CAPITOLO 15

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*Due giorni dopo*

Dal giorno del litigio con mio padre ho saltato quasi tutti i pasti se non qualche tost che mi portava Gemma a merenda per poter prendere l'antidolorifico, non sono più uscita dalla mia stanza e mio padre mi evita.

Sento bussare alla porta e spero con tutta me stessa che non sia lui, sono le 10.00 e da quello che ricordo alle 15.00 dovremmo essere in tribunale.

< Avanti > dico incerta e vedo che sono Gemma e Samantha a fare ingresso nella mia stanza.

< Buongiorno > mi dicono entrambe sorridendo e porgendomi un vassoio con un toast alla nutella e del succo vitaminico.

< Ciao > rispondo, prevedo che non sarà per nulla un buon giorno.

< Come ti senti oggi > mi chiede Gemma invitandomi a fare colazione.

< Abbastanza bene a parte che oggi è il "gran giorno" > dico mimando le virgolette con le dita.

< Tuo padre è andato al lavoro e tornerà per pranzo, poi partiremo tutti e quattro verso le 13.00 > mi informa.

< Quattro? Verrete entrambe? > chiedo stupita, ma anche felice visto che in questi giorni io e Samantha abbiamo legato scoprendo molte cose in comune.

< Sì, saremo al tuo fianco > mi risponde lei facendo un sorriso sincero.


Mangio ciò che mi hanno portato e poi stiamo un po' a chiacchierare del più e del meno, scegliendo anche cosa indossare oggi.

< Ma hai tantissimi vestiti e scarpe > dice sognante la mia Sorellastra guardando la mia cabina armadio.

< Se fai la brava ti presto qualcosa > la prendo in giro facendole l'occhiolino.

< Beh sai che ti voglio tanto bene? > mi dice prendendo in mano le mie amate Loubutin nere.

< Oh no quelle sono Offlimit mia cara > dico ridacchiando, sono le mie scarpe preferite.

< Okok > risponde posandole e alzando le mani in segno di resa facendoci ridere tutte.


Decido di saltare il pranzo anche se Gemma era contraria e poi mi faccio aiutare per cambiarmi. Abbiamo scelto un look semplice e comodo, dei Jeans neri con una t.shirt bianca e le Adidas dello stesso colore, una volta pronti saliamo in macchina diretti all'aeroporto per partire.

Alle 14.45 siamo davanti al tribunale dove ci aspettava l'avvocato di mio padre per entrare, andiamo nell'aula che ci è stata assegnata, mio padre con Gemma e Samantha si siedono nella nella prima fila, mentre io vado al banco con l'avvocato.

< Tutti in piedi entra la giuria > dicono e a me sembra una presa in giro, l'aula è piena e io non ho il coraggio di girarmi per paura di incontrare lo sguardo della mamma e del fratello di David.

< Buongiorno a tutti, accomodatevi pure > dice il Giudice.

< Facciamo entrare l'accusato > comunica il suo collega, si apre una porta Sulla sinistra dell'aula dalla quale fanno ingresso due poliziotti e un uomo grassoccio non molto alto con la barba folta ma abbastanza curata, lo fanno accomodare al banco dal lato opposto del mio.

< Oggi siamo qui riuniti per giudicare il Signor Leon Ortega per l'incidente che ha causato ai danni della qui presente Signorina Ketrin Thorne e il Signorino David Mason che ha perso la vita quella sera > spiega ancora il signore.

< Avvocato Lindem prego > dice il giudice indicando l'uomo al mio fianco che oggi è qui per rappresentarmi.


COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora