Come stabilito mi presentai da Tony dopo un quarto d'ora.
T:"andiamo"
Io:"DOVE CAVOLO VUOI ANDARE?"
T:"lo vedrai, torniamo tra 2 giorni. In tempo per il ritorno di Charli, dai su su, meno chiacchiere e più movimento" Mi prese per il polso e mi tirò verso l'uscita.
Io:"ALESSIA TU SAI DOVE STO ANDANDO?"
A:"si ma non ti preoccupare"
Io:"MA CHE CAZZO AVETE OGGI"
T:"ma quanto parli santo cielo" mi prese in braccio e poi mi porto correndo fino alla sua macchina dove vidi James chiudere il portabagagli.
J:"fatto, buon viaggio"
Io:"TONYY" gli diedi dei pugni sul petto che però potevano fagli solo da carezza.
T:"E ZITTA UN ATTIMO"
Io:"stronzo."
Mi mise in macchina e mi ci chiuse dentro e poi dopo aver parlato con James si mise alla guida e partimmo.
Io:"perché hai smesso di seguire Ondreaz?"
T:"perché gli avevo detto che se non sarebbe venuto qui stamattina ci avrei chiuso e visto che non è venuto l'ho bloccato e unfollowato su tutti i social per farlo soffrire"
Io:"ok. E?"
T:"e stiamo andando a Las Vegas per rompere un po' a Ondreaz e per farvi fare pace dato che vuole lasciare la Hype."mi disse facendo un sorriso nervoso e non guardandomi negli occhi.
Io:"NO IO A LAS VEGAS NON CI METTO PIEDE.CHE SIA CHIARO"
T:"no,noi ora ci andiamo, me ne fotto dei no che dirai tanto non avrai scampo"
Io:"Tony io ti ammazzo se non ti fermi ORA" gli diedi uno sguardo "maligno" al volo e deglutì.
T:"tu non puoi uscire da questa macchina. Sei chiusa a chiave"
Io:"ok aspetterò il momento più adatto visto che ti comporti da stronzo"
Incrociai le braccia sul petto e fissai la strada davanti a me.
Tony si rese conto che non ero tanto felice di essere lì con lui e ogni tanto provo ad attirare la mia attenzione ma lo ignorai spudoratamente.
Arrivammo dopo 10 minuti all'aeroporto e si fermò.
Io:"quindi? Perché stai lì impalato?"
T:"mi dispiace"
Io:"per avermi costretta a venire con te a Las Vegas?"
T:"no, per questo" mi prese il polso e me lo ammanettò
Io:"ma tu stai cretino proprio, ma liberami subito"
T:"no, devo assicurarmi che tu non possa scappare"
Io:"guarda che tu non sei ammanettato, potrei darti un pugno e scappare anche adesso"
T:"ma non lo farai perché sono il tuo migliore amico"
Io:"corretto. Non lo farò.Pero ricordati che io non avrò niente a che fare con tuo fratello"
T:"si si ok andiamo."
Uscì prima lui poi prese le valigie e mi aprì la porta. Prese l'altro lato delle manette e lo strinse forte in mano fino ai controlli.
Io:"Tony lasciami prendere almeno i documenti"
T:"ok ma sbrigati"
X:"wow coppia inseparabile ahah" disse una delle guardie che era lì di passaggio.
Io:"no, mi sta tenendo stretta perché mi vuole portare a Las Vegas contro la mia volontà e ha paura che io possa scappare"
T:"e per la cronaca siamo amici"
X:"ah scusatemi, di solito ne vedo di queste scene solo tra fidanzati"
T:"ma in questo caso ne ha vista una di due pirla"
Gli diedi una gomitata e il signore si mise a ridere
Io:"Zitto Tony!"
X:"vabbè io vado, alla prossima"
Io:"e anche oggi la figura di merda è andata"
Dopo un po' salimmo sull'aereo e ci sedemmo ai nostri posti che capitarono l'uno vicino l'altra.
Mi misi seduta chiusi gli occhi per qualche istante ma poi Tony iniziò a canticchiare le canzoni per bambini e mi salii il nervoso.
Io:"piantala, non sono qui per sentire lo zecchino d'oro tarocco"
T:"senti dovresti essere solo contenta di essere qui perché io sto andando a farvi fare pace!oltre che a salvargli la carriera e recuperare il nostro rapporto e poi ti ho anche pagato il biglietto"
Io:"che però non ti ho mai chiesto"
T:"c'è mai stata una volta in cui ti sei accontentata in vita tua? Mo vabbè che sei arrabbiata ma sinceramente parlando, lui non ti manca neanche un po'?"
Io:"Tony ma che domande sono, è normale che mi manca e da impazzire giuro. Non sai quante volte mi sei sembrato lui e ho avuto la tentazione di saltarti addosso perché gli somigliavi però mi sono sempre ripresa.
Tra noi due però ci sono problemi, io non mi fido e lui dice che ho un carattere di merda e avrebbe preferito non avermi mai voluta incontrare... che c'è di peggio?"abbassai lo sguardo è una lacrima mi rigò la guancia, Tony vedendomi mi mise una mano sulla coscia e me la accarezzò. Per un attimo sentii le farfalle nello stomaco ma pensavo che fosse stato normale dato che non venivo toccata in quel modo da un maschio da tanto.
T:" lui era infuriato quando stavate litigando e non si è trattenuto, lo conosco a mio fratello e non direbbe mai una cosa del genere"
Io:"si ma l'ha detto ed evidentemente lo pensava. Non credo in un futuro noi sinceramente, è tutta questa buffonata per andare lì sarà solo una perdita di tempo, me lo sento."
T:"vedrai vedrai"
Io:"ora mi togli questa per favore?" Riferendomi alle manette
T:"si, dammi il braccio"
Così feci e lui prese una piccola chiave dalla tasca.
Mi liberò e poi restammo in silenzio per il resto del viaggio, fino all'atterraggio.
Uscimmo dall'aeroporto e prendemmo il primo taxi che trovammo.
In tutto ciò io con Tony non ci parlavo perché ero ancora arrabbiata e per di più gli feci portare le mie valigie.
Non doveva e non POTEVA cavarsela semplicemente.
Nel tragitto non lo guardai neanche, provava a parlarmi ma lo ignorai e alla fine si arrese e si mise le cuffie.
Io:"quando siamo arrivati?"
T:"qualche minuto e ci siamo"
Io:"chiedevo al tassista"
T:"oh ma dai calcolami"
Io:"zitto rapitore"
X:"comunque il ragazzo ha ragione, siamo praticamente arrivati"
Io:"ottimo" sospirai mettendomi le mani tra i capelli.
Purtroppo poi arrivammo davanti alla casa "Lopez" e per un attimo pensai di scappare ma tanto Tony mi avrebbe ripresa dato che era un uomo e di conseguenza era più veloce. Che cosa non giusta.
T:"vai tu a suonare"
Io:"e tu vai a fanculo"
T:"prima devo pagare mi dispiace"
Io:"fottiti, io non suono niente"
T:"madonna, aspetta un attimo allora"
Mi sedetti sul bordo del marciapiede e mi iniziai a scrocchiare le dita come facevo di solito quando ero agitata al massimo.
T:"perfetto andiamo?"
Io:"no!"
T:"dai non fare la bambina"
Io:"senti io mi sono lasciata con lui e non parlare con te che l'hai bloccato"
T:"senti fai come vuoi io vado a suonare" così fece e vi giuro che mi stava per prendere un infarto.
ONDREAZ'S POV
Come ogni pomeriggio ero a deprimermi e a bere in camera mia ripensando a Rebecca,ai momenti belli passati insieme e al cosa volessi farmene della mia vita che piano piano stava andando sempre più giù e anche a quel deficiente di Tony che mi aveva bloccato solo perché non ero voluto tornare a LA. Quel bambino viziato doveva ottenere sempre tutto.
Il campanello suonò ma non mi mossi di un centimetro, tanto sapevo che c'era mamma a casa.
Tutto bene finché non sentii delle voci, una maschile è una femminile e a dire il vero mi sembravano abbastanza famigliari ma comunque non mi alzai. Mia madre subito dopo mi chiamò ma non risposi perché non ero in condizioni presentabili.
M:"ONDREAZ VIENI QUI HO DETTO"
Io:"ma che palle che sei" Mi alzai e non pensai neanche a vestirmi, avevo una semplice tuta nera e un cappellino rosa in testa e la maglietta non mi serviva perché mia madre aveva la fissa di tenere i riscaldamenti sempre accessi.
Scesi le scale e per un attimo quello che vidi non mi sembrò vero... Rebecca...
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𝐕𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞...//𝐎𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚𝐳 𝐋𝐨𝐩𝐞𝐳
Fanfiction[IN REVISIONE] 𝘙𝘦𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦 𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘌𝘥𝘰𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦. 𝘜𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳ò 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘈𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢...