CAPITOLO 47

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La settimana è appena finita, in questi giorni la fisioterapia è stata dura e ancora faccio fatica a reggermi in piedi, ultimamente mi venivano delle fitte e ieri mi hanno portata a fare un messaggio per placare i forti dolori alla schiena.


Oggi è domenica e quindi non abbiamo trattamenti ed esercizi da fare, io e Lucas siamo in giardino e suo fratello ci ha appena raggiunti con delle buonissime brioches visto che sono solo le 10.00.

< Grazie per la colazione Alexander, è veramente deliziosa > dico io sorridendo.

< Di nulla, tutto per addolcire la giornata. Comunque chiamami Alex > mi risponde lui.

< Ok va bene > rispondo io, questo ragazzo è veramente gentile.


< Moretta! > sento dire a voce molto alta.

< Biondina! > rispondo girandomi di fretta avendo riconosciuto la voce di Layla, la mia migliore amica, che mi sta venendo in contro sorridente.

< Che ci fai qui? > chiedo stupita.

< Non sei contenta di vedermi? Mi mancava la mia migliore amica > mi risponde lei.

< Certo che lo sono! > dico mentre lei mi abbraccia.

< Come va qui? > mi chiede lei sedendosi al mio fianco.

< Bene dai, lui è Lucas il mio compagno di fisioterapia e lui suo fratello Alexander, lei è Layla la mia migliore amica > dico io presentando i miei nuovi amici.

< Piacere > dicono i tre in contemporanea.

< Quanti anni avete? > chiede lei.

< Io dodici > dice Lucas.

< Io venticinque, tu? > risponde Alexander.

< Io diciannove come Ketrin, lei però li compie tra un mese > dice lei.

< Tu conoscevi David? > chiede d'un tratto Lucas stupendoci tutti.

< Sì, dalle superiori > risponde guardandomi e stringendomi la mano.

< Ti ricordi quando noi 3 siamo andati al mare e ci siamo tuffati dalla scogliera? > mi dice lei ricordando quell'episodio.

< Sì, l'acqua era congelata > dico ridacchiando.

< Voi vi siete tuffati da una scogliera? Che figo! > dice Lucas.

< è da pazzi e tu non lo farai mai! > dice Alexander verso il fratello facendoci ridere.

< Tuo fratello ha ragione, io mi sono tagliata con uno scoglio > dice la mia amica mostrandogli la cicatrice sulla caviglia, mi ricordo benissimo quanto le facesse male.

< Sì, l'abbiamo portata al pronto soccorso perché avevamo paura potesse infettarsi e non smetteva di sanguinare > spiego io.


Abbiamo passato la mattinata a chiacchierare, dopo di che alle 12.30 io e Layla siamo andate nella mia stanza dove mangiamo degli hamburger che ci hanno consegnato da un fast food qui vicino. Ora che abbiamo finito di pranzare siamo nel letto a chiacchierare.

< Sai il fratello del ragazzino è veramente figo! > mi dice la mia migliore amica ad alta voce.

< Sì lo è ed è veramente gentile, due volte a settimana viene e aiuta il fratello durante la fisioterapia e il primo giorno ha aiutato anche me > dico sorridendo pensando alla sua gentilezza.

< Ti piace? > mi chiede lei guardandomi negli occhi.

< In questo periodo devo concentrarmi sul mio obiettivo che è guarire e non pensare ai ragazzi, ho già sbagliato con Adam, non lo farò un'altra volta > dico tutto d'un fiato torturandomi le mani.

< Non mi hai risposto però... Non ti ho chiesto se vuoi metterti con lui, ma semplicemente se ti piace > insiste lei.

< Sì ... è bello, dolce e simpatico > confesso quello che penso veramente.

< Beh io aggiungerei stupido > sento dire da una voce alle mie spalle, mi giro e vedo Lucas con di fianco il fratello. Che imbarazzo! La mia amica al mio fianco invece ridacchia e penso che lei li avesse visti prima.

< Ehy ragazzino! Comunque grazie per i complimenti > dice con un sorrisetto furbo.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora