CAPITOLO 38

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*IL GIORNO DOPO*

Stamattina sono usciti tutti e Samantha mi ha detto che tornerà nel pomeriggio, mi hanno lasciato il pranzo in frigo e dovrò solo scaldarlo.


Ora sono le 11.30 e io sono sul divano con uno short dell'adidas e una maglietta corta che lascia scoperto l'ombelico, il tutto ovviamente accompagnato dal mio nuovo busto meno fastidioso di quello vecchio. Sono qui stesa a guardare la TV e mentre parte un nuovo episodio di "Riverdale" suona il campanello.

< Chi è? > chiedo a voce alta.

< Sono Adam > mi risponde il moro dall'altra parte della porta.

< Entra è aperto > rispondo io e lui fa come gli ho detto per poi venire al mio fianco sul divano.

< Ciao Ketrin come stai? > mi chiede lui gentilmente, ma io sono ancora arrabbiata per ieri.

< Bene, comunque Sam non è in casa > dico secca continuando a guardare la Tv, lui mi prende il telecomando dalle mani e mette in pausa il programma.

< Lo so, sono qui per te > mi risponde e io mi giro a guardarlo.

< Perché? > chiedo confusa.

< Per chiederti scusa per il comportamento di ieri, non ti ho difesa credendo a quella puttanella > mi risponde.

< Sai ci sono rimasta male perché credevo che si stesse creando qualcosa tra di noi > dico abbassando il viso.

< Sono stato un coglione, tu mi piaci molto e non voglio rovinare tutto per una come Cassi > mi confessa alzandomi il viso.

< Anche tu mi piaci molto > gli dico sorridendogli, lui mi prende una mano e se la posa sul suo petto.

< Senti che effetto mi fa anche un tuo semplice sorriso > mi dice e sento il suo cuore battere forte.

< Anche il mio fa così ogni volta > aggiungo mentre ci guardiamo negli occhi.

Lui si avvicina lentamente a me fino a far scontrare le nostre labbra in un leggero bacio a stampo per poi staccarsi da me, ma io non voglio che si allontani quindi metto una mano sul suo collo e lo avvicino nuovamente per un nuovo bacio più intenso. Lui sorride sulle mie labbra e approfondisce il bacio mettendo le sue mani sui miei fianchi accarezzandoli, io metto le mani nei suoi capelli.

< Mi fai impazzire > dice separando le nostre labbra e posando la sua fronte sulla mia.

< Ci mettiamo più comodi? Magari nella mia stanza? > chiedo io.

< Volentieri > risponde lui, spegne la Tv e mi prende in braccio dirigendosi in camera mia, lì mi stende nel letto sedendosi al mio fianco.

< Stenditi qui con me > dico indicano il cuscino al mio fianco, lui si toglie le scarpe per poi mettersi comodo su un fianco rivolto verso di me.

< Sei bellissima > mi dice accarezzandomi la guancia in modo dolce io mi avvicino al suo viso sorridendo.

< Anche tu non sei male > dico maliziosa.

< Ah si? Solo non male? > mi risponde avvicinandosi sempre di più al mio viso.

< Dai lo sai di essere figo... > ribatto cercando di avvicinarmi ma lui si allontana.

< Ma voglio sapere tu come mi vedi > mi informa.

< Adam per me tu non sei solo attraente, tu sei gentile, sei dolce e simpatico. Tu ti sei offerto di aiutarmi nei momenti difficili e durante la fisioterapia, so che non è facile starmi accanto visto il mio carattere chiuso > spiego io.

< Davvero pensi queste belle cose di me? > chiede guardandomi negli occhi.

< Sì > rispondo sincera.

< E sai che penso io di te? > chiede.

< Tu sei la ragazza più bella che io abbia mai visto, sei simpatica e trasparente, se pensi una cosa lo dici e non lo nascondi. Tu sei perfetta > continua lui facendomi arrossire.

< Guardami, io non sono perfetta. Potresti avere tutte le ragazze che vuoi, perché sei qui da me? > gli chiedo io guardandolo negli occhi.

< Per me tu lo sei, le altre ragazze sono finte > mi dice per poi unire le nostre labbra in un piccolo bacio.

< Non è che se hai avuto un incidente e non puoi camminare tu non sei perfetta, io adoro anche ogni tua minima "imperfezione" sono quelle a renderti unica > aggiunge dandomi tanti baci su tutto il viso.

< Pensi davvero questo? > chiedo stupita.

< Sì, è questo che mi ha colpito > mi risponde e io decido di eliminare le distanze che ci separano, metto una mano sul suo collo e lo tiro verso di me baciandolo.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora