Il nostro bacio si fa sempre più intenso e lui si stacca.< Ketrin dobbiamo fermarci > mi dice lui rattristandomi.
< Ehy non è perché io non voglio, ma ... > inizia a dire, ma io lo blocco.
< Adam io lo voglio, non sono una bambola di porcellana che potrebbe rompersi > affermo nervosa, odio che le persone mi trattino come se fossi fatta di cristallo.
< Non ho paura che tu ti possa rompere > mi dice.
< Allora non tirarti indietro > dico per poi riavvicinarlo a me e baciarlo.
Lui stavolta non si allontana ma lo rende di nuovo passionale, si mette sopra di me, cercando di non schiacciarmi, iniziando a darmi svariati baci scendendo sul collo.
< Liberami, toglimi il busto > gli domando e lui delicatamente lo leva posandolo a terra, dove poco dopo finiscono i nostri vestiti.
< Sei sicura? > mi chiede.
< Smettila di chiedere ti prego, sono sicurissima > dico nuovamente e lui torna a baciarmi, per poi finire a farlo.
Ora siamo qui stesi nel letto abbracciati e nudi, ci siamo appena svegliati visto che ci siamo addormentati stanchi dopo averlo fatto. Sono contenta di aver scelto di farlo con Adam, è stato molto premuroso e attento nei movimenti per evitare di farmi male visto che non indossavo il busto.
< Buongiorno dormiglione > dico accarezzandogli la guancia mentre lui apre gli occhi.
< Buongiorno dolcezza > mi risponde sorridendomi.
< Adam è stato bellissimo > gli dico io in un sussurro.
< Sì > risponde lui semplicemente per poi sfiorare la cicatrice che si trova sulla mia schiena.
< Ti ho fatto male? > mi chiede senza distogliere lo sguardo dalle sue mani.
< No. Io sto bene, anzi benissimo > dico dopo di che cala il silenzio.
Sono una decina di minuti che siamo qui nel letto abbracciati a sfiorarci, ad un tratto sentiamo dei rumori provenire dal salotto.
< Cazzo sono già le 14.00! > dice Adam dopo aver visto l'orario sul cellulare.
< Quindi? > chiedo io non capendo perché abbia reagito così e si sia alzato di fretta.
< Sono i ragazzi, devo uscire di qui > dice rivestendosi in fretta e uscendo dalla porta finestra che porta al giardino senza nemmeno salutarmi.
Sinceramente ci sono rimasta male per il comportamento di Adam, probabilmente non vuole farlo sapere ai ragazzi, ma poteva salutarmi e aiutarmi a vestirmi o almeno indossare il busto visto che senza quello faccio fatica a fare ogni cosa.
Stringendo i denti e sentendo dolori ovunque scendo dal letto buttandomi a terra e prendendo i vestiti che fortunatamente sono tutti dal lato destro del letto, fatico a mettere il tutto e dopo essere salita sulla sedia a rotelle esco andando verso la cucina.
< Ciao Ketrin > dicono i ragazzi salutandomi, noto che tra di loro c'è anche Adam che sta tranquillo seduto sul divano e mi saluta come se non fosse scappato dalla mia stanza poco prima.
< Ciao > rispondo a tutti.
< Ho visto che il pranzo è ancora in frigo, perché non hai mangiato? > mi chiede Samantha.
< Non avevo molta fame prima, ma ora rimedierò > le rispondo andando in cucina e scaldando il mio cibo, una volta finito torno in salotto.
< Sam sai dove ha gli antidolorifici mio padre? > le chiedo.
< No mi spiace, però posso chiamare mia madre per saperlo. Che è successo? > chiede lei prendendo il suo telefono.
< Sono caduta mentre mi cambiavo i pantaloni > le rispondo e sfortunatamente non trovando quelli che indossavo in precedenza ho dovuto davvero cambiarli.
< Ora la chiamo > mi risponde.
< Grazie > dico per poi andare in giardino a fumarmi una sigaretta, il tutto sotto lo sguardo di Adam.
***
Ve lo aspettavate? Cosa pensate che succederà?
***
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COGLI L'ATTIMO
Teen FictionKetrin ha 18 anni e vive a San Diego con il padre, mentre la madre ne n'è andata da circa 8 anni in Francia dove ora vive con il nuovo marito. La sua vita sembrerebbe perfetta agli occhi delle altre persone. Ha una migliore amica che si chiama Lyla...