Edoardo:"chi è?"
T:"non lo so, non è salvato. Ora rispondo e vedo"
E:"ok"
T:"pronto?ah ciao papà! Perche con questo numero?"
O:"COSA!?"
T:"Ondreaz è papà. Ci vuoi parlare!?"
O:"sei sicuro che è lui!?"
TONY'S POV
T:"Ondreaz è papà. Ci vuoi parlare!?"
P:"no figliolo non me lo dare, voglio parlare solo con te. Buon natale"
O:"sei sicuro che è lui!?"
T:"si è lui. Auguri anche a te ma perché non vuoi parlare con mio fratello?"
P:"perché quello stronzo mi ha mandato in carcere per nulla"
T:"cosa stai dicendo ahah... sentiamo per cosa?"
P:"quando è venuto qui sono andato da fargli visita e quando mi vide da nulla mi tirò un pugno e chiamò la polizia."
Io:"dal nulla? No lui non è così"
P:"SI INVECE. Se sono qui è tutta colpa sua e ora sono bloccato e non posso fare nulla. Tony questa per ora è l'unica chiamata che posso fare ed è quasi finito il tempo. Ci sentiamo figliolo"
Io:"ciao papà, ti voglio bene. Ora ci penso io a Ondreaz"
FINE CHIAMATA TONY-PADRE
ONDREAZ'S POV
Non avevo idea di cosa "mio padre" avesse potuto dire a Tony ma lo volevo sapere in caso sarebbe stata qualche cavolata, sicuramente contro di me.
Agganciò il telefono e mi guardò furioso.
Io:"allora?" Mi alzai per andare verso di lui a parlare
T:"Tu, sei un lurido bastardo"
Lanciò il telefono sul tavolo e venne verso di me. Mi prese per il collo e mi spinse contro il muro.
Tutti si alzarono dal divano e ci guardarono quasi spaventati.
Io:"che ti ha detto quello eh!?" Non ero agitato perché sapevo che si sarebbe calmato quasi subito con me
T:"PERCHÉ LHAI PICCHIATO?"
Io:"TONY..."
T:"ZITTO NON DEVI PARLARE"
Rebecca:"TONY FERMO. Lascialo non è come sembra. Ti prego tu non sai la verità" si mise in mezzo a noi ma nonostante ciò Tony aveva ancora la mano sul mio collo.
T:"che verità?"
Io:"credo che sia arrivato il momento di dirtelo. MA PRIMA LASCIAMI"
Mi arrivò un'altro sguardo di morte ma poi mi lasciò.
R:"Tony, Ondreaz, con me ora. Ma state lontani. Non si sa mai che vi parta qualche matto. "
Ci tenne distanti e andammo sul terrazzo e nel frattempo mi preparai psicologicamente a quella bomba che stavo per sganciare su Tony. Chissà come avrebbe reagito.
T:"dai parla."
Io:"Tony... quello che ti sto per dire non è semplice. Ti prego di credermi e se non te ne abbiamo parlato prima e perché non volevamo rovinarti gli anni migliori ma..."
T:"Ondreaz parla e basta."
Io:"ok. Quando tu ancora non c'eri nostro padre non era come tu lo conosci. Picchiava me, Xavier e violentava nostra madre. Ti ricordi quando ti feci vedere delle foto mie o nostro fratello da piccolo e tu mi chiedevi 'ma perché quei lividi?' Che erano sempre nei stessi fottutissimi posti, era sempre stato lui. Non potevamo denunciarlo perché non avevamo abbastanza prove e mamma cascava sempre con le sue scuse. Un pugno una scusa, uno schiaffo una scusa ed era sempre un litigio completo. Quello peggiore è stato quando..." stavo per piangere nel mentre parlavo e anche Rebecca che sapeva già tutto. Tony invece mi guardava sconvolto. "È stato quando una sera lui tornò da lavoro ubriaco. Disse a mamma di andare in camera con lui ma lei si rifiutò e le tirò uno schiaffo poi la prese di forza. Quella notte la stuprò nel vero senso della parola.Io e Xavier ascoltavamo tutto e restammo pietrificati. Quella volta lei rimase incinta di te ed ecco che quello stronzo se ne uscì con 'se lo tieni sarò una persona migliore' ci credemmo per l'ennesima volta e per qualche anno tutto andò liscio. Quando tornava e giocava con noi... Sembravamo la famiglia perfetta vero? Ma dopo qualche anno ritornò alle vecchie maniere, se tu eri a casa io e Xavier per non farti subire tutta quella cattiveria andavamo nel seminterrato con lui, ci picchiava nei punti più nascosti del nostro corpo e ritornavamo su da te con il sorriso facendo finta di niente, nascondendo tutto il dolore. Poi Xavier se ne andò di casa e a subire ero solo io nascosto agli occhi di tutti. Compresa mamma che non sapeva assolutamente niente. Poi c'è ne andammo anche noi e tutto quanto ricadde su di lei. Quando veniva picchiata e insultata chiamava me e si sfogava. Mi raccontava quello che le faceva e non sto neanche a dirti quanto fosse orribile. Finalmente però da poco lo denunciò e ottenne il divorzio, a quanto ne so mamma chiese in tribunale l'allontanamento e vinse la causa così non permise a lui di avvicinarsi. E quando siamo andati poco tempo fa da lei lui si presentò. Insultò Rebecca e poi venne verso di me, provò a tirarmi un pugno ma Reb si mise in mezzo e se lo prese lei. In quel momento mi incazzai e lo iniziai a picchiare seriamente nel mentre mamma chiamò la polizia. La rissa finì a quando aprì la porta per andarsene la polizia lo prese e lo portò dentro. È questa la verità!"
Lui mi guardò sconcertato mentre una lacrima gli rigò il viso. Guardai Rebecca e anche lei stava piangendo ma si morse il labbro per non farlo ancora di più.
Ci fu qualche minuto di silenzio dove anche io cominciai a piangere ricordandomi tutti quei traumi che mi erano tornati in mente. Mio fratello si alzò e senza dire niente venne da me e mi abbracciò. Solo io potevo renderlo da drago inferocito a cagnolino bastonato perché solo io lo conoscevo realmente.
T:"mi dispiace per tutto quello che avete passato"
Stava respirando difficilmente a cause del forte pianto che aveva appena fatto.
T:"mi sento responsabile"
O:"no Tony tu non sei responsabile. È solo lui il responsabile e ora sta pagando.Mi dispiace per tutto quello che sei venuto a scoprire... mi ero giurato di non dirtelo ma questa volta non ho avuto scelta"
T:"è meglio così...ora scusami ma vado un po' a riflettere in camera mia. Voglio stare solo"
Io:"d'accordo, a dopo"
R:"a dopo"
Si alzò e se ne andò. Rebecca venne da me e si mise a cavalcioni sulle mie gambe
R:"che Natale con i fiocchi, prima TIKTOKROOM poi questo.... chissà che succederà entrò sta sera"
Io:"mi dispiace,ma non potevo permettere che si facesse influenzare dalle sue storielle"
R:"tranquillo, non hai nessuna colpa" mise la testa nell'incavo del mio collo e le iniziai a farle i grattini. Quella posizione duro per quasi 15 minuti poi quando le mie gambe iniziarono ad addormentarsi mi alzai con la mia ragazza ancora in braccio. Avevo capito che stesse dormendo. Rientrai i casa e la portai a letto. Misi lei prima sotto le coperte e poi feci la stessa cosa. Infondo dopo le emozioni che avevo appena passato un pisolino non poteva farmi male.
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𝐕𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞...//𝐎𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚𝐳 𝐋𝐨𝐩𝐞𝐳
Fanfiction[IN REVISIONE] 𝘙𝘦𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦 𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘌𝘥𝘰𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦. 𝘜𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳ò 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘈𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢...