Io:"allora ciao Alessia e ciao Nikita...so che... no non è vero. Non so che dire e fare. Alessia ascoltami, so che mi starai odiando a morte per quel che ho fatto e non ti biasimo anzi, ti do tutta la ragione di questo mondo. Nikita, tu sei venuta qui solo da qualche giorno e hai stravolto tutto, non so se tu eri ubriaca o meno ma hai fatto quel che hai fatto, certo anche io potevo evitare di farmi twerkare addosso ma era l'alcool e l'euforia del momento. Non nego che sei una bellissima ragazza e che per un po' ho pensato di provare un'attrazione per te ma non nego neanche che Alessia mi ha dato tante emozioni che non vorrei dimenticare anzi a dirla tutta non sarebbe neanche male riviverle."
Nikita:"Tony prima che tu possa dire altre cose, mi dispiace per come mi sono comportata con te e tuo fratello, specialmente quando ti ho baciato e quando... vabbè hai capito. Il fatto è che tu mi avevi veramente colpita e mi sembravi uno un po' menefreghista, che non gli importa delle persone, il classico tipo della 'botta e via' ma a quanto pare mi sbagliavo di brutto. Si vede che ami Alessia, basta osservare come la guardi anche se avvolte non te ne accorgi. Alessia riguardo a te, perdonami per aver fatto la puttana con il tuo ragazzo e perdonami anche per gli insulti. Se non mi vorrete me ne andrò da qui e vi darò anche ragione."
Alessia:"Nikita, io posso pure provare a perdonarti definitivamente, però devi cambiare atteggiamento. Io non so non la ragazza a cui tutti gli stanno sulle palle anzi, più amici ho meglio è ma credo come per tutti quindi si... ti perdono. Mentre per te Tony, io non so veramente cosa tu voglia. Mi dici che hai dubbi poi te ne esci fuori con questo"
Io:"il fatto era che con Nikita mi sentivo strano, ma non come te, io ti amo"
A:"perché ti sertivi così? Dimmelo"
Io:"non te lo so spiegare però mentre dicevo a tutti che non ero sicuro ci ho riflettuto. E ora voglio riprovarci con te... tu invece?"
A:"se vuoi possiamo restare amici ma per un po' ho bisogno di spazio e tempo"
Io:"dai Ale ti prego"
A:"scusami,ci vediamo dopo." Si alzò e uscì dalla stanza.
N:"dagli il suo tempo e vedrai che tornerà"
La mattina dopo...
REBECCA'S POV
Ero in macchina ad aspettare Ondreaz che era entrato nella hype per prendere le nostre valigie. Vi starete chiedendo perché io non fossi entrata...le nausee quel giorno si decisero a venirmi a fare visita. Ero bianca cadaverica, non avevo le forze neanche di truccarmi e mi feci aiutare per cambiare da Dre (avevo una tuta sua larga)
Ondreaz scese anche Tony con un'altra valigia, credo quella mia e mi salutò.
T:"ciao Reb! Come stai" Non gli risposi e lo salutai solo con la mano, se avrei parlato sicuramente da dentro di me sarebbe uscita pure l'anima.
O:"sta male, ha le nausee"
T:"madonna se sta così male per colpa tua che diavolo le hai fatto!?"
O:"fai meno il simpaticone della casa e metti la valigia in macchina"
T:"bla bla bla."
Dopo aver messo le valigie in macchina si salutarono e poi ci dirigemmo verso l'aeroporto.
Entrammo e subito andammo verso i vari controlli.
O:"c'è la fai?ti vedo abbastanza male"
Io:"Dre non ho scelta"
O:"aspettami qui" mi diede le valige (entrambe perché a me non ha voluto dare niente) e prima che potessi dire A sparì tra la folla.
Ritornò poi correndo verso di me con un sacchetto in mano
O:"eccomi qui"
Io:"che hai preso?"
O:"ho chiesto qualcosa alla farmacia per la nausea da gravidanza e mi hanno dato queste." Tirò fuori poi la scatolina con delle pasticche, dall'interno della busta e me la diede, insieme alla bottiglietta d'acqua acquistata separatamente.
Io:"grazie" ne presi una poi dopo aver superato i controlli rimanenti salimmo nell'aereo.
1 ore e mezza dopo...
Eravamo nel taxi che ci avrebbe portato a casa della madre di Ondreaz. Mi sentivo leggermente meglio ma ero di una stanchezza assurda tant'è vero che mi addormentai sulle gambe di Ondreaz.
All'arrivo lo sentii muoversi e poi parlare a bassa voce non il tassista, credo che lo stesse pagando. Ero ancora un po' addormentata e non avevo voglia di alzarmi e rimasi lì ad attendere che mi costringesse a svegliarmi ma a mia sorpresa non fu così. Mi prese in braccio e delicatamente mi portò fuori dalla macchina. Il signore con noi prese e mise fuori le valigie e poi se ne andò mentre in tutto ciò il mio cervello era ancora mezzo addormentato. Si sedette (come me ancora nelle sue braccia) su una panchina che era quasi davanti al cancello dell'abitazione.
O:"amore... svegliati che siamo arrivati."
Io:"mmh...ok" mi stiracchiai e per poco non caddi a terra, fortunatamente Dre mi teneva stretto a lui altrimenti sarei già stata come un salame spiaccicato a terra.
Mi alzai e andai a prendere le 2 valigie ma lui mi fermò.
O:"tranquilla, faccio io" le prese, suonò alla madre e ci venne ad aprire.
M:"Ma ciao ragazzi! Che bella cosa avervi qui" abbracciò prima suo figlio, come è anche giusto che sia, poi venne da me.
M:"ciaoo, Rebecca giusto?"
Io:"giustissimo! Tu Michelle vero"
M:"verissimo. Dai entrate" aveva un giardino enorme con un sacco di fiori e un prato ben curato. La casa invece dentro era molto moderna e mi ricordava tanto la vecchia casa di Ondreaz, due piani, semplice ma bella.
M:"allora... com'è andato il viaggio?" Ci sedemmo sul divano e nel frattempo Michelle ci diede un caffè.
O:"bene più o meno... Rebecca è stata un po' male"
M:"perché? Rebecca vuoi controllare la febbre"
Io:"no no grazie, erano solo la nausea"
M:"nausea?"
Io:"era di questo che ti volevamo parlare principalmente"
O:"non giriamoci troppo attorno, mamma stai per diventare nonna una seconda volta.."
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𝐕𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞...//𝐎𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚𝐳 𝐋𝐨𝐩𝐞𝐳
Fanfiction[IN REVISIONE] 𝘙𝘦𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦 𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘌𝘥𝘰𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦. 𝘜𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳ò 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘈𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢...