CAPITOLO 27

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Sento il mio telefono squillare, guardo lo schermo e vedo che è Benjamin e rispondo svogliatamente.

K: Che vuoi?

B: Ciao Ketrin come stai?

K: Di merda

B: Sono a Los Angeles, possiamo vederci?

K: Oggi è abbastanza una giornata di merda, ci manchi solo tu

B: Ho un modo per farti sentire meglio, voglio solo parlare con te visto che ci siamo lasciati in malo modo. So che non torneremo mai come prima e non cercherò di fare nulla che tu non vuoi.

K: Va bene, sei in macchina?

B: Sì, ho guidato per ore

K: Ti mando l'indirizzo, vieni tra 15 minuti

B: Ok a dopo e grazie

K: Non farmene pentire

Riattacco e spero proprio che non mi faccia pentire di avergli dato la possibilità di parlarmi, ma ho veramente bisogno di rilassarmi e lui sa come fare, inoltre voglio uscire da questa casa e evitare io padre.


< Samantha puoi venire con me in camera? > chiedo entrando e non vedo mio padre in giro al momento.

< Dimmi Ketrin > mi dice lei entrando e venendo da me.

< Devo uscire, mi aiuteresti a vestirmi? > le chiedo gentilmente.

< Sì, devi vedere Adam? I ragazzi stanno arrivando > mi informa lei.

< No, ma mio padre non deve sapere nulla > rispondo.

< Dove vai? > chiede.

< Sam ti prego non fare troppe domande, devo buttare fuori lo stress e stare lontana da mio padre. Vorrei quella tuta, con il busto sotto la felpa > le chiedo gentilmente.

< Ok, ma ti prego non mi far pentire e non metterci nei guai. Tuo padre è uscito tornerà tra un ora > mi informa mentre mi aiuta.


Una volta pronta esco dove gli amici di Samantha sono appena arrivati, subito dopo vedo un SUV parcheggiare sul vialetto.

< Il mio passaggio è arrivato > la informo mentre Benjamin scende dall'auto avvicinandosi.

< Ciao Bellissima > mi dice e io lo fulmino con lo sguardo.

< Okok scusa > mi dice alzando in alto le mani.

< Ciao, andiamo? > chiedo affrettando le cose visto che voglio evitare di incontrare mio padre.

< Ciao io sono Samantha la sua sorellastra tu? > chiede la mora alle mie spalle, voleva sapere con chi uscivo e alla fine ce l'ha fatta con l'inganno, speriamo non si ricordi che è il mio ex.

< Ciao io sono Benjamin > risponde semplicemente lui.

< Ciao Sam, ti scrivo più tardi e non dire a mio padre con chi sono grazie > dico io salutandola.

< Vieni che ti metto in macchina > mi dice mentre io sto già andando verso la macchina da sola.

< Ciao Ketrin come stai? > mi chiede Adam.

< Ciao Adam, oggi male. Mi dispiace ma devo andare > dico liquidandolo in fretta, mi dispiace molto ma oggi non è proprio giornata.


Benji mi aiuta in modo molto goffo a salire in auto e poi partiamo.

< Dove andiamo? > mi chiede.

< In realtà non lo so perchè non conosco posti, cerca un parco o qualcosa del genere > gli dico lui e con il cellulare cerca quanto da me indicato e partiamo


(SAMANTHA)

< Ragazzi dobbiamo seguirli, non mi ha voluto dire dove andava e quel tizio non mi piace molto > li informo e non appena partono saliamo su due delle macchine e partiamo. Io sono con Adam, Lucy e il mio ragazzo, noto che il moro alla guida è serio e credo ci sia rimasto male per il comportamento di Ketrin.

< Samantha oggi le è successo qualcosa? > mi chiede ad un tratto mentre resta concentrato sulla strada per seguire il SUV.

< Ieri sera ha litigato con il padre che sabato non la vuole alla festa aziendale, mentre stamattina ha avuto un incubo che l'ha fatta svegliare urlando e poi ha litigato nuovamente con il padre che le ha vietato gli antidolorifici perché voleva che oggi facesse fisioterapia e ... > inizio ma mi blocco.

< E? > mi incita a continuare.

< E ... non vuole che usciate insieme > dico tutto d'un fiato.

< Perchè? > chiede stupito.

< Vuole che lei si concentri sul tornare come prima, ma non capisce che le serve aiuto > gli rispondo.

< Stanno andando al parco fuori città > dico notando che ci stiamo avvicinando e siamo in macchina da 20 minuti, infatti dopo poco parcheggiano e noi ci mettiamo un po' distanti.

Scendono per poi dirigersi dentro al parco che è quasi abbandonato.

< Tu sai chi sia quel ragazzo? > mi chiede il mio ragazzo.

< No, ma il nome Benjamin mi dice qualcosa ... > dico pensando, non riesco proprio a ricordare.

< Non è il nome dell'EX? > mi dice Mathias.

< Cacchio hai ragione! > esclamo io stupita.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora