Ho passato la notte in bianco, mi sento uno straccio e ho forti dolori alla schiena, forse causati anche dalla caduta di ieri pomeriggio.< Buongiorno Ketrin > dice Gemma entrando nella mia stanza.
< Buongiorno > rispondo semplicemente.
< Ti aiuto ad alzarti per venire a fare colazione? > mi chiede gentilmente lei.
< No grazie, non ho fame. Voglio solo starmene qui da sola tutto il giorno quindi ti prego di non fare più entrare nessuno > le rispondo io in malo modo.
< Non puoi startene qui chiusa tutto il giorno > mi dice lei.
< Invece è proprio ciò che voglio, non voglio vedere nessuno > rispondo io alzando la voce, quindi lei triste se ne va dalla mia stanza lasciandomi di nuovo sola, mi dispiace per come le ho parlato ma ho bisogno dei miei spazi in questo momento.
Ho passato l'intera giornata qui dentro, ogni tanto Gemma e Samantha provavano a convincermi ad uscire, ma io le ho cacciate via.
< Ketrin c'è una persona per te > dice Gemma entrando nella mia stanza, credo siano le 18.00.
< Ti ho detto che non voglio vedere NESSUNO! > dico sottolineando l'ultima parola.
< Nemmeno me? > chiede Adam entrando.
< Mi spiace ma non sono dell'umore di parlare con nessuno > gli rispondo senza nemmeno guardarlo e nascondendomi sotto le coperte, non voglio mi veda in questo stato.
< Non vuoi nemmeno compagnia? > chiede un po' triste.
< Ho bisogno di stare sola > mi impunto io.
< Sei sicura? > mi chiede di nuovo.
< Sicurissima ora lasciatemi in pace > dico io seccata e lui se ne va via.
*Il giorno dopo*
Ieri sono stata tutto il giorno chiusa in camera senza uscire ne mangiare, mi sono voluta isolare da tutto e tutti, come se volessi chiudere fuori dalla stanza tutti i problemi.
< Ketrin come ti senti? Ti va di mangiare qualcosa? Sono già le 13.00 > mi chiede Samantha entrando nella mia stanza.
< Ciao Sam, non ho chiuso occhio stanotte e non ho per niente fame > le rispondo strofinando i miei occhi stanchi.
< Non puoi smettere di mangiare > mi rimprovera lei.
< E voi non potete obbligarmi a farlo > alzo la voce io.
< KETRIN ESCI SUBITO DA QUELLA MALEDETTA STANZA! > sento urlare mio padre.
< NO! > rispondo io.
< OK ALLORA TI PRENDERO' CON LA FORZA > dice venendo da me e buttandomi in spalla facendomi male alla schiena.
< Mettimi giù, mi fai male così > dico io con le lacrime agli occhi, mi butta sul divano puntandomi contro il dito.
< Tu ora mangi e ti impegni a fare gli esercizi! > mi ordina lui.
< Non ho fame e non mi obbligherai a mangiare > mi impunto io.
< Va bene, comunque tra 1 ora arriverà Antonio e ti eserciterai > mi informa lui.
Puntualissimo alle 14.00 suona il campanello, io sono ancora sul divano dove mi ha messo mio padre, dalla porta fa ingresso Antonio e noto con piacere che non è solo, ma dietro di lui ci sono i ragazzi.
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COGLI L'ATTIMO
Teen FictionKetrin ha 18 anni e vive a San Diego con il padre, mentre la madre ne n'è andata da circa 8 anni in Francia dove ora vive con il nuovo marito. La sua vita sembrerebbe perfetta agli occhi delle altre persone. Ha una migliore amica che si chiama Lyla...