e avessi bisogno di un amico" afferma.
"Si beh, questo non significa che puoi presentarti qui quando ti pare, amico" puntualizzo.
"Mi stai per caso cacciando?"
Sbuffo, non voglio rovinare tutto proprio adesso che abbiamo stabilito una tregua, quindi decido di mollare... per questa volta. Raccolgo i pesetti e faccio per metterli al loro posto.
"No, continua pure, controllerò che tu faccia bene gli esercizi" dice guadagnandosi un'occhiata ostile da parte mia.
"Non ho intenzione di allenarmi mentre tu mi guardi, è imbarazzante"
"Allora mi alleno con te" dichiara.
Con un gesto rapido si toglie la maglietta ed io non riesco a non soffermare la mia attenzione su quei muscoli scolpiti così perfetti. Ha un tatuaggio sul fianco sinistro e il braccio destro è ricoperto da tanti disegni colorati. Maledizione, devo smettere di guardarlo.
"Tranquilla, è così per tutte la prima volta" si pavoneggia il coglione accorgendosi che forse lo sto osservando con un po' troppo interesse.
"Tutto questo ego mi sta soffocando" lo informo.
La sua risata mi risuona nelle orecchie come una melodia che vorrei mettere in loop più e più volte e quando si avvicina di qualche passo, la temperatura della stanza sembra essersi alzata di parecchi gradi.
"Allora iniziamo? Voglio proprio vedere se riesci a starmi dietro polpettina"
Nell'ora successiva ci alleniamo insieme e quando arriviamo alla fine, sento le gambe tremare. Sono distrutta ed ho davvero bisogno di una bella doccia rigenerante. Mi volto di nuovo nella sua direzione, com'è possibile che lui non abbia sudato per niente?
"Vado a farmi una doccia" annuncio dopo aver fatto stretching.
"Vuoi compagnia?" mi domanda alzando ed abbassando le sopracciglia.
"Gli amici non fanno la doccia insieme" gli ricordo.
"E chi lo ha stabilito? Molto dipende dal livello di intimità in cui sono e noi ci siamo baciati, direi che siamo intimi abbastanza" mi fa notare con quel ghigno strafottente.
"Gli amici non fanno la doccia insieme Evans, fine della storia"
"Okay okay, ti aspetto qui" si arrende infine, non potendo fare altro che acconsentire.

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RACE ME
Storie d'amoreCOMPLETO Maddie Cooper: testarda, ottimista ed inguaribile sognatrice, sempre alla ricerca del lieto fine in ogni cosa. Cole Evans: uno dei ragazzi più popolari della scuola: stronzo, ovviamente. Pericoloso, inevitabilmente. Lei sogna da sempre il...