CAPITOLO 70

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(KETRIN)


Alexander mi ha portata a fare aperitivo in un bellissimo bar in centro che ha una terrazza con una bellissima vista, lì abbiamo bevuto un bicchiere di vino con degli stuzzichini per poi andare da lui dove ha detto che ceneremo.


Dopo circa una decina di minuti arriviamo a casa sua, Alex vive nella grande dependance della villa del padre (anche se mi sembra grande per poterla chiamare così), mi ha spiegato che voleva la sua indipendenza, ma non voleva lasciare il fratello da solo visto che il padre non è molto presente a causa del lavoro, quindi ha deciso di sfruttare quella parte della casa per se.

 Parcheggia la sua auto nel cortile dell'enorme villa e ci avviamo verso la sua parte di casa.

< Eccoci qui > mi dice estraendo le chiavi e aprendo la porta facendomi entrare per prima.

< Waw che bella e ordinata, mi fai fare un giro? > dico stupendomi dell'ordine che c'è qui essendo la casa di un uomo.

< Certo, questo è il salotto > mi indica la stanza nella quale ci si trova non appena si entra, c'è un divano a due posti sui toni del nero e del grigio con un piccolo tavolino in legno nero e di fronte una grande televisione.

< Qui c'è una piccola cucina, che uso quasi solamente per fare colazione o quando ho ospiti visto che mangio quasi sempre con mio fratello e mio padre nella villa > mi dice mostrandomi una piccola cucina grigio scuro, ma dotata di ogni necessità, c'è una penisola in marmo nero che io adoro con degli sgabelli in acciaio con il cuscinetto nero imbottito.

< Qui c'è il bagno > mi spiega aprendo la porta di fianco alla stanza dalla quale siamo appena usciti, è ricoperto di mattonelle azzurre e i sanitari sono bianchi come il mobiletto contente i prodotti vari.

< Infine qui c'è la mia camera da letto > apre l'ultima porta della casa mostrandomi un'ampia stanza dipinta di bianco con sulla destra il letto matrimoniale con sopra delle lenzuola grigie e sulla sinistra un grande armadio che occupa tutta la parete, infine di fronte alla porta c'è un cassettone e una scrivania dove si trova un portatile e dei libri.

< La tua casa è veramente bella > gli dico io sincera.

< Sono contento che ti piaccia, ora vieni con me in cucina che preparo un bel risottino con i funghi > mi dice prendendomi la mano.

< Sì chef, comunque sai che è il mio piatto preferito? > gli dico mentre lui si mette ai fornelli e io mi siedo su uno sgabello.

< Davvero? Sono un indovino allora > dice ridacchiando mentre sistema gli ingredienti nella pentola.

< Sì > rispondo io osservandolo.

< Un po' di vino? > mi chiede avvicinandosi a me con due calici e la bottiglia.

< Molto volentieri, grazie > gli rispondo e lui i versa il liquido rosso, fortunatamente ora non prendo molti farmaci quindi mi posso concedere dell'alcool, ma sempre senza esagerare.

< Ecco a lei > dice riempiendo successivamente anche il suo e fare cin con me, per poi tornare ai fornelli.

< Sai che gli uomini che cucinano sono proprio sexy? > gli dico io osservandolo mentre è attento ad ogni passaggio.

< Tu dici? > chiede girandosi verso di me e facendomi un sorrisetto.

< Sì > ricambio io.


Dopo che l'ho aiutato ad apparecchiare la tavola, anche se lui insisteva a farmi restare seduta e fare tutti lui visto che per portare le cose ho dovuto abbandonare una delle due stampelle, serve il risotto in tavola.

< Ha veramente un bellissimo aspetto e un ottimo profumo > dico io mentre lui si siede di fronte a me.

< Spero sia altrettanto buono oppure farò una pessima figura, è uno dei pochi piatti che so cucinare e Lucas mi ha sempre detto che mi viene bene > mi confessa lui mentre io lo assaggio.

< Mmm è veramente buonissimo > dico io sincera.

< Non esagerare > dice ridendo.

< Sono sincera, è veramente buonissimo > confermo, in poco tempo spolvero completamente il piatto e anche lui.

< Ora è il momento del dolce, quello però l'ho preso in pasticceria > mi confessa facendomi ridere e posando dei pasticcini sul tavolo.

< Per stavolta ti perdono > dico ridacchiando e rubando un bignè al cioccolato.

< Menomale > si unisce a me prendendo un cannoncino alla crema.


Una volta finita la cena ci siamo messi sul divano a guardare un film accoccolati.

Finito il film Alexander spegne la Tv, mentre io resto tra le sue braccia, qui sto così bene e mi sento protetta. Lui mi abbraccia forte come per farmi capire che non vorrebbe che io vada via. 

Mi giro verso di lui guardandolo negli occhi e stampandogli un dolce bacio sulle labbra.

< Starei qui per sempre > gli sussurro.

< Ti piace così tanto casa mia? > chiede lui posando la sua fronte sulla mia.

< Intendo tra le tue braccia > rispondo sorridendo.

< Allora non ti lascerò più andare > mi dice baciandomi, il bacio si fa sempre più passionale e lui accorgendosene si stacca da me.

< Scusami > dice allontanandosi leggermente.

< Non scusarti > dico per poi riunire le nostre labbra e mettendomi a cavalcioni su di lui.


Lui capendo che non voglio che si fermi mi prende portandomi nella sua stanza dove tra un bacio e l'altro ci liberiamo dei nostri vestiti per poi fare l'amore insieme per la prima volta.

è stato veramente bellissimo.

< Resti qui a dormire? > mi chiede sussurrandomi ad un orecchio mentre siamo sotto le coperte abbracciati e nudi.

< Sì, devo solo scrivere un messaggio a Sam così avverte mio padre che non torno e non si preoccupa > lo informo e lui gentilmente dopo essersi messo dei boxer va a recuperarmi il telefono che è rimasto in salotto nella mia borsa.

< Ecco qui la tua borsa, ti ho portato anche le stampelle nel caso tu debba andare in bagno o a bere > mi informa per poi stendersi di nuovo al mio fianco.

< Grazie mille > rispondo per poi scrivere alla mia sorellastra e indossare il mio intimo per poi addormentarmi sul petto del mio ragazzo.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora