COLE
Ancora una volta, mi godo i secondi di silenzio che seguono la confessione di Maddie.
Rivolgo la mia attenzione a Grayson che sta guardando la mia ragazza come se fosse un alieno e mi viene quasi da ridere ma mi trattengo dal farlo: non credo sia il momento più adatto. Sposto lo sguardo di poco e vedo Juliet con la bocca spalancata afferrare il braccio di Jason che a sua volta con espressione altrettanto stupita gli posa la mano sopra la sua. Anche Ryan non sembra essere da meno, insomma: abbiamo messo tutti K.O.
"Scus... non.. cioè puoi...è?" balbetta Juliet.
Maddie sorride. "Ok proviamo in questo modo: io e Cole aspettiamo un bambino"
Annuisco e fisso il mio migliore amico con interesse: non lo ammetterò mai, ma ho bisogno del suo appoggio.
"Cazzo..." mi dice infatti restituendomi lo sguardo.
Annuisco di nuovo.
"C..come.. cazzo! Come stai?" scoppio a ridere: è buffo in questo momento.
"Non è una malattia cretino" interviene Juliet che sembra all'improvviso avere riacquistato l'uso della parola.
Lui la guarda ancora un pò sotto shock. "No, si, cioè, lo so. Intendevo...siete felici? Voglio dire, Maddie stai bene?"
"Il grande e possente Grayson senza parole, un evento più unico che raro" lo schernisco.
"Sta zitto coglione, parlavo con la tua ragazza" mi risponde a tono: eccolo lì il mio amico.
"Sto bene, ma non riesco a smettere di mangiare" osservo Jason che con un gesto buffo ferma la cameriera.
"Avete dell'alcool in questo posto?" domanda ancora sconvolto.
"Jason non posso bere!" si lamenta Maddie.
"No, ma io si!"
Scoppiamo a ridere, Ryan lo colpisce appena sulla spalla e poi lo abbraccia.
"Sono contento principessa, diventerò zio..." si ferma per qualche secondo e poi rialzando lo sguardo afferma di nuovo: "Sarò il migliore del mondo!"
"Mettiti in fila" commenta Grayson con uno strano sorriso sulle labbra ed in risposta vedo subito Juliet alzare gli occhi al cielo: il solito presuntuoso.
Mi volto verso la mia ragazza e l'espressione di spensieratezza che leggo sul suo viso non ha prezzo: è felice, e questo rende me ancora più entusiasta.
"Vogliamo parlare della zia? Di zie come me non ne fanno più in giro"
"Non potete competere pivelli" li sfida Grayson.
"Egocentrico" continua lei.
"Da che pulpito" le risponde lui.
"Ho imparato dal migliore"
"Puoi ben dirlo bambolina" conclude poi facendole l'occhiolino.
"Guarda che non era un compl.. ah, lascia stare"
"Quando sapremo se e maschio o femmina?" domanda curioso Jason.
"Non lo so" inizia Maddie "stavo pensando di chiamare un ginecologo per capire quello che succederà da adesso in poi. Cioè, immagino che ci saranno delle analisi da fare, una routine da seguire e delle cose che non posso fare che potrebbero fare male al bambino. Devo chiamare la nonna" per un attimo la vedo smarrita ma dopo poco torna in sé e sorride. Mi guarda con quell'espressione che mi fa perdere la testa, non so come fa: ma ci riesce sempre, ed io impazzisco.
"Faremo tutto quello che c'è da fare" la rassicuro.
"Si" risponde, poi mi bacia e i nostri amici, l'ambiente circostante e tutte le persone presenti nella stanza scompaiono. Ci siamo solo io e lei, le nostre labbra che si incontrano e si cercano, il suo respiro sulla mia palle e nient'altro. E' sempre così quando si tratta di lei. Mi stacco dolcemente ed avvicino il viso al suo collo, lei mi infila una mano tra i capelli stringendomi di più. Respiro il suo odore, le lascio un bacio sul collo e mi lascio coccolare ancora un pò.
Sento i nostri amici parlare tra loro ma non presto attenzione alla conversazione, invece penso a quando dirò ai miei genitori che diventerò papà. Non sono abituato a vederli spesso, mia madre mi chiama quasi ogni giorno mentre mio padre lo sento molto poco ma so che se mai avrò bisogno di qualcosa potrò sempre contare su di loro. Per lui è importante che io finisca gli studi perché mi vuole al suo fianco nell'azienda di famiglia ed io sono felice di accontentarlo, anche se questo significa dover sgobbare sopra i libri per un paio d'anni con lo scopo di avere un pezzo di carta tra le mani. Ho sempre pensato che avrebbe potuto insegnarmi lui il mestiere, tutti i giorni al suo fianco con l'esperienza necessaria avrei imparato e sarei diventato bravo. Invece no, ha insistito perché studiassi e se devo essere sincero adesso lo ringrazio: probabilmente non avrei mai conosciuto Maddie se non avessi intrapreso questo percorso.
Prima di iniziare il college gli avevo detto che ero disposto subito a lavorare con lui, ero impaziente: volevo renderlo orgoglioso ed ero disposto a passare le mie giornate lì dentro pur di arrivare ad essere come lui, il prima possibile.
"Cole, non ho dubbi sulle tue potenzialità" mi aveva risposto, "sono sicuro che mi renderai orgoglioso un giorno, ma prima devi viverti la spensieratezza di questi anni, vai al college, studia, divertiti e goditi tutte le esperienze che ti capiteranno perché questi sono gli anni più belli e non torneranno più. Hai tutta la vita per lavorare e diventare adulto, non avere fretta"
Alla sua risposta ricordo di avere ingoiato il boccone di cibo che avevo in bocca, forse per mascherare gli occhi lucidi e per non fargli vedere quanto le sue parole mi avessero colpito. Non c'è stato bisogno di dire altro, mi aveva già convinto.
"Cosa ne pensi Cole?" la voce del mio migliore amico mi riporta bruscamente alla realtà.
"Cosa?"
"Stasera, film e cena da te" continua.
"Dipende... chi cucina?" sorrido.
"Ordiniamo messicano, la tua ragazza ha deciso così" la prende in giro lui.
La guardo divertito e lei alza le spalle.
"Andata" confermo.
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RACE ME
RomanceCOMPLETO Maddie Cooper: testarda, ottimista ed inguaribile sognatrice, sempre alla ricerca del lieto fine in ogni cosa. Cole Evans: uno dei ragazzi più popolari della scuola: stronzo, ovviamente. Pericoloso, inevitabilmente. Lei sogna da sempre il...