*Il giorno dopo*Io e Layla veniamo svegliate da mio padre che entra nella stanza urlando < SVEGLIATEVI DORMIGLIONE! > guardo l'ora infastidita e noto che sono le 8.00 del mattino.
< Che c'è? Perché ci svegli presto? > chiedo con voce assonnata strofinando gli occhi mentre la biondina al mio fianco farfuglia parole incomprensibili.
< Fra un'ora viene il dottore a farti la visita e alle 14.30 hai il fisioterapista > mi risponde per poi uscire.
Io e la mia amica ci prepariamo per poi andare in cucina a fare colazione con gli altri.
< Ciao ragazze come state? > chiede gentilmente Gemma mentre ci mette nel piatto dei bellissimi Pancake.
< Bene grazie > rispondiamo in contemporanea.
< Ragazze grazie per ieri, Toby si è dichiarato e ora stiamo insieme > ci dice con un sorriso smagliante Samantha.
< L'abbiamo sempre saputo di essere delle perfette Cupido > dice la mia amica mentre entrambe ridacchiamo.
< Io aggiungerei finalmente, sei cotta di quel ragazzo da due anni > dice la madre facendola arrossire e facendo ridere noi.
Sentiamo suonare il campanello e deduco sia arrivato il medico che mi deve visitare, fortunatamente abbiamo già finito di fare colazione e siamo già in salotto a chiacchierare.
< Ketrin il medico è arrivato > mi informa mio padre facendolo entrare, noto che è lo stesso che mi ha visitata al mio primo giorno qui e mi ha prescritto le vitamine.
< Buongiorno Signorina, è un piacere rivederla > mi dice lui gentilmente.
< Buongiorno a lei > lo saluto io.
< Sta prendendo le vitamine che le ho prescritto? > mi chiede lui posando la sua borsa a terra e il cappotto sulla poltrona di fianco a me.
< Sì, tutti i giorni. Gli antidolorifici invece le prendo solo quando il dolore è pienamente insopportabile, cerco di prenderle il meno possibile visto che mi danno sonnolenza > lo informo.
< Perfetto, le pastiglie sono forti quindi la sonnolenza è normale > mi risponde.
< Vedo che comunque sei ancora molto magra > continua lui con aria di rimprovero.
< Non mangia moltissimo e delle volte salta i passi > dice mio padre al mio posto.
< Delle volte il dolore mi chiude lo stomaco, ma cerco di fare il possibile > cerco di giustificarmi.
< Ketrin non deve saltare i pasti, dovrebbe mangiare almeno un pezzo di pane > mi sgrida lui.
< Va bene, proverò a fare il possibile > rispondo.
< Ora dobbiamo provare le tue condizioni fisiche e gli eventuali miglioramenti prima della fisioterapia di oggi > mi informa lui e io annuisco in risposta.
Ci spostiamo sul tappeto dove mio papà mi fa stendere.
< Mi alzeresti la gamba? > mi chiede e io la sollevo di pochissimo quasi non si vede, in questi giorni l'infermiera quando veniva mi faceva i massaggi e cercava di aiutare la muscolatura.
< Molto meglio dell'ultima volta, ora ti proviamo ad alzare > dice e con l'aiuto di mio padre mi sollevano da terra mettendomi in piedi.
< Come va? > mi chiede.
< Mi fanno male le gambe, ma meno dell'altra volta > rispondo.
< E la schiena? > chiede.
< Anche quella fa male e mi gira la testa > rispondo io.
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COGLI L'ATTIMO
Teen FictionKetrin ha 18 anni e vive a San Diego con il padre, mentre la madre ne n'è andata da circa 8 anni in Francia dove ora vive con il nuovo marito. La sua vita sembrerebbe perfetta agli occhi delle altre persone. Ha una migliore amica che si chiama Lyla...