CAPITOLO 45

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Siamo arrivati in palestra pronti ad iniziare il mio primo giorno di riabilitazione, indosso dei semplici leggins neri con una t-shirt bianca e le sneakers dello stesso colore.

< Ok allora visto che voi due avete fatto amicizia oggi farete gli esercizi insieme > ci informa Marcus.

< Va bene > rispondiamo entrambi.

< Allora iniziamo con dello stretching > dice facendomi stendere sul tappetino e Lucas fa lo stesso, il medico mi fa fare ciò che anche il vecchio fisioterapista che veniva a casa mi faceva fare.

< Ora testiamo la resistenza a stare in piedi e dovrete dirci quando non ce la fate più così che vi faremo riposare un attimo > dice portandoci alla sbarra, lui sta dietro di me aiutandomi a sorreggermi, mentre di fronte ho Lucas con dietro Alexander.

< Ketrin mi raccomando, mi hanno detto i tuoi vecchi medici che sei molto testarda e cerchi di superare i tuoi limiti, ti prego di non farlo oggi, ho bisogno di vedere la tua situazione attuale e per quello avrai tempo > si raccomanda lui.

< Ok va bene > rispondo, sento già dolori e credo siano passati forse 2 minuti quindi stringo i denti e cerco di resistere ancora, anche se è proprio ciò che lui mi ha detto di non fare, ma è più forte di me.

< Ketrin ... > sento dire, alzo gli occhi e vedo che a parlare è stato Alexander e non il fisioterapista.

< Ok pausa > ammetto io e Marcus mi fa sedere.

< Che ti avevo chiesto? Se non ti avesse ripreso lui quanto saresti andata avanti? > mi chiede con voce di rimprovero.

< Poco > dico sottovoce.

< Facendo così ti fai solo del male > aggiunge e noto che anche Lucas si è seduto.

< è più forte di me > dico semplicemente abbassando lo sguardo, il suo telefono inizia a scuillare.

< Vado un momento nel mio ufficio e torno > ci dice rispondendo al telefono per poi uscire dalla palestra.

< Perché hai disobbedito? > mi chiede innocentemente Lucas.

< Sai io sono fatta così, devo sempre cercare di superare i miei limiti > dico sincera.

< Ma stavi soffrendo, si vedeva da come era contratto il tuo viso > dice Alexander guardandomi triste.

< Mio padre ogni giorno, da quando sono tornata a casa dopo l'incidente, mi dice che devo impegnarmi al massimo e per riuscire a tornare come prima, se mai succederà, dovrò sopportare un po' di dolore > ammetto io, odio quando mio padre minimizza così la mia sofferenza, ma credo che per riuscire ad uscire da questa situazione io debba per forza sentire dolore e portarmi al limite.

< Si sbaglia, devi fare un passo alla volta così arriverai al tuo obiettivo > mi dice il moro.

< E se non ci riuscissi? > chiedo in un sussurro che però entrambi sentono.

< Non ti conosco da molto, ma secondo me sei una ragazza tosta e quindi io credo in te e so che ce la potrai fare e noi ti aiuteremo > mi dice Lucas e il fratello annuisce facendomi capire che è d'accordo con le parole del piccoletto.

< Grazie > dico ad entrambi sorridendo.


Marcus ritorna in palestra e ci mette nuovamente alla sbarra e questa volta non appena sento di non farcela glielo comunico subito così che lui possa segnarsi tutte le cose necessarie per analizzare la mia situazione ed eventuali miglioramenti. La nostra ora di fisioterapia oggi è consistita nell'analisi della mia situazione e nel provare a stare in piedi, il dottore ci ha comunicato che domani faremo acquagym che è ottima per il mio problema, ci ha inoltre detto che da oggi io e Lucas ci alleneremo insieme e ne sono molto contenta, mi trovo molto bene con lui e sono sicura che con un amico qui sarà un po' più facile.

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BUON ANNO A TUTTI!!!
Speriamo in un anno migliore 🤞🏼☺️
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COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora