O:"parli la scongiuro."
X:"la sua gravidanza è a rischio però uno dei due se ne andrà così che lei signorina non abbia un aborto spontaneo completo di entrambi"
Io:"quindi... mi vuole dire che uno dei gemelli morirà per lasciar vivere l'altro?" Mi stavano scendendo le lacrime, a me come a Ondreaz.
X:"mi dispiace ma si... se nei prossimi giorni avrà delle perdite di sangue sarà perché uno se ne sarà andato, altrimenti ritorni per degli esami"
O:"non c'è un modo per salvarli entrambi!? La prego FACCIA QUALCOSA"
X:"mi dispiace ma in queste situazioni c'è poco da fare"
Io:"nooo! " mi misi le mani sugli occhi e iniziai a piangere, stavo perdendo mia figlia o figlio. Il pensiero che da due passerò a uno mi distrusse completamente perché avevo paura che fosse stata tutta colpa mia.
Io:"possiamo andare?" Dissi una volta che mi asciugai le lacrime, guardai Ondreaz ed era seduto su un divanetto con lo sguardo perso, anche lui in preda alla tristezza e alle lacrime... perché proprio a noi tutte le disgrazie?perché il mondo c'è l'aveva così tanto con noi..
X:"si, ci vediamo alla prossima visita, statemi bene"
Io:"arrivederci" Ondreaz di alzò e mi prese la mano poi uscimmo da quel posto è ci dirigemmo verso la macchina.
O:"Rebecca, mi sento una merda..."
Io:"cosa? Perché?"
O:"se ti avrei detto di fare un controllo prima magari ora lui o lei avrebbe avuto qualche chance.. tirò su con il naso e mi guardò
Io:"non dire così, non è colpa tua. Magari sono io quella che non può reggere due gemelli e... ci sto male"
O:"non possiamo farci più nulla, dobbiamo rassegnarci all'idea che uno dei nostri futuri bambini è morto" non si era neanche 'formata' la creatura dentro di me ma noi l'amavamo già con tutto il cuore anche se non sapevamo fossero 2... è comunque il pensiero che tormenta e quando ci aveva detto che erano 2 per poco non saltavo dal lettino dalla gioia, si vede che la sfiga ci perseguita. Ondreaz tra noi due era quello che soffriva di piu, si vedeva lontano un miglio che se non ci fossi stata io li con lui avrebbe iniziato a dare calci e pugni a tutto. Ma si stava contenendo. Anche a me però dispiaceva da morire, avrei preferito che fosse successo qualcosa a me pur di farli nascere entrambi.Quello era per caso l'istinto materno? Wow già era arrivato o forse c'è l'ho sempre avuto ma si era solo 'attivato' ora dopo questa brutta notizia.
Fino all'arrivo a casa rimanemmo entrambi a piangere in silenzio.
Entrammo in casa e subito tutti ci iniziarono a chiedere come fosse andata ma noi non rivolgemmo una parola a nessuno e con lo sguardo basso ci andammo a chiudere nella nostra camera. Non avevamo intenzione di uscire a mangiare o cazzeggiare e ci sdraiammo entrambi sul letto a piangere come disperati, facendo passare così ore e ore. Poi la sera nessuno dei 2 uscì per cenare, la gente ci bussava ma non volevamo uscire a parlarne.
TONY'S POV
La mattina seguente, Ondreaz e Rebecca ancora non erano usciti, aveva tutti paura che fosse successo qualcosa al bambino, se Ondreaz era distrutto la cosa era grave.
Giorgia:"mi sto seriamente preoccupando per loro, non riesco a farli uscire..."
Jack:"non vorrei dirlo ma... se avessero perso il bambino?"
Avani:"ho paura che possa essere così.."
Io:"come facciamo a farli parlare? Almeno si confidano e si sfogano"
Alessia:"possiamo chiamare la madre di Rebecca così magari potranno parlare con lei e scopriremo che hanno."
Ryland:"no,la madre è contro questa gravidanza e hanno litigato, sarà un mese da quando non si parlano"
Io:"EDOARDO! Si chiamiamo Edoardo, con lui qualcuno parlerà di sicuro"
Dixie:"vado io a chiamarlo"
Tutti:"ok"
Secondo me tra Dixie e Edoardo c'era un certo feeling ma non lo volevano ammettere. Era come con me e Alessia, ci amavamo ma lo negavamo.
Il ragazzo arrivò in un lampo e subito ci chiese dov'era la loro stanza.
Io:"vieni con me"
Arrivammo davanti alla loro stanza e la provammo ad aprire ma come previsto era ancora chiusa.
E:"ragazzi siete lì?"
REBECCA'S POV
Sentii la voce di mio fratello finalmente e mi risvegliai dal mio stato di trans ma Ondreaz no, il suo sguardo era ancora perso, non parlava da non so quante ore e non sembrava lui.
Nonostante avrei voluto abbracciare Edoardo non aprii la porta ma rimasi lì a fissarla.
Poi sentii anche la voce di Tony, stavano parlando ma non riuscivo a capire di cosa.
E:"Se qualcuno mi sente, vi prego apritemi o sarò costretto a chiedere a Thomas la chiave di scorta.
Non risposi e così Edoardo perse la pazienza e lo sentii mentre si incamminò da Thomas.
Ritorno dopo poco e mise la chiave nella serratura. Poi riuscì ad aprirla.
E:"Rebecca, Ondreaz... venne da me e mi abbracciò ma non ricambiai, stavo ancora guardando la porta e improvvisamente le lacrime iniziarono a scendere. Mi sentivo una mente fuori dal corpo, avevo i pensieri lucidi e volevo muovermi e fare delle cose ma il mio corpo era immobile. Come se in quel momento avessi perso il controllo di me stessa. Continuai a ripetere nella mia mente 'è colpa tua, sei tu quella che ha distrutto una vita' e questa cosa mi distruggeva psicologicamente.
Nella stanza entrò anche Tony che andò dal fratello, anche lui immobile perso nei suoi pensieri.
ONDREAZ'S POV
'È colpa tua Ondreaz, se avessi portato Rebecca prima dalla ginecologa ora tuo figlio sarebbe ancora vivo. E invece ora te ne resta solo uno...Vergognati' ormai sapevo pensare solo quelle maledettissime frasi, sapevo che erano cose che potevano succedere, avevo anche avuto già una specie di esperienza con una cosa del genere perché una mia zia lontana era rimasta incinta di 2 ma un bambino inglobò l'altro e lei ovviamente insieme a mio zio ci rimase abbastanza male per qualche giorno ma poi superarono la cosa però provarlo sulla propria pelle... è straziante.
Nella stanza entrò prima Edoardo che disse qualcosa poi andò da Rebecca, anche lei povera era messa come me, una merda. Da me venne un ragazzo e poi capii che era Tony.
T:"come stai?"
Io:"io...n-non lo so" guardai Rebecca e lei si girò verso di me
Edoardo:"cos'è successo?"
Io:"non c'è... non c'è più."
R:"ed è colpa mia..."
T:"Che avete fatto?"
E:"e poi cosa non c'è più?"
Io:"mio figlio..."
R:"ora c'è ne...solo uno"
T:"non sto capendo... credo che sia meglio che voi usciate a prendere una boccata d'aria...poi potremmo parlare con calma"
R:"prima voglio dell'acqua.. ho sete"
E:"da quand'e che non mangiate?"
T:"dalle due del pomeriggio di ieri.Vado a prendere delle bottigliette, torno subito" presi l'ascensore per andare al piano terra ma si fermò al secondo piano ed entrò Nikita, era come se sapesse che io in quel esatto momento sarei stato lì.
N:"ciao ricciolino!"
Io:"Tony, sono Tony. Ma comunque ciao"
N:"perché voi Lopez siete così cattivi?"le porte si richiusero e l'ascensore riparti, credevo verso il piano dov'ero diretto ma in realtà la ragazza premette tutti i pulsanti così che potesse passare del tempo con me.
Io:"allora non è che siamo cattivi è solo che è un momento difficile per mio fratello e Rebecca e non abbiamo tempo per divertirci."
N:"ti vedo stressato"
Io:"lo sono, non hai idea di com'era pallido Ondreaz, parlava a malapena e sembrava letteralmente bloccato nel suo mondo."
N:"oh povero cucciolo, ti aiuto io a rilassarti..."mi mise due mani sul collo e...
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𝐕𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞...//𝐎𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚𝐳 𝐋𝐨𝐩𝐞𝐳
Fanfiction[IN REVISIONE] 𝘙𝘦𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦 𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘌𝘥𝘰𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦. 𝘜𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳ò 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘈𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢...