CAPITOLO 62

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Abbiamo appena finito di cenare con della buonissima pizza e ora siamo tutti seduti sul divano nel salotto, ad un certo punto sentiamo suonare il campanello e Samantha si alza andando ad aprire.

< Adam c'è Cassi > sento dire, mi giro e vedo quella gallina dai capelli rossi che avevo incontrato il giorno dello shopping prima del mio accesso al centro di riabilitazione.

< Ciao amore! > gridacchia lei con la sua voce fastidiosa.

< Non chiamarmi amore. Non stiamo insieme, scopiamo solamente > gli risponde lui infastidito mentre lei si siede sulle sue gambe.

< Non essere così cattivo con me, mi farò perdonare più tardi > cinguetta lei e Lucy finge un conato di vomito facendo ridere tutti tranne loro due.

< Che hai da ridere storpia? > dice alzandosi in piedi e incrociando le braccia.

< Sei solo ridicola > esclamo alzandomi a fatica senza l'utilizzo delle stampelle, per lo sforzo le mie gambe tremano leggermente, ma io stringo i denti volendo tenergli testa.

< Ketrin > mi richiama Alexander.

< Guarda come tremi > mi fa notare lei ridacchiando e prendendomi in giro.

< Smettila > mi inizio a irritare io.

< Cassi... > la richiama Adam.

< Ok ok sto zitta > dice lei alzando le mani in aria.

< Siediti Ketrin > mi dice seria Layla, ma io testarda resto ferma.

< Ket... > inizia a dire Alexander, ma io lo blocco.

< Silenzio! Smettetela di dirmi che devo sedermi, io sto bene e come vedere riesco a stare in piedi, non sarà un tremolio o le parole di questa gallina a fermarmi > alzo la voce io alterata.

< Ma chi cazzo ti credi di essere? > squittisce lei.

< Una ragazza che è stufa di sentire la tua voce odiosa e le cazzate che escono dalla tua bocca > sbotto io.

< Ok ora basta > dice nervosa Samantha alzandosi di scatto dal divano.

< Cassi chiudi quella bocca e tu Ketrin siediti! > continua lei, io sbuffo ascoltandola e tornando seduta di fianco al mio ragazzo.

< Io non eseguo i tuoi ordini > le dice incrociando le braccia al petto.


< Alexander ti va se usciamo un po' in giardino? > gli chiedo stufa di sentire discussioni.

< Certo > mi risponde prendendo le stampelle e passandomele.

< Per camminare però usi le stampelle > mi prende in giro la rossa, io in risposta le mando solamente un'occhiata di fuoco per poi uscire fuori.

< Senti tu e la tua sgualdrina andatevene a rompere da qualche altra parte > dice con tono acido la mia migliore amica.

Non sento altro della conversazione visto che Alexander chiude la porta dietro di se dopo che siamo usciti, respiro l'aria pulita e piano piano mi rilasso.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora