MADDIE
QUATTRO MESI DOPO
Il primo anno di college è terminato e le vacanze estive sono trascorse così lentamente che pensavo di impazzire. Sono rimasta qui a Fall River, non me la sono sentita di tornare a casa, i miei nonni sono venuti a farmi visita a luglio e si sono trattenuti per tre settimane. E' stato bello averli di nuovo intorno, mi mancano tanto ed anche se mi hanno domandato più volte di tornare a casa almeno per un po', alla fine hanno capito la mia necessità di rimanere qui con i miei amici.
Non sono voluta tornare a Danvers, proprio non ci sono riuscita. La sola idea di rivedere Victoria e gli altri ragazzi mi angosciava spaventosamente. Ho sentito Aaron quest'estate, voleva sapere se avevo preso una decisione riguardo alla chiavetta che mi ha portato. La verità è che sono stata così presa dagli esami finali che me ne sono dimenticata.
L'ultimo messaggio anonimo che ho ricevuto risale a giugno, due mesi fa. Sembra che le acque si siano calmate e non vedo il motivo per cui buttare di nuovo benzina sul fuoco. Chiunque me li abbia mandati sembra essersi dimenticato della mia esistenza e onestamente preferisco così. Ci sono stati momenti in cui ero sul punto di andare a raccontare tutto alla polizia, una volta ho persino camminato fino alla centrale ma quando mi sono ritrovata davanti all'edificio sono tornata indietro: non ci sono riuscita. Penserete che sono una vigliacca, e forse lo sono davvero. Ma denunciare quelle persone, raccontare ciò che è successo quella notte, implica far venire a galla un'altra verità ancora più importante, una cosa che di certo non sono pronta ad affrontare.
Perché c'è una cosa che Victoria si è dimenticata di raccontare, una parte della storia che sono sicura abbia volutamente omesso. Quella notte, nella confusione, nessuno si è accorto che c'era qualcun altro in casa: persone che non erano state invitate e che di sicuro non era previsto che si trovassero lì. Una di loro è la persona che mi ha salvata dalle fiamme, quella che mi ha trovata priva di sensi e mi ha portato fuori dalla stanza in cui mi trovavo. Ma la cosa più importante è la notizia che il giorno dopo era su tutti i telegiornali. La sua morte era ovunque, tutti ne parlavano e la colpa, ne sono sicura, è soltanto mia.
Ecco perché non ho il coraggio di denunciarli, ecco perché non voglio coinvolgere la polizia, perché so che così facendo, dovrei denunciare anche me. La vita in prigione non è così bella, le persone non sono gentili, il cibo è sicuramente di cattivo gusto e non oso immaginare cosa farebbero ad una ragazza della mia età. Mi viene il voltastomaco solo a pensarci.
Non so bene come sia successo, non so perché non sia uscito in tempo da quella maledetta casa, anche se giurerei di averlo visto parlare con Peter poco prima che me ne andassi. Ci sono troppe cose che non posso spiegare e la polizia non crederebbe mai ad una ragazzina confusa. Finirebbero per darmi la colpa, verrei dichiarata colpevole di un reato che non sono nemmeno sicura di avere commesso.
Devo pensarci bene prima di farlo perché so che una volta presa la mia decisione, non potrò più tornare indietro.
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RACE ME
RomanceCOMPLETO Maddie Cooper: testarda, ottimista ed inguaribile sognatrice, sempre alla ricerca del lieto fine in ogni cosa. Cole Evans: uno dei ragazzi più popolari della scuola: stronzo, ovviamente. Pericoloso, inevitabilmente. Lei sogna da sempre il...