CAPITOLO 4

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Maddie

"Maddie!" sento la voce di Juliet chiamarmi da lontano e non appena mi giro la vedo sbracciarsi nella mia direzione. Sorrido, notando che non è sola: c'è un ragazzo alto al suo fianco, è di bell'aspetto e a giudicare dal suo sguardo direi che mi sta fissando in modo strano. Li raggiungo in pochi passi e non risparmio a quel tipo la stessa occhiata che lui sta rivolgendo a me.

"Ciao J!" saluto la bionda abbracciandola.

"Maddie! Lui è Jason, il ragazzo di cui ti parlavo ieri. Sembra un po' burbero a primo impatto ma ti assicuro che è innocuo" mi confida osservando l'amico con la coda dell'occhio, forse per soppesare la reazione di quest'ultimo alle sue parole.

"Sembro burbero?" mi domanda lui in tono stupito.

"Beh... mi guardavi in modo strano mentre mi avvicinavo.." ammetto senza peli sulla lingua: dico sempre quello penso, anche quando proprio non dovrei.

"Oh beh.. ultimamente la mia amica ha cattivi gusti in fatto di amicizie. Hai per caso rancori repressi o particolare interesse per gli stronzi?" continua lui lasciandomi a bocca aperta... lo ha detto sul serio?

"Jason!" lo rimprovera Juliet.

"Sto solo facendo il mio lavoro principessa" continua lui. Il loro scambio di battute mi fa sorridere e strano a dirsi, mi mette anche di buon umore.

"N..no?" rispondo, non sicura di avere afferrato bene la domanda. Di cosa diavolo stanno parlando?

"Io e Penny non siamo amiche Jason, falla finita. E Maddie è diversa.." afferma lei guardandolo male. Sono sempre più confusa.

"Sentite mi sono appena trasferita e in tutta onestà mi sembrate due pazzi in questo momento. Chi è Penny?" domando curiosa, dimenticandomi del resto.

"Una stronza che ha deciso fin dal primo giorno di starle addosso, si sono incontrate qualche volta ad un paio di feste in estate ed è stato subito amore a prima vista" mi spiega lui ironico. "Comunque non mi sono ancora presentato, mi chiamo Jason e sono il bello del gruppo, quindi sappi che se deciderai di entrare nel club, non potrai soffiarmi il posto, quel ruolo è già preso" mi riferisce alzando le sopracciglia.

"Afferrato" rispondo "Io mi chiamo Maddie".

Rimaniamo lì fuori a parlare ancora per un po' finchè non decidiamo che è ora di entrare ed insieme ci incamminiamo a lezione.

"Questo weekend ti portiamo da Lenny's!" annuncia Juliet entusiasta ed io aggrotto le sopracciglia.

"E' un posto dove ci sono i migliori bagels della città, vedrai che ti piaceranno!" mi spiega Jason notando la mia espressione dubbiosa ed io accetto la loro proposta con gratitudine.

Non saprei spiegare il rapporto che c'è tra questi due ma di una cosa sono certa: si conoscono bene. C'è una complicità tra loro che chiunque nella stanza riuscirebbe a percepire, si capiscono con un'occhiata senza nemmeno bisogno di aprire bocca.

"Ci sto!" dico quindi battendo le mani, felice come una bambina quando le viene proposto di andare al luna park.

Prendiamo posto in aula e quando il professore inizia a parlare, smettiamo di chiacchierare rivolgendo verso di lui tutta la nostra attenzione: devo stare attenta e scrivere appunti, non posso prendere insufficienze. Devo farcela a tutti i costi, i miei nonni mi hanno dato una grande fiducia pagandomi la retta del college ed io non voglio deluderli, devo farlo per me stessa ed anche per loro, dimostrerò che sono all'altezza delle aspettative che hanno su di me.

Al suono della campanella io e i miei nuovi amici ci dirigiamo verso la mensa.

"Guarda Emily" sento una voce squittire,  "la secchiona si è fatta una nuova amica" conclude infine riferendosi chiaramente a me.

"E tu sei?" sbotto subito senza dare il tempo a Juliet di rispondere.

"Ritira gli artigli morettina, nessuno ti ha interpellato" aggiunge l'amica al suo fianco.

Nella vecchia scuola ero abituata a questo genere di cose, quando stavo con Aaron venivo presa di mira puntualmente e sempre dalle stesse persone, una in particolare. All'inizio subivo, non sapendo cos'altro fare: era la prima volta che mi capitava di essere trattata in quel modo ed ero rimasta spiazzata da tanta cattiveria. Non capisco perché le ragazze debbano sempre avere questa ostilità nei confronti delle altre, ma alla fine ci ho fatto l'abitudine e quando ho raggiunto il limite, ho reagito. Credo che nessuno si dimenticherà mai la rissa scoppiata con Kristine, neppure Aaron era riuscito a separarci, anche se devo dire che non mi era sembrato essersi impegnato così tanto per farlo.

I miei nonni mi misero in punizione per due settimane, ripetendomi fino allo sfinimento che la violenza non è mai la soluzione ai problemi. Avevano ragione, ma in quel caso era una questione di sopravvivenza: le scuole superiori in America sono come una giungla, è la legge del più forte che vince sul più debole. Quando lo capisci, ti comporti di conseguenza ed è proprio quello che ho fatto. O almeno... ci ho provato.

"Cosa vuoi Penny?" le domanda Juliet incrociando le braccia al petto.

"Solo ricordarti chi comanda qui, non sei più alla high school principessa, qui le regole sono diverse" ma chi si crede di essere questa?

"Senti, stronza" mi intrometto io, proprio non ci riesco a stare a guardare, "non ci interessa chi credi che comandi qui, io non prendo ordini da nessuno e di certo neanche lei" dico indicando la mia amica, " quindi togliti quell'aria da superiore che hai deciso di usare, e facci passare. Ho fame e mi stai facendo perdere tempo." concludo: non permetterò più a nessuno di mettermi i piedi in testa, lo avevo promesso a me stessa e questa vipera non sarà l'eccezione.

Mi volto dalla parte dei miei nuovi amici accorgendomi che mi stanno guardando con una sorta di ammirazione, soprattutto Jason: credo di averlo conquistato. Riporto l'attenzione su quella che ho capito chiamarsi Penny e vedo con grande soddisfazione che è rimasta interdetta dalle mie parole, anche se dal suo sguardo capisco che il suo silenzio è soltanto una cosa temporanea.

Assaporo la piccola vittoria ottenuta ed insieme a Juliet e Jason, le supero dirigendomi verso la mensa.

"Sei tosta Cooper!" commenta Jason ed io sorrido: ancora non ha visto niente.

RACE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora