CAPITOLO 86

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*UNA SETTIMANA DOPO*

Oggi è il mio compleanno, faccio colazione con tutta la famiglia che mi fa gli auguri e mi da dei regali, mio padre mi ha regalato un buono da spendere da LV, mentre Samantha mi ha regalato un bracciale con un ciondolo a puzzle con scritto sorella e lei ha l'altro pezzo, un regalo veramente bello e dolce.

Subito dopo aver fatto colazione mi dirigo al lavoro, ma prima di entrare vado a comprare dei pasticcini per il mio reparto per festeggiare visto che è usanza farlo.


Sono le 18.00 e io ho appena staccato dal lavoro, oggi ci sono state molte cose da fare e abbiamo progettato tutte le nuove uscite della settimana prossima, una volta davanti a casa trovo Alexander in piedi nel giardino circondato da rose rosse, mi fa male vederlo qui visto che da quando ci siamo lasciati ho fatto di tutto per evitarlo anche se la cosa mi faceva male visti i sentimenti che ancora provo per lui, ma che sto cercando di sotterrare.

Oggi se non ricordo male era il giorno della sua partenza e speravo con tutta me stessa che lui non venisse qui, ma che partisse senza venire a salutarmi.

Se continuo a vederlo, anche se non parliamo e lo caccio via, fa male e io non riesco proprio ad andare avanti e ricominciare.

< Ketrin ti prego non mi cacciare, sono passato a salutarti e farti gli auguri di buon compleanno prima di partire. Non potevo salire su quell'aereo senza averti vista e aver parlato con te > mi confessa, io resto ferma in silenzio a guardarlo per qualche minuto per poi parlare.

< Forza allora parla > mi sforzo a dire.

< Ketrin lo so di aver sbagliato a dirti quelle cose, non so che mi è saltato in testa quando ti ho chiesto di continuare a stare insieme come se nulla fosse fino alla mia partenza, forse il mio cuore sperava di trovare il modo di restare con te ... Io ti amo Ketrin e non avrei mai voluto farti soffrire > dice lui tutto d'un fiato.

< Però l'hai fatto e la cosa che mi ha fatto più male è che io credevo veramente nella nostra storia e tu non hai fatto nulla per salvarla > rispondo io.

< Ketrin io non voglio perderti, ma devo partire per forza non ci sono altre scelte e non so per quanto dovrò restare la > mi dice abbassando lo sguardo triste.

< Addio Alex > dico voltandomi per entrare in casa.

< A presto > mi dice mentre sto aprendo la porta con le lacrime agli occhi, la chiudo alle mie spalle senza mai girarmi a guardarlo e mi siedo a terra liberando tutte le lacrime che ho trattenuto da quando l'ho visto.


< Ketrin ... > viene ad abbracciarmi Samantha che probabilmente lo ha visto dalla finestra e ha capito il motivo del mio pianto, io la stringo a me lasciandomi andare.

< è finita Sam ... è finita per sempre ... non ha nemmeno lottato per noi ... parte e basta > dico tra un singhiozzo e l'altro.

< E quando veniva qui? > chiede lei.

< Era per parlare ... per fare pace ... ma non per tornare insieme > spiego io calmandomi e smettendo di piangere.

< Mi dispiace davvero tanto tesoro, stasera però si festeggia lo stesso vero? Non ti farai mica rovinare il compleanno da quello stronzo > commenta lei.

< Sì stasera si esce e voglio ubriacarmi. Come si dice: Su i bicchieri, giù i pensieri > dico asciugandomi le lacrime e tirandomi su.

< Così si fa tesoro! > mi dice lei felice.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora