CAPITOLO 41

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Sono passati due giorni da quando Adam mi ha "lasciata" dicendomi che quello che avevamo fatto era stato solo un errore e io ancora non riesco a capirlo.


Prendo il telefono e digito il numero di Benjamin, lui dopo 3 squilli mi risponde.

B: Pronto Ketrin come stai?

K: Ciao Benjamin, diciamo non benissimo tu?

B: Bene dai, come mai questa telefonata?

K: Ho bisogno di te, potresti venire qui?

B: Posso essere lì tra circa 4 ore non prima.

K: Va benissimo, ti aspetto.

Ho deciso di contattare Benjamin perché so che lui può chiarire la confusione che c'è nella mia testa, ora sto pranzando con la mia famiglia e lui arriverà tra poco tempo.


Sono le 14.00 e sento suonare il campanello, Sam va ad aprire ed entrano i suoi amici con dietro Benjamin.

< Eccomi qui > mi dice avvicinandosi a me  e facendo un'inchino in modo teatrale.

< Sì in tutta la tua stupidità > commento io ridendo.

< Ehy mi hai chiesto di venire per offendermi? > chiede incrociando le braccia al petto.

< No, non sei qui per questo. Vieni di la con me e ti spiegherò tutto > gli spiego avviandomi verso la mia stanza.

< Come mai mi hai chiesto di venire con tanta urgenza? > mi chiede curioso.

< Vieni a letto con me > dico io diretta.

< Cosa? Sei impazzita per caso? > mi chiede scioccato.

< Non sono impazzita, ti ho solo chiesto una cosa che non hai mai rifiutato > ribatto io, lui mi prende facendomi sedere sul letto e mettendosi al mio fianco.

< Lo so che non ho mai rifiutato ma perché questa proposta? Non uscivi con Adam? > mi chiede lui facendomi rattristare.

< Uscivo ... > sussurro io.

< Che cosa è successo? > mi chiede guardandomi negli occhi.

< L'ho fatto con Adam e per me è stato veramente bello, ma lui non appena ha sentito che erano arrivati i suoi amici si è vestito di fretta andandosene via. Mi ha lasciata sul letto nuda e confusa, non indossavo il busto quindi mi sono fatta male cadendo per poter raggiungere o vestiti visto che mi sono buttata giù dal letto per recuperarli da terra > gli racconto io.

< E poi? Avrete parlato nei giorni successivi > dice lui guardandomi attentamente cercando di capire cosa provassi.

< Il pomeriggio mi ha detto che era stato solo un errore. Io veramente non lo capisco, prima di farlo mi ha detto tantissime cose dolci e poi mi dici che è sbagliato? Probabilmente voleva solo aggiungermi alla lista o mettere tra le esperienze andare a letto con una semi paralizzata > dico io mentre una lacrima scende sul mio viso.

< Vieni a letto con me e dimmi cos'ho di sbagliato > continuo poi prendendogli una mano.

< Non mi serve venire a letto con te per darti una risposta. Io so già che non hai nulla di sbagliato, è lui ad aver sbagliato ed essere stato un pezzo di merda! Ci penso io a quello stronzo! > dice arrabbiato alzandosi, io gli prendo una mano per fermarlo, ma lui si libera uscendo,

< Aspetta! > urlo io buttandomi velocemente sulla carrozzina che si trova di fianco al letto (per fortuna è un passaggio che riesco a fare da sola e senza problemi) per poi seguirlo di la.

< Tu brutto stronzo! > urla ad Adam.

< No Benji! > lo richiamo io.

< Ketrin io gli avevo detto di comportarsi bene con te o se la sarebbe vista con me, quindi ora io e lui dobbiamo farci una "chiacchierata" > dice spostando lo sguardo da me a lui.

< Non ce n'è bisogno > gli dico avvicinandomi ancora di più lui.


Il discorso però viene bloccato dal suono del campanello.

< Vado io > dice Samantha alzandosi.

< Ciao Layla > sento dire e mi giro vedendo entrare la mia migliore amica.

< Ehy bellezza che è quella faccia? Non sei contenta di vedermi? E tu che fai qui? > dice lei tutto d'un fiato.

< Sono felicissima di vederti, qual buon vento ti porta qui? > chiedo io cercando di evitare la sua ultima domanda riferita a Benji.

< Sono venuta a trovarti prima che tu vada in riabilitazione, ma non evitare il discorso del perché lui è qui > spiega per poi insistere sulla domanda che speravo di scampare.

< Sono qui perché mi ha chiamato lei per ... > inizia a dire lui, ma lo blocco non volendo che continui.

< Avevo bisogno di parlare > concludo io la frase.

< Con lui? Perché non hai chiamato me? > chiede perplessa e quasi offesa che io abbia preferito il mio ex a lei.

< Perché voleva venire a letto con me e a te manca qualcosa > dice lui e io lo fulmino con lo sguardo.

< COSA? > chiede lei scioccata.

< Layla ti posso spiegare ... > dico io cercando di salvarmi dalla situazione imbarazzante.

< Ket ma che ti è saltato in mente? Non mi sembra il momento di pensare a quello, dovresti pensare alla tua salute > mi sgrida lei.

< BASTA! Non sono una bambola di porcellana che si potrebbe rompere in qualsiasi momento, posso tranquillamente fare sesso senza problemi e senza farmi male > alzo la voce.

< L'hai fatto? > mi chiede lei stupita.

< Sì e non ho sentito dolore, tutt'altro ... > dico con sguardo malizioso facendo capire alla mia migliore amica cosa intendo.

< Ok, ora voi due venite con me > dice prendendomi dalla carrozzina e dopo aver fatto segno a Benjamin di seguirla usciamo in giardino.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora