CAPITOLO 24

270 8 6
                                    




Decido di indossare un Jeans nero strappato sulle ginocchia e una maglia a maniche lunghe con lo scollo a barchetta bianca con le mie amate Adidas dello stesso colore.

Gemma mi porta in salotto dove Adam mi sta aspettando.

< Vieni, andremo a casa mia con la mia macchina e poi da li inizieremo la passeggiata > mi informa lui.

< Perfetto > gli sorrido io mentre lui mi accompagna fuori per poi farmi salire in macchina mettendomi davanti nel posto del passeggero per poi caricare la carrozzina in baule.


In neanche 5 minuti siamo davanti ad una villa di ugual misura alla mia, scende per poi prendere la mia "amata" carrozzina per poi venire da me e farmici accomodare.

< Eccoci a casa mia. Ora entriamo per prendere Max, il mio cucciolo e poi iniziamo la passeggiata > mi dice lui percorrendo il vialetto d'entrata, apre la porta con le chiavi e entriamo venendo accolti da un cucciolo che corre verso di noi buttandosi sul suo padrone.

< Ciao Max! > lo saluta coccolando, una volta ricevute le attenzioni desiderate si avvicina a me annusandomi.

< Adam già a casa? > sentiamo dire da una donna che viene verso di noi e si blocca non appena nota la mia presenza, è una donna sulla quarantina direi con i capelli biondi e ha gli stessi occhi del ragazzo al mio fianco. Che imbarazzo credo che sia sua madre.

< Buongiorno io sono Ketrin > la saluto educatamente mentre faccio una coccola a Max che subito poggia le sue zampe sulle mie gambe così da poter essere coccolato meglio.

< Ciao io sono Tara la madre di Adam, Max scendi le fai male > dice lei per poi sgridare il cucciolo.

< Non si preoccupi non mi fa nulla > rispondo accennando un sorriso.

< Mamma lei è una mia amica e ora portiamo a passeggio Max > la informa lui e non appena il cucciolo sente quelle parole lo osserva per poi andare ad un mobiletto nero che si trova vicino alla porta.

< Va bene, è stato un piacere conoscerti Ketrin. Ti piacerebbe restare per cena quando tornate? > mi chiede gentilmente.

< Anche per me è stato un piacere, non vorrei disturbare > dico io.

< Nessun disturbo > risponde e io guardo Adam che mette la pettorina al cucciolo, ho paura che sia presto per cenare dai suoi.

< Ci saremo > risponde lui per me e io gli sorrido.

< Perfetto! Hai delle allergie o delle cose che non ti piacciono? > mi chiede.

< Mangio tutto, la ringrazio > rispondo e lei ci saluta per poi tornare a quello che stava facendo prima del nostro arrivo.


Una volta messa la pettorina a Max, Adam mi passa il guinzaglio e usciamo di casa.

< Max è molto bravo, non tira a meno che veda un gatto quindi nel caso te lo prendo così non ti fa male > mi dice lui.

< Tranquillo non c'è alcun problema > rispondo io.

< Comunque mi fa molto piacere che ti fermi con noi a cena stasera > mi dice lui mentre passeggiamo, più che altro lui cammina e mi spinge mentre io mi limito a tenere il cucciolo che annusa e zampetta qua e la.

< Anche a me ha fatto molto piacere l'invito, avevo solo paura fosse un po' affrettato conoscere i tuoi genitori > gli dico ridacchiando.

< Non ti fare problemi, mia madre già ti adora e lo stesso faranno mio padre e la mia sorellina > mi tranquillizza lui.

< Hai una sorella? > chiedo curiosa, non me ne ha mai parlato.

< Sì, ha 6 anni e si chiama Sarah > mi risponde lui.

< Non vedo l'ora di conoscerla > gli dico io.


La passeggiata prosegue tranquilla e dopo un po' ci fermiamo in un bellissimo parco con un grande recinto dove si sono cani che giocano tra di loro.

< Max ama venire qui e giocare con altri cani > mi dice per poi liberarlo dentro il recinto nel quale siamo entrati.

< Questo posto è veramente bellissimo > dico io guardandomi attorno.

< Sì, mi porto sempre la palla per farlo correre e giocare, vuoi lanciargliela? > mi chiede sedendosi sulla panchina al mio fianco e porgendomi la pallina colorata.

< Molto volentieri > rispondo prendendola.

< Max vieni > richiama il cucciolo che subito corre verso di noi e non appena vede ciò che ho in mano inizia a scodinzolare felice.

Non appena tiro la pallina, non troppo lontana a causa della mia debolezza fisica, vedo tanti cani correre con Max per prenderla e poi venire da me, un bellissimo Labrador color nocciola mi lascia la pallina che io subito rilancio e loro corrono tutti insieme.

< Ti stai divertendo? > mi chiede lui vedendomi sorridere.

< Moltissimo anche se gli sguardi di alcune persone mi mettono a disagio > dico notando delle persone guardarci e parlare.

< Non fare caso a loro, divertiti > mi dice rassicurandomi con uno dei suoi magnifici sorrisi.

< Grazie > gli dico io.

< Di cosa? > chiede confuso non capendo a cosa mi riferisco.

< Di avermi portata qui, di aiutarmi con la fisioterapia e di starmi vicino > gli dico sincera prendendogli la mano.

< A me fa piacere passare del tempo con te e anche aiutarti > mi risponde guardandomi negli occhi, i nostri sguardi vengono separati da Max che viene da me con la sua amata pallina, io subito gliela rilancio.


Dopo circa un oretta decidiamo di avviarci verso casa visto che si sono fatte le 18.00, durante la strada di ritorno parliamo del più e del meno continuando a conoscerci meglio.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora